Quando si raggiungono numeri da record come quelli ottenuti da WhatsApp, la popolare applicazione di messaggistica istantanea acquisita da Facebook nel 2014 che conta oltre 1 miliardo di utenti attivi ogni mese, è inevitabile che oltre ad un numero sempre maggiore di persone che decidono di affidarsi all’app per comunicare, vengano attirati anche cyber-criminali e furbetti che decidono di sfruttarne la popolarità per guadagnare illegalmente a danno di utenti distratti o poco informati.
Se prendiamo in considerazione solo l’Italia, WhatsApp è diventato uno degli strumenti di comunicazione online più usati dagli utenti, insieme a Facebook, con milioni di utilizzatori, ed è anche per questo che proprio sulla popolare applicazione di messaggistica sono quasi all’ordine del giorno tentativi di truffe che prendono di mira gli utenti cercando di carpire informazioni sensibili o invogliando ad attivare servizi a pagamento. E’ il caso dell’ultima truffa segnalata anche dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che promette agli utenti di attivare WhatsApp gratis per sempre, ma che in realtà prosciuga solo il credito telefonico.
Come sempre avviene in questi casi, la nuova truffa si diffonde attraverso un semplice messaggio WhatsApp, che in sostanza promette all’utente di attivare WhatsApp Chiamate per sempre e ricevere 1 anno di utilizzo gratuito. Per beneficiare della fantomatica promozione, viene però richiesta la condivisione del messaggio con almeno 10 amici, e soprattutto l’installazione di un’app sponsorizzata. In realtà, cliccando sul link inserito nel messaggio, il dispositivo Android o iOS della vittima si trova esposto agli attacchi di hacker e cyber-criminali che possono quindi accedere ai dati sensibili e attivare servizi a pagamento che consumano in poco tempo il credito telefonico.
Come evidenziato anche sulla pagina Facebook della Polizia Postale e delle Comunicazioni, la truffa gioca proprio sulla distrazione e scarsa informazione degli utenti dal momento che già da gennaio 2016, il servizio WhatsApp può già essere utilizzato in maniera del tutto gratuita, senza bisogno di installare ulteriori applicazioni o attivare altri servizi.
E’ importante ricordare, tuttavia, che WhatsApp in passato è già stato usato per diffondere altre truffe pensate per ottenere informazioni sensibili o infettare dispositivi mobili, basti pensare ai finti buoni sconti Zara e IKEA che promettevano consistenti sconti sull’acquisto di prodotti, oppure ai messaggi che chiedevano di cliccare sul link per ripristinare l’account WhatsApp, anche in questo caso una truffa che puntava ad accedere ai dati personali degli utenti.
Il consiglio per proteggersi da queste truffe è sempre lo stesso. Non fidarsi mai di messaggi che promettono sconti sensazionali, evitare di cliccare su link sospetti contenuti in messaggi provenienti da mittenti sconosciuti e ovviamente non condividere questo genere di messaggi con i propri contatti per evitare di contribuire alla diffusione di potenziali truffe.
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