Tra bufale e falsi miti, 150 luoghi comuni smascherati dall’Istituto Superiore della Sanità

Sono 150 le bufale smascherate dall’ISS e il rischio di mala informazione è altissimo se si pensa che un italiano su tre naviga in Rete proprio per ottenere informazioni (il 90% lo fa proprio per cercare informazioni su patologie specifiche). Tra le tante informazioni errate ne sono state individuate 150 tra quelle che girano maggiormente sul tema della salute.
Ad ogni informazione ingannevole l’ISS ha aggiunto la spiegazione scientifica per spiegarne la sua infondatezza. Ma non finiscono ed ogni giorno aumentano con nuove e fantasiose informazioni di ogni genere. Tra quelle più in voga inn questo momento c’è la bufala dello zucchero, laddove non è scientificamente provato che quello di canna sia migliore di quello raffinato. Tutti e due gli zuccheri hanno al loro interno la stessa molecola, il saccarosio. Diverso il trattamento a cui sono sottoposti con il processo industriale, ma anche qui non c’è prova che questo faccia male. Seguono poi le bufale più classiche, come la sbagliata convinzione che mangiare spinaci facci aumentare il livello di ferro. Seguono poi i luoghi comuni come quelli sui vaccini che farebbero bene solo a chi li vende o sulle soluzioni curative per il tumore che esistono, ma non ce le vogliono far conoscere per motivi economici.
Ne abbiamo scelta qualcuna:

Posso mangiare quello che voglio quando voglio… tanto poi vado in palestra!

Coniugare una sana alimentazione con un’attività fisica regolare è il primo passo per mantenere o migliorare il proprio stato di salute.

Ho il flusso mestruale, non posso rimanere incinta

È possibile rimanere incinta, anche se non è molto probabile, se si hanno rapporti sessuali durante le mestruazioni. Infatti, gli spermatozoi possono sopravvivere nelle vie genitali femminili fino ad 1 settimana dopo il rapporto, mantenendo per tutto questo tempo la capacità di fecondare l’ovulo al momento dell’ovulazione (1).

I vaccini fanno bene solo a chi li produce

I vaccini permettono di ottenere, oltre a enormi risultati per la salute collettiva, grossi risparmi in termini di ricoveri ospedalieri e di attività di diagnosi e cura. Ciò significa risparmi per il nostro Servizio sanitario nazionale-SSN e migliore stato di salute della popolazione (1).

Il disturbo di attenzione non esiste, è colpa degli adulti che non ascoltano abbastanza i bambini

Alcuni bambini e ragazzi si distraggono facilmente, fanno fatica a concentrarsi, a portare a termine un’attività dall’inizio alla fine, a programmare e a gestire il proprio tempo, ad aspettare il proprio turno nella conversazione e nel gioco, faticano a controllarsi e a stringere amicizie. Questi comportamenti possono essere presenti nel bambino piccolo e, poi, scomparire con la crescita, ma se l’intensità diventa tale da ripercuotersi in maniera negativa sulla qualità di vita dei ragazzi nei vari contesti (casa, scuola e amici), tanto da diventare un ostacolo per la crescita e l’apprendimento, allora si può parlare di Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività-ADHD.

 

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