Torna la truffa dei 2 euro, scambiati con monete straniere (che valgono meno)

Non si può mai stare del tutto tranquilli. Sul web dietro portali web apparentemente innocui possono nascondersi minacce reali che mettono a rischio privacy e dati sensibili, attraverso truffe che giocano sulla disinformazione o le debolezze delle persone. Ma la vita reale non è da meno, e non mancano le truffe messe in atto da furbetti che cercano di guadagnare a discapito degli altri, che si tratti di turisti o persone poco attente, sfruttando anche momenti di disattenzione.

E’ questo il caso di una vera e propria truffa di cui abbiamo parlato già qualche tempo fa, e che nelle ultime settimane sembra essere tornata a creare danni in alcune delle più note città italiane. Stiamo parlando della truffa dei 2 euro, che vengono scambiate con monete che, ad una prima occhiata, possono sembrare identiche nella forma e peso della nostra moneta, ma che in realtà sono diverse e, soprattutto, valgono di meno.

Anche Federconsumatori ha lanciato l’allarme chiedendo ai consumatori di prestare molta attenzione quando si riceve il resto, perché diventare vittime di questa truffa può essere molto semplice. Generalmente si verifica quando si riceve il resto. Invece di vedersi restituire una moneta da 2 euro, la moneta viene scambiata con le monete da 10 bath thailandesi o 20 scellini kenyoti. Si tratta di monete molto simili nell’aspetto, nella forma e nel peso ai 2 euro europei, ma al cambio attuale hanno un valore molto inferiore rispettivamente di 25 centesimi e 20 centesimi di euro.

Può anche accadere di ricevere una delle monete in questione per errore, ma tanti sono i casi in cui lo scambio della moneta avviene con l’intento di truffare il consumatore meno attento. Tanti casi del genere si sono verificati in alcune delle principali città italiane come Roma, Milano, Napoli e Torino, e spesso le vittime sono turisti che vengono da altri paesi, e che quindi hanno meno confidenza con l’euro. Alcuni furbetti, inoltre, hanno usato la stessa tecnica con distributori automatici (soprattutto modelli più vecchi) che non riescono a distinguere le differenze tra i 2 euro e le monete straniere.

Per evitare di cadere vittima dell’ennesima truffa, vale sempre lo stesso consiglio. Prestare maggiore attenzione, soprattutto quando si riceve il resto nei negozi, per evitare di rimetterci soldi.

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