Ognuno di noi è bombardato da call center per i più disparati motivi, ma attenzione, per molti di questi non sono semplicemente alla ricerca “pulita” di nuovi clienti. Alcuni infatti giocano sulla registrazione parziale della telefonata per poi riutilizzare le nostre parole in altri contesti, arrivando a farci accettare inconsapevolmente le loro proposte. Il modo per difenderci da queste truffe telefoniche arriva direttamente dalla Polizia di Stato italiana, attraverso l’account “Una vita da social”.
Generalmente quasi tutte le telefonate che riceviamo partono con l’operatore che ci chiede se siamo Tizio Tal De Tali. Se vi arrivano di queste telefonate che partono sempre in modo generico, prestate molta attenzione. Le ultime truffe prendono in considerazioni bollette insolute e la telefonata prende più o meno questa direzione: “Buongiorno è la compagnia elettrica, ci risulta una sua bolletta insoluta, ma forse ha pagato e dobbiamo verificare”. Di sicuro a sentire una telefonata del genere non chiudiamo la chiamata, come può accadere invece con i call center che da subito si presentano e cercano immediatamente di venderci qualcosa di non interessante per noi. La chiamata prosegue chiedendo le nostre generalità: “Lei è il sig. Tizio, residente in via eccetera e eccetera”.
Di sicuro la nostra riposta sarà affermativa, andando a confermare i nostri dati. L’operatore prosegue chiedendoci il Pod, ossia il Pin della bolletta in questione, andando così a chiedere informazioni sul nostro immobile. Dare questo dato è pericoloso perchè loro a questo punto potrebbero utilizzarlo. Dare queste due semplici risposte potrebbe aprire senza che voi ve ne siate accorti un nuovo contratto a cui poi sì potrete recedere, ma con una lunga trafila fatta di raccomandate con ricevute di ritorno che potrete fare però solo dopo aver scoperto di aver avviato un nuovo contratto e aver comunque già pagato almeno una bolletta con loro.
Quindi ricapitolando, mai dire Sì a queste telefonate – meglio rispondere con una domanda su chi sia l’operatore e l’azienda per cui lavora, andando a confermare i vostri dati e soprattutto non fornite mai il vostro Pod.
Avvertite soprattutto le persone anziane, in genere sono le vittime prescelte da questi biechi giochi.
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