Viviamo in un periodo storico molto complicato in cui, purtroppo, la minaccia del terrorismo e di possibili attacchi che potrebbero avere come obiettivi anche importanti città europee è qualcosa di reale, e purtroppo ciò è stato drammaticamente dimostrato dai violenti attacchi che negli ultimi tempi hanno colpito città come Parigi, Nizza e Bruxelles, provocando centinaia di vittime innocenti e creando una inevitabile atmosfera di paura e preoccupazione per il futuro.
In questo l’attività delle autorità dei singoli paesi risulta fondamentale per impedire che fatti del genere si possano verificare nuovamente, ma la paura è difficile da controllare soprattutto quando si verificano fatti come quello accaduto ieri in un campus universitario dell’Ohio, dove un giovane di origini somale ha colpito alcuni studenti, prima di essere ucciso dagli agenti di polizia, provocando il ferimento di almeno 11 persone.
Il fatto è avvenuto proprio nella mattinata di ieri, presso il campus dell’Ohio State University, una delle più grandi università degli Stati Uniti, dove alcuni studenti hanno vissuto veri e propri attimi di paura a causa di un attacco messo a segno da un solo individuo. Secondo le informazioni diffuse dai media statunitensi, un giovane di origini somale che si trovata negli USA ormai dal 2014 dopo essersi trasferito regolarmente nel paese insieme alla sua famiglia come rifugiato, ha usato la sua auto e un coltello da macellaio per colpire alcuni studenti.
In base alle testimonianze, il giovane ha inizialmente usato la sua vettura per travolgere un gruppo di studenti e in seguito ha deciso di abbandonare l’auto tentando di colpire quante più persone possibile con un coltello, provocando almeno 11 feriti, ma fortunatamente nessun morto. Il giovane è stato raggiunto dalla polizia, intervenuta sul posto, che è stata costretta a sparare al giovane per fermarlo. I feriti sono subito stati soccorsi ma non sarebbero in pericolo di vita.
Le indagini della polizia hanno escluso che possa esserci stata la collaborazione di una seconda persona e adesso si sta cercando di comprendere il motivo che ha spinto il giovane a compiere un gesto del genere. Secondo le informazioni trapelate fino a questo momento, in passato il ragazzo, studente della stessa università, aveva espresso il proprio disappunto per l’assenza nel campus di un luogo di preghiera dedicato ai musulmani, esprimendo inoltre preoccupazione per la violenza e le torture subite dai musulmani in tutto il mondo.
Le indagini ancora in corso, inoltre, stanno vagliando anche l’ipotesi che possa trattarsi di un attacco di matrice terroristica, considerando che le modalità dell’attacco che si è verificato nel campus in Ohio ricordano quelle consigliate proprio dall’ISIS ai suoi militanti e che prevedono l’uso di qualsiasi mezzo, anche automobili o coltelli, per colpire vittime innocenti.
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