Vespa orientalis: sempre di più a Roma. Ecco chi chiamare

Si chiama vespa orientalis o anche vespa aliena ed è sempre più frequente vederne volare a Roma. Due centimetri di dimensione con una colorazione rossastra e una grande banda gialla sull’addome.

La specie è diffusa nel sud est europeo (compresa l’Italia meridionale) nel Medio Oriente e in Madagascar. Si tratta quindi di una specie autoctona della nostra penisola, anche se si sta spostando dai normali luoghi in cui ha sempre nidificato, risalendo verso Nord probabilmente pe ril cambio delle temperature degli ultimi anni.

La Protezione Civile di Roma, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente, ha attivato il numero verde 800 854 854 per permettere ai cittadini di segnalare la presenza di sciami e nidi di vespa orientalis, un imenottero originario del Medio Oriente e del Madagascar, riapparso nella capitale a causa delle eccezionali condizioni meteorologiche estive, causando preoccupazione tra la popolazione.

Il Dipartimento Tutela Ambientale e la Protezione Civile di Roma Capitale sono intervenuti fin dai primi avvistamenti della vespa orientalis, eseguendo sopralluoghi immediati per ogni segnalazione ricevuta. Tuttavia, le due strutture comunali hanno competenza esclusivamente su aree pubbliche come strade, piazze, parchi, scuole ed edifici appartenenti al patrimonio di Roma Capitale. Per quanto riguarda le proprietà e gli edifici privati, gli interventi spettano ai proprietari e ai condomini. Il numero verde della Protezione Civile è infatti destinato alle emergenze di sua competenza: emergenze ambientali, meteorologiche, incendi e interventi di supporto sanitario.

Dall’inizio della comparsa della vespa in città, l’Assessorato all’Ambiente ha monitorato costantemente l’evolversi del fenomeno, garantendo sopralluoghi tempestivi per ogni segnalazione appropriata. Inoltre, il Dipartimento Tutela Ambientale è in contatto con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per stabilire una collaborazione volta a garantire il necessario supporto scientifico nel monitoraggio e nel contrasto della presenza della vespa orientalis.

Cosa fare se veniamo punti

Prima cosa è evitare di aggredire la vespa asiatica cosa che potrebbe causarne la sua aggressività. ricordiamo che la vespa a differenza delle api, può pungere più volte e anche richiamare l’intero alveare sul punto dove rilevano il rischio.

Nel caso di attacco applichiamo del ghiaccio sulla zona dolente, per calmare dolore e irritazione. Eventualmente applicare una crema con corticosteroidi e assumere antistaminici orali.

In caso di dubbio è sempre meglio avere il consulto medico e raccomandato di recarsi immediatamente in Pronto Soccorso in caso di shock anafilattico.

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