Questa mattina a Biandrate, comune della provincia di Novara, si è verificata una tragedia che ha visto un camionista, intento a fermare una protesta sindacalista, investire un uomo e ucciderlo. L’investitore ha poi tentato la fuga ma è stato bloccato in autostrada dalle forze dell’ordine.
Il camion, verso le 7.30 di questa mattina ha tentato di bloccare la protesta davanti all’ingresso del Lidl, forzando l’assembramento del personale SiCobas, in via Guido Grande. Sfortunatamente uno dei lavoratori che stava contestando, Belakhdim Adil di 37 anni, è stato travolto dalla motrice per circa 10 metri per poi essere trascinato in prossimità del marciapiede e definitivamente investito dal veicolo. Il malcapitato è stato poi lasciato inerme nelle prossimità delle strisce pedonali. Il camionista, non curante delle condizioni di Adil, ha tentato immediatamente la fuga dirigendosi verso l’autostrada ma le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso l’intera scena, facendo subito chiarezza sull’accaduto. Poco dopo infatti, in prossimità dell’autogrill sull’A4, tra Novara Est e Novara Ovest, il camionista è stato fermato dai carabinieri e portato alla questura di Novara, che ora sta eseguendo ulteriori accertamenti sull’accaduto.
Belakhdim Adil padre di due figli, di 4 e 6 anni, era il coordinatore dei SiCobas di Novara ed era residente in provincia di Milano, a Vizzolo Predabissi. Sulla pagina Facebook è arrivata da poche ore la comunicazione da parte del sindacato: “l camion ha forzato il presidio all’esterno del magazzino investendo i lavoratori, tra cui il coordinatore”. A quanto pare ci dovrebbe esser stato un diverbio verbale tra il sindacalista e l’uomo alla guida del camion, il quale ha inoltre investito altri venti manifestati, come conferma uno di loro: “Mi ha colpito di fianco con il parafango quando ha tentato di sterzare il volante per girare. Subito dopo ha accelerato per poi prendere Adil. Non ci credo”. Stando alle parole di Attilio Fasulo, segretario generale della Cgil di Novara, che si trovava sul luogo dell’incidente, “i lavoratori presenti mi hanno parlato di una discussione a seguito della volontà del camionista di forzare il presidio”. Adil è stato invano soccorso da alcuni operatori del 118, i quali non hanno potuto nulla viste le condizioni del sindacalista.
La protesta era stata indetta per contestare una serie di situazioni, le quali da tempo stavano opprimendo i lavoratori della logistica, inducendoli ad indurre uno sciopero al quale hanno aderito anche Usb e Adl: i licenziamenti alla Fedex di Piacenza, l’uso delle squadracce padronali e la repressione delle forze di polizia, contro il sistema degli appalti, lo sblocco dei licenziamenti e per il pieno riconoscimento dei diritti sindacali.
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