L’aria salmastra che ti arriva piacevolmente alle narici arrivando in via della Pesca 43 a Fiumicino è come un benvenuto. Il ricordo di salsedine che riaffiora subito sensazioni piacevoli per chi vive in città la routine caotica di traffico e smog e quasi un rigenerarsi immediato. Un buon umore che ti accompagna fino a destinazione, davanti a Allure Restaurant e Patisserie. L’aria nuova che si respira è anche la via intrapresa da Giampaolo Zhan e sua moglie Elisa, proprietari della nuova apertura a Fiumicino. Un itinerario interessante e innovativo che vuole condurre gli ospiti verso una proposta che inizia già dalla prima colazione nella pasticceria con monoporzioni (splendide) a vista, ordinate e cromaticamente delineate. La Patisserie nasce come start up insieme allo chef Giuseppe Amato, capo pasticcere del ristorante La Pergola ( tre stelle Michelin- Roma) che incontra il giovane Giampaolo a 19 anni e ne percepisce subito il talento e le grandi potenzialità, dettate anche dalla sua passione per la Francia e lo indirizza verso l’alta gastronomia.
Giampaolo Zhan inizia così il suo percorso professionale presso “La Pergola” dopo il diploma di Cucina e Pasticceria presso “A Tavola con lo Chef”.
I suoi piatti racchiudono l’espressione del territorio e ciò che ha riportato da esperienze in Sardegna presso il “Sa’ Posentu”, oppure “Metamorfosi” e da diversi ristoranti di hotel capitolini .
Qualità, selezione delle materie prime, bilanciamento ed equilibrio dei sapori sono i principali valori delle creazioni Allure.
Si percepisce anche entrando nel ristorante affianco alla pasticceria, che lascia trasparire la passione per i minimi particolari e i dettagli dall’accoglienza fino al bagno compreso .
L’ingresso nella prima sala con le ampie vetrate presenta subito i tavoli dalla mise en place essenziale, ma molto curata che vede tovaglie nivee e fiori freschi ad accogliere gli ospiti. La seconda sala vede a sinistra la cantina a vista che raccoglie già più di 100 etichette che arriveranno ben presto a 300 con selezioni di vini e champagne da abbinare a menù degustazione o ai piatti à la carte.
Il benvenuto dello chef delinea subito l’eleganza e la precisione che ci sarà anche nei piatti a seguire . Un friabile cannolo con mousse e gambero rosso nostrano, un crostino cubico di burro alle alici, e per finire del pollo fritto con corn falkes e maionese piccante. Il tutto abbinato a un equilibrato champagne Gallimard Père & Fils Cuvée de Reserve Blanc de Noirs, selezionato da Elisa, compagna di Giampaolo nella vita e sul lavoro, già perfetta padrona di casa, ma consolidata dalla formazione all’ Alma di Parma.
Il richiamo del mare è sempre presente e con il Polpo con cicoria, maionese di polpo e pere piccante è preludio di tradizione e creatività.
Un elemento semplice e primordiale come l’uovo trovo sia altrettanto complesso da presentare, ma è assolutamente intrigante proporlo sperimentando creatività e equilibrio, così da Allure si può assaggiare un sorprendente Uovo cotto a bassa temperatura con spuma di patate affumicate e chips di cipolla. E’ un esplosione di sapori da prendere affondando il cucchiaio che raccoglie tutto insieme. Il piatto può subire variazioni, appunto seguendo l’estro dello chef ,che propone ingredienti di volta in volta differenti, sia per la stagionalità che per offrire ai clienti la sorpresa di accostamenti e presentazioni differenti.
Non solo pesce in un ristorante a pochi passi dal mare, ma anche Petto di anatra con purea di zucca, polvere di tartufo e chips di tapioca, bilanciato perfettamente nei sapori e nelle consistenze.
Il Risotto (che incontra sempre molti consensi) ai gamberi rossi con pane croccante mediterraneo risulta cremoso e confortevole per chi predilige un primo piatto gustoso e invitante.
Nei dintorni di Roma non si può dire pasta se non si parla di Aio e Oio e Giampaolo Zhan la propone con peperoncino e ostrica. Una raffinata presentazione su piatto scuro che vede il nido degli spaghettoni accogliere la quantità preferita di piccantezza con la polvere di peperoncino su un lato del bordo piatto da aggiungere a piacere.
Il Salmone così delicato, boreale, che incontra l’espressione del sud nella crosta di nduja, non troppo autoritaria da lasciare trasparire il carattere ricco, ma garbato di questo tipo di pesce .
Il percorso di degustazione può poi lasciare spazio alla massima espressione della patisserie con le monoporzioni di Allure, assolutamente da provare tutte.
La mia attenzione si è soffermata sulla porzione bianca candita, quella al Gorgonzola, richiamo ai formaggi francesi di cui Giampaolo è appassionato e che delinea perfettamente il fil rouge tra la la cucina italiana e quella francese, il contemporaneo e l’innovazione, il saper proporre un qualcosa di non convenzionale in una location dove il punto di riferimento del pescato e della memoria ha sempre portato romani e clienti a ricercare una cucina semplice e gustosa, ma da oggi c’è anche qualcosa in più, un portamento disinvolto, un dono elegante, un’andatura decisa, quella di Allure.
Ph credits Simone Nardoni
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