E’ innegabile come Uber, al debutto dei suoi principali servizi in Europa, sia stata costretta ad affrontare una situazione molto difficile con proteste da parte dei principali servizi di trasporto tradizionale, come appunto i taxi, che hanno aspramente criticato le politiche di Uber, considerato un pericoloso concorrente con il suo servizio di noleggio vetture con autista. Alle proteste sono poi seguite le sentenze che hanno costretto il colosso statunitense a chiudere alcuni dei suoi servizi più famosi, come UberPOP nel vecchio continente, mantenendo solo una parte delle sue soluzioni di mobilità.
Da quasi un anno, tuttavia, alla guida di Uber troviamo un nuovo Amministratore Delegato, Dara Khosrowshahi, che ha preso il posto di Travis Kalanick, e indubbiamente l’Europa continua a rivelarsi un mercato dalle enormi opportunità di crescita. Ecco quindi che Uber, a sorpresa, ha annunciato l’intenzione di portare in Europa un nuovo servizio già disponibile negli USA da qualche tempo. Parliamo di JUMP, un servizio di bike sharing che partirà da Berlino per poi estendersi ad altre città del vecchio continente.
Uber ha già lanciato questa nuova piattaforma per aggiungere una nuova soluzione di mobilità al suo catalogo di servizi. Per farlo ha acquisito la start-up JUMP (pare per almeno 100 milioni di dollari) offrendo ai suoi utenti una nuova opzione sostenibile per muoversi in città. Da qui la decisione di espandere il servizio in Europa, dove il mercato del bike sharing continua ad essere dominato dai colossi cinesi già presenti nei principali paesi.
Dopo il recente annuncio del lancio di Uber Eats a Napoli, per il debutto di JUMP in Europa, Uber ha scelto la Germania, partendo dalla città di Berlino dove il servizio dovrebbe debuttare entro fine estate. Il bike sharing di JUMP permette di noleggiare biciclette elettriche, dotate quindi di pedalata assistita, che si sbloccano attraverso l’app e possono essere lasciate in città presso le apposite postazioni. L’obiettivo è quello di partire dalla Germania per poi estendersi in altri paesi europei.
Alla base del debutto in Europa c’è non solo l’intento di offrire una nuova soluzione di mobilità a impatto zero per ridurre il traffico urbano, ma anche costruire un dialogo completamente nuovo con le autorità locali per puntare sulla rivoluzione della mobilità urbana del futuro e in qualche modo archiviare i problemi che l’azienda statunitense ha dovuto affrontare negli ultimi anni anche in Germania.
Per l’occasione è stato anche confermato che, sempre a Berlino, a breve dovrebbe debuttare anche Uber Green, il nuovo servizio di trasporto che prevede l’uso di automobili elettriche e ibride per eliminare le emissioni dannose per l’ambiente.
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