L’elicottero era arrivato sull’altipiano di Campo Felice a soccorrere il 52enne Ettore Palanca, che era caduto mentre sciava fratturandosi tibia e perone. Lui esperto sciatore, amante della montagna, in quella mattinata nebbiosa non aveva rinunciato a concedersi ancora una pista. Non ci sarebbe dovuto essere alcun pericolo dati gli impianti aperti. Purtroppo, oltre alla frattura, nessuno avrebbe mai potuto immaginare l’imminente tragedia. Gli uomini del soccorso sono arrivati e dopo aver transennato l’area intorno al velivolo hanno accolto l’infortunato pronti a decollare verso il vicino ospedale.
Qualcosa è andato storto nel viaggio di rientro. Subito dopo il decollo si è sentito un grosso boato non troppo lontano. Ben distinguibile il fatto che si trattasse proprio di un incidente e dato quanto successo poco prima è stato subito evidente l’accaduto.
Altri soccorsi sono arrivati, altre corse per le strade di un Abruzzo martoriato da tragedie, da vittime fatte di uomini e donne. Oltre a Ettore Palanca, Maitre dell’Hotel Cavalieri di Roma, papà e marito, sono deceduti gli uomini accorsi a compimento del loro lavoro. Le stesse persone del 118 che tante operazioni hanno svolto in questi giorni.
I cinque membri dell’elicottero e la vittima dell’incidente sugli sci, sono morti nell’impatto del velivolo sul Monte Cefalone.
Walter Bucci, Davide De Carolis, Giuseppe Serpetti, Mario Matrella, Gianmarco Zavoli Erano i membri dell’equipaggio dell’elicottero del 118 chiamato a soccorrere lo sciatore Ettore Palanca a Campo Felice. Un tragico destino per tutti questi uomini. Un medico, il pilota e tecnici specializzati in questi ambiti d’azione. Attività routine quotidiana anche in situazioni al limite, come le condizioni meteo odierne.
C’era nebbia fitta, ma rimane ancora inspiegabile l’accaduto. Le vittime sono state portate poi all’ospedale de L’Aquila.
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