Nell’ampio e variegato settore dei servizi di comunicazione online, WhatsApp occupa un posto di rilievo essendo tra le piattaforme di messaggistica istantanea più usate nel mondo, che offre strumenti di comunicazione di ogni genere, dai messaggi alle chiamate vocali, fino alle videochiamate, offrendo la possibilità di restare sempre in contatto con gli altri. Come avviene ormai da tempo con social network e piattaforme di messaggistica, tuttavia, anche WhatsApp non è esente dalla presenza di potenziali truffe e fake news che rischiano di rovinare l’esperienza degli utenti.
Ne sono un esempio i continui messaggi che girano attraverso la piattaforma e che cercano di trarre in inganno gli utenti con bufale più o meno difficili da smascherare. Con la continua espansione della piattaforma, tuttavia, si rende necessario adottare dei provvedimenti che possano limitare la diffusione di questo fenomeno, ed è su questo che WhatsApp ha deciso di adottare dei provvedimenti già in fase di test. L’ultima novità è una sorta di bollino che verrà applicato automaticamente ai messaggi inoltrati, per riconoscere potenziali fake news e truffe.
Il perché della scelta di introdurre una novità del genere appare piuttosto chiaro. WhatsApp sta proseguendo nel suo processo di crescita globale e pur essendo una piattaforma nata per la comunicazione tra poche persone, sempre più spesso viene usato da milioni di utenti anche per accedere a contenuti di informazione. Attualmente conta oltre 1.5 miliardi di utenti attivi nel mondo che scambiano 65 miliardi di messaggi al giorno. Per lo più viene usata per conversazioni tra due persone, e i gruppi in media sono composti da sei utenti.
La conferma di una novità che già era stata anticipata da alcune indiscrezioni è arrivata in occasione del Global Fact-Checking Summit che si è tenuto a Roma. Carl Woog, Capo delle comunicazioni di WhatsApp, ha confermato che la società ha avviato i test su una nuova funzione nell’app di messaggistica.
L’obiettivo è quello di contrassegnare con un bollino i messaggi che risultano copiati e inoltrati verso gli utenti, e che quindi non sono originali e verificabili. In questa categoria rientrano tutti quei messaggi-truffa e le catene di sant’Antonio che continuamente vengono diffuse attraverso l’app. L’obiettivo della società è quello di consentire agli utenti di riconoscere subito messaggi sospetti, limitando ulteriormente la diffusione di bufale e messaggi sospetti.
Al contrario di quanto avviene su altre piattaforme, come ad esempio Facebook, WhatsApp necessita ancora di strumenti pensati appositamente per riconoscere e verificare le notizie, per contrastare la diffusione delle fake news che dilagano online.
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