Ben il 14% di rischio in più di cancro mammario per tutte le donne che si colorano i capelli. Secondo quanto studiato dal chirurgo senologo Kefah Mokbel del Princess Grace Hospital di Londra, la tintura per capelli non deve essere fatta più di sei volte l’anno e sempre meglio se con prodotti naturali che riducano il rischio di danni, compreso il tumore al seno. Via libera a henné, barbabietola, rabarbaro o altre piante con proprietà coloranti naturali e soprattutto prive di rischio per la nostra salute.
I risultati dei suoi studi dimostrano come le tinture sintetiche per capelli possano contribuire al cancro al seno per il loro essere cancerogene. Inoltre rimane sempre importante il suggerimento di un giusto screening mammario dai 40 anni in sù. Il chirurgo mette anche in allerta sulle sostanze contenenti le ammine aromatiche, ad esempio PPD. Il valore di quest’ultime non dovrebbe essere superiore al 2 per cento. Anche se al momento non ci sono prove scientifiche dell’effettiva correlazione tra tintura e cancro, meglio non esagerare con l’utilizzo di prodotti di questo genere sui propri capelli.
Tra le donne italiane il cancro al seno è il tumore più diffuso. Nell’arco della vita viene colpita una donna su otto. Fortunatamente negli ultimi anni la scienza ha fatto passi da gigante tanto che il tasso di mortalità, nelle varie fasce d’età, è in continua diminuzione. Dopo cinque anni dalla diagnosi, l’87 per cento delle donne è ancora in vita. Se si considera un periodo più lungo considerando un decennio si arriva all’80 per cento di sopravvivenza.
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