Gettato come spazzatura. Quando hanno ritrovato il neonato chiuso nella busta della spazzatura e gettato in un cassonetto a Venezia, aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. Come riporta il Gazzettino, una donna era uscita per buttare la spazzatura in pieno centro, all’isola ecologica tra via Cavin di Sala all’incrocio con via Trieste, quando ha sentito un pianto disperato che l’ha portata ad avvicinarsi al cassonetto e al ritrovamento e al successivo allarme dato ai soccorsi. Il piccolo neonato, di carnagione bianca, è stato salvato così dal 118 che lo ha portato in Ostetricia all’ospedale di Mirano. Le sue condizioni sono buone.
Una strana coincidenza se si pensa che un anno fa era stato ritrovato un altro neonato avvolto in una copertina e messo dentro a una borsa della spesa, una femminuccia questa volta, salvata da una suora. Dal nome della suora, il Parroco ha battezzato la piccola con il nome di Martina.
Tornando ai giorni nostri, per legge ora la madre del neonato abbandonato ha dieci giorni di tempo per riprendere il neonato. Se questo non dovesse accadere partirà la macchina burocratica per l’affidamento. Molte donne non sanno, come in questo caso, che in ogni ospedale esiste un servizio apposito ed anonimo per le madri che non vogliono riconoscere il proprio figlio e lasciarlo però in affidamento in totale sicurezza.
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