La nuova proposta è stata presentata dal vice ministro all’Economia Luigi Casero.
Il fine è chiaro, sempre lo stesso, riuscire a far emergere gli incassi, dichiararli e pagarci le tasse. Cercare una strada (l’ennesima) per incentivare la popolazione a richiedere lo scontrino fiscale e ridurre l’Evasione.
Dal 2017 con questa iniziativa si proverà a creare un modo, attraverso un’estrazione al mese,una lotteria su scontrino elettronico che funzionerà come è adesso con le farmacie. Attraverso il tesserino del codice fiscale, al momento del pagamento il nostro acquisto sarà tracciato, sia per noi che per il venditore, direttamente all’Ufficio delle Entrate.(Non dovremo più tenere alcuna ricevuta, tutto sarà automaticamente registrato e – a questo punto aggiungo io, anche in fase di dichiarazione dei redditi… spero). La registrazione varrà per noi, per le detrazioni, ma anche per l’esercente che avrà – in automatico – la registrazione dei corrispettivi.
Se funzionasse potrebbe essere molto interessante arrivare ad uno step successivo per i contribuenti. I dipendenti e i pensionati non dovrebbero più fare neppure il 730. Lo stipendio, col vecchio CUD – ora Certificazione dei Redditi sarebbe già in possesso dei datori di lavoro che lo possono comunicare. Le spese sarebbero dichiarate “alla fonte” anche loro, si eviterebbero tante scocciature annuali. Che poi già col bancomat già le banche tracciano i nostri pagamenti, tecnicamente basterebbe associare il chip del tesserino sanitario al bancomat e il gioco è fatto.
L’attuale obiettivo a detta del vice Ministro è avviare una sperimentazione nel 2017 per andare a regime l’anno successivo.
Ogni contribuente avrà un proprio account con password, con accesso ai propri dati, dove saranno registrati gli acquisti e i relativi codici per partecipare alla lotteria. Ogni acquisto avrà un codice univoco corrispondente. Nella registrazione automatica, anche gli esercenti troveranno per loro un’incentivazione ad essere trasparenti. Ci sarà una lotteria a loro dedicata e anche quando sarà il cliente a vincere ci sarà un premio anche per il venditore.
Alla fine di ogni anno, sempre per estrazione, saranno decisi i settori di spesa per i quali sarà possibile detrarre dalle tasse le relative spese anche per quelle spese che oggi non sono detraibili. Solo alla fine di ogni anno sapranno quali potranno detrarre davvero, ciò porterà loro a richiedere sempre lo scontrino.
Un’idea banale, ma che potrebbe funzionare, tipo la solita carota per l’asino. Ma siamo in Italia, e i furbetti ne sanno sempre una di più. Ciò che è valso all’estero (dal quale ormai copiamo tutto, non solo i programmi televisivi, anche le idee per la gestione del patrimonio, un Format economico) non è detto vada bene qui da noi.
Questa nuova proposta ha anche uno strascico che riguarda i lavoratori autonomi e i vecchi studi di settore che sembrano pronti a essere mandati in pensione. Ora si parla di Indici di Fedeltà Fiscale, con un premio per i contribuenti più “affidabili”: per loro meno controlli e rimborsi più veloci. Viene cambiato il nome, di fatto viene stabilito un reddito ideale.
Vengono presi in considerazione i ricavi, il valore aggiunto e reddito d’impresa; i dati degli 8 anni precedenti secondo specifici paletti; c’è un nuovo modello di stima e un nuovo metodo per l’individuazione dei modelli organizzativi delle imprese.
Ci saranno comunque degli indici ai quali i Professionisti e lavoratori autonomi, con il loro reddito dovranno essere compatibili, ma in tali casi non potranno più esserci i controlli.
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