La serie TV Chernobyl andata in onda in cinque episodi ci ha riportato indietro a quel tragico Aprile del 1986. Uno dei liquidatori del reattore 4, uno dei tanti uomini coraggiosi che ha lavorato per la messa in sicurezza della zona, rivedendo la storia in Tv non ha retto al dolore di quanto accaduto e di come il Governo non abbia tutelato lui e la sua famiglia, e ha deciso di togliersi la vita. La serie Tv si basa proprio sulla ricostruzione del reattore e come ha raccontato la figlia di Nagashibay Zhusupov, l’uomo rivedendo la scena si è sentito ingannato dal Governo.
L’uomo ha visto la serie tv insieme a tutta la famiglia con le lacrime agli occhi. Lui, 61 anni, originario del Kazakistan dove era un semplice contadino, fu precettato come liquidatore e mandato nel sito per limitare i danni nucleari. Una volta tornato a casa, non ricevette quanto promesso come avvenne per molti dei suoi compagni ossia uno degli appartamenti popolari messi a disposizione dei veterani dell’operazione Chernobyl.
Rivivere quanto accaduto attraverso la fiction, dopo aver perso la salute, è salito sul tetto di un palazzo e si è lasciato cadere nel vuoto.
La figlia ha poi raccontato di come invece di essere trattato come un eroe, avesse subito ulteriori umiliazioni venendo sistemato insieme alla moglie e ai cinque figli, in un dormitorio. Inoltre ad incrementare la sua delusione, la sua pensione di soli 39 euro a settimana.
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