La direttiva con cui si istituisce il registro dei passeggeri aerei aspettava già da circa 4 anni. Il Parlamento Europeo dopo anni di riflessioni ha approvato a maggioranza questo nuovo strumento utile per combattere il terrorismo con 461 sì, 179 no e nove astenuti.
Il 27 aprile 2016 è stata approvata “La Direttiva (UE) 2016/681 del Parlamento europeo e del Consiglio, sull’uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi, è stata pubblicata lo scorso 4 maggio sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.”
Con questa nuova direttiva viene previsto l’obbligo delle compagnie aeree a comunicare alle autorità preposte i dati dei passeggeri che transitano sulle rotte verso paesi extra europei o provenienti da questi paesi.
Le autorità indicate sono quelle di intelligence e di polizia con funzioni di controllo e prevenzione del terrorismo e altri reati gravi.
Cosa comporterà questa novità per i cittadini che si spostano per ragioni di lavoro o di semplice svago?
E’ importante sapere che le compagnie aeree raccolgono già I nostri dati al momento della prenotazione e che questi vengono normalmente trattati a fini commerciali.
Quanto dichiara il Parlamento Europeo è che non verranno richiesti ulteriori dati ai cittadini, e che quelli in possesso verranno trattati il minimo necessario per poter garantire la protezione di tutti rispetto ai reati considerati.
Il dubbio nasce per il fatto che tali dati vengono raccolti in maniera indiscriminata e a tappeto, anche quelli relativi ai cittadini che non hanno mai avuto a che fare con alcun tipo di reato. Quindi non si capisce come si riuscirà a ridurre al minimo il numero di persone innocenti che verranno identificate attraverso il “Pnr”.
Un principio che però la stessa direttiva sancisce è che :”Il trattamento dei dati personali dovrebbe essere proporzionato agli obiettivi specifici di sicurezza …”
Il Presidente del Parlamento europeo Martin Shulz :
“…dobbiamo fare di tutto per evitare di cadere nella contraddizione che per difendere i nostri diritti dobbiamo rinunciare ad essi”.
E’ prevista l’istituzione di un’unica Unità designata d’informazione sui passeggeri (UIP) dello Stato membro interessato, in modo da garantire la trasparenza e ridurre i costi per i vettori aerei. Inoltre queste unità dovranno scambiare informazioni e assicurare l’interoperabilità.
Concretamente gli Stati Membri avranno due anni per recepire e rendere operativa la direttiva. Sono in arrivo anche altri due provvedimenti , un regolamento e un’altra direttiva che riguarderanno la protezione della privacy dei dati dei singoli cittadini al fine di equilibrare gli scenari che si apriranno a seguito di queste novità.
Quanto tale raccolta dati servirà a prevenire disastri aerei? Intanto bisogna sperare che un eventuale attentatore voglia svolgere la sua missione solo dopo avere volato diverse volte tra i cieli dell’Europa e degli altri continenti… in modo che già siano stati precedentemente raccolti i suoi dati e che siano state fatte delle statistiche per cui sia bloccato prima di salire a bordo dell’aereo.
Altrimenti dovremo accontentarci semplicemente di una più veloce ricostruzione della sua identità e dei suoi precedenti tragitti a posteriori…
Ma siamo sicuri che questo “immolare” la privacy di tutti favorisca l’abbattimento di casistiche di attacchi terroristici?
Le voci che si alzano sull’argomento sono varie e contrastanti.
Questa nuova direttiva vedrà utilizzare i nuovi poteri previsti per entrare sempre più pesantemente sulle libertà individuali di tutti i cittadini con il rischio che l’utilizzo dei singoli Stati di queste nuove opportunità serviranno per lo più a trattare i dati a fini di controlli vari che di volta in volta riguarderanno altri campi non strettamente relativi al terrorismo… perché si sa che la percentuale di terroristi che prendono un aereo dando tutti i loro reali dati anagrafici è molto bassa rispetto alla enorme massa di cittadini che andranno in vacanza prendendo un volo aereo verso mete esotiche…
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