L’attenzione a ciò che si consuma, che si tratti di cibo presente nella propria dieta o bevande, è qualcosa che bisognerebbe sempre fare, ricordandosi in particolare che l’esagerazione in tutti i casi può avere effetti negativi sulla salute, soprattutto quando ad essere coinvolte sono sostanze che andrebbero consumate con cautela per evitare conseguenze potenzialmente dannose per il corpo umano.
E’ proprio in questi giorni che si è tornato a parlare di un argomento che già in passato è stato al centro di discussioni. Si tratta del consumo dei cosiddetti energy drink, bevande che contengono sostanze generalmente eccitanti consumate soprattutto dai più giovani, e che di recente sarebbero stata la causa della morte di un ragazzo statunitense, che dopo aver esagerato bevendo almeno tre energy drink a breve distanza, è morto a causa di un’aritmia cardiaca.
L’episodio è avvenuto nel mese di aprile in un liceo statunitense della Carolina del Sud. Davis Allen Cripe, un ragazzo di 16 anni, si trovava a scuola quando, durante una lezione ha iniziato ad avere i primi malori intorno alle 14:30. Nel giro di poco più di un’ora, il ragazzo è morto. Secondo le informazioni trapelate in seguito al tragico fatto, il 16enne aveva acquistato e consumato nel giro di appena 2 ore almeno tre energy drink, ingerendo quindi una quantità eccessiva di caffeina in breve tempo. La quantità elevata di caffeina presente nel corpo del ragazzo sarebbe stata la causa della morte, provocando un’aritmia cardiaca.
Questa condizione, infatti, impedisce al cuore di portare una quantità sufficiente di sangue al resto del corpo, generando problemi ad organi e cervello. Durante l’autopsia non è stata riscontrata alcuna patologia pregressa nè tantomeno problemi cardiaci. Questo significa che il ragazzo è morto dopo aver consumato una quantità eccessiva di energy drink, bevande del tutto legali consumate regolarmente da milioni di persone nel mondo.
Ed è proprio questo aspetto che genera maggiore preoccupazione, se si pensa che gli energy drink sono consumati da almeno il 75% dei ragazzi statunitensi e che spesso e volentieri vengono usati dagli studenti per mantenersi concentrati ad esempio durante sessioni di studio notturne che precedono esami importanti. L’Italia, tuttavia, non è esente da problemi di questo tipo. Quasi cinque anni fa il Dipartimento Politiche antidroga aveva rivelato che nel nostro paese sono molti i giovani che in una serata consumano tra 8 e 15 energy drink, ingerendo una quantità di caffeina che può raggiungere i 1500mg che, insieme al consumo di sostanze stupefacenti può portare a conseguenze potenzialmente letali.
Non è un caso che, secondo gli esperti, la dose giornaliera massima di caffeina consigliata per gli adulti è di 400mg, che corrisponde a circa cinque tazzine, mentre per i più giovani si consiglia una quantità ovviamente inferiore.
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