L’idea per quanto “azzardata” ha dato i suoi frutti. Aprire al mondo esterno una Casa di riposo e mettere a disposizione wifi, internet gratuito all’interno di una struttura destinata a chi non usa questi strumenti “moderni”, gli anziani. Ma tutto questo per arrivare a cosa?
Presso una Casa di riposo di Marsiglia, il direttore ha pensato di movimentare l’ambiente mettendo a disposizione di tutti coloro che ne avessero voluto usufruire, dando accesso gratuito a postazioni con internet per permettere di lavorare in smart-working. L’ambiente si è così popolato di persone, giovani che potevano lavorare in un luogo provvisto di stampanti, caffetteria, spazi di aggregazione e pur lavorando svolgevano, senza saperlo, altre funzioni. Gli ospiti della Casa di Cura hanno cominciato ad avvicinarsi a questi apparecchi ed a questo nuovo modo di comunicare. Ne sono nati scambi relazionali, vere e proprie amicizie tra diverse generazioni e diversi modi di vedere la vita. Gli occhi stanchi si sono rinvigoriti e hanno preso nuova linfa, invogliati incuriositi del mondo che il Web si offriva loro. Il lavoro per chi lo svolgeva in smart-working è diventato un modo – negli spazi di tempo libero – per condividere e regalare nuovi spunti e conoscenze. Sono diventate più familiari le parole come WEB – E-MAIL – OFFICE. L’ambiente ha avuto nuovi spunti e stimoli alla vita.
Questa semplice e brillante idea ha creato un ponte intergenerazionale, offrendo spazio in cambio di un po’ di tempo a persone che soffrono di problemi di isolamento, spesso non autosufficienti, con patologie che vanno dalla demenza senile a problemi neurologici e fisici anche gravi. Una forma di assistenza indiretta che è altamente inclusiva.
Non è quello di Marsiglia l’unico esempio nato a favore di soggetti svantaggiati. Sono partiti diversi Progetti-pilota anche in Italia che si basano sull’inclusione sfruttando come sistema collante, l’informatica. Di buono c’è la stimolazione per entrambe le parti. Chi lavora freneticamente potrà trovare un modo per scendere di livello e aiutare chi si avvicina, offrendo assistenza. Chi è abituato alla monotonia di una vita chiusa in un ambiente cupo, può affacciarsi con vivace curiosità, ad un universo che può offrire molto in termini di occupazione, ma anche di riempimento della giornata, passatempo. I progetti d’inclusione riguardano Comuni/Province strutture, realtà pubbliche e private. Una vera e propria rete di servizi promossa e sponsorizzata anche economicamente da società che vedono lontano. Possono nascere ta tutto ciò nuove realtà lavorative e gruppi di sostegno a livello Comunale se non Regionale. Si potrebbe realizzare un sistema di assistenza socio assistenziale di nuova generazione basata su tecnologie digitali.
Tale coinvolgimento potrà riguardare coloro che condividono i medesimi obiettivi per un progetto di ricerca e sviluppo. Creare una rete di servizi sociali economicamente sostenibili che consenta un aumento del livello di assistenza sociosanitaria e specialistica controllata.
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