Cenare sopra un vigneto (consigliato anche agli astemi)

Ai Romani piace vivere bene.
E’ tramandato nel dna, da generazioni e già da tempi dell’ antica Roma, quando il caldo arrivava a rendere roventi le pietre del Colosseo, le famiglie agiate e personaggi importanti come Catone, Lucullo e Cicerone si trasferivano alle porte della città per trovare refrigerio.
A distanza di tempo si ripete l’uso fattone di trasferirsi nelle vicinanze di Roma, zone più fresche, ma non lontane dalla città, prediligendo Grottaferrata, Frascati e Monte Prozio Catone.
Vi voglio condurre proprio in questa ultima destinazione e seguendo sempre una delle passioni degli antichi romani e cioè il vino, vi invito a scegliere la location per una cena unica, con vista sul vigneto che forma lo splendido scenario di Poggio le Volpi, a circa 30 km da Roma.
Si arriva tramite l’ A1 e subito poco dopo l’uscita del casello, è ben visibile l’indicazione per la tenuta.
Un’azienda di famiglia, che vede la passione per il territorio e i suoi frutti, tramandarsi negli anni e di generazioni, fino ad espandersi anche in Puglia con l’acquisto di terreni per la produzione di vino e la crescita di un’azienda tutta italiana.

Alberto Blasetti ph

Felice Mergè sviluppa con Poggio Le Volpi un progetto di azienda che racchiude storia e territorio, evoluzione di materie eccellenti e continuo sviluppo. Una struttura country chic per Epos il bistrot con terrazza che scruta il vigneto, un’atmosfera conviviale e gourmet con arredi semplici e minimalisti per lasciare protagonista la braceria per serate all’insegna del gusto, con una cucina che valorizza i frutti di una terra fertile che coniuga la passione e la storia più autentica del luogo con le tecnologie all’avanguardia.
Firma d’eccezione sui piatti è quella dello chef tedesco Oliver Glowig, che accoglie gli ospiti anche nella barricaia sottostante che ospita il ristorante gourmet Barrique, dove l’atmosfera ovattata e intima, dialoga perfettamente tra le botti ordinate e la vista sul vigneto, grazie alle grandi vetrate.
Padrona di casa impeccabile è Rossella Macchia, capace di condurre gli ospiti in un viaggio all’insegna della conoscenza dettagliata della materia prima e della sua lavorazione, per proporre prodotti di qualità e dal sapore inconfondibile .
“La filosofia della nostra famiglia è quella di valorizzare la ricchezza ampelografica del nostro territorio, realizzando una dolce e suadente liaison tra tradizione e innovazione. – spiega Rossella – Attraverso percorsi sensoriali, lo chef Oliver Glowig crea il menu, su base stagionale e in abbinamento alla nostra produzione vitivinicola.”

Rossella Macchia

All’ interno del ristorante Epos una grande griglia dove vengono ultimate carni provenienti da ogni parte del mondo e dal sapore unico grazie alla lunga frollatura : Phenomena, Simmental, Black Angus, Galiziana, Irlandese, Kobe, Tagliata di Cube Roll e le nostrane Chianina o Fiorentina, tutte pronte per essere scelte e gustate da una clientela attenta alla qualità e ricercatrice del gusto.

Alberto Blasetti ph

Lo chef Oliver Glowig propone una cucina schietta e gustosa, con prodotti del territorio legati alla stagionalità, con piacevoli excursus oltre il confine regionale. Tutto questo rende Epos un luogo unico nel suo genere, pensato per coccolare l’ospite, facendolo immergere in esclusivi percorsi enogastronomici studiati ad hoc, con “sorprese quotidiane” in base a quello che offrono il mercato e la campagna circostante, esaltate dall’estro teutonico dello chef che in Epos si esprime in piatti di matrice tradizionale, ma al contempo sempre con elementi innovativi, in totale armonia con l’ambiente circostante e con un approccio materico nella cucina e nell’estetica del luogo.

Alberto Blasetti ph

Tra gli antipasti, si possono assaggiare le Verdure in Tempura con salsa agrodolce; Insalata di mare, carote, sedano e ravanelli; Tartare di branzino, avocado, mela verde e maionese agli agrumi; Fiori di zucca fritti ripieni di mozzarella e alici in salsa alla puttanesca; Prosciutto tagliato a mano; Tagliere di Salumi o formaggi; Tartare o carpaccio di manzo; Timballo di sarde, melanzane e crema di peperoni.

Alberto Blasetti ph

Riguardo i primi, invece, si può optare per gli Spaghetti con burro e alici del Cantabrico; Fettuccine ai tre pomodorini; Fusilloni al ferro, pesto genovese e seppie; Ravioli caprese ripieni di caciotta e maggiorana in salsa di pomodorini; Tonnarelli cacio e pepe; Pasta mista con zucchine, gamberi e limone; Risotto cozze e pecorino; Rigatoni alla carbonara, per delle proposte anche di grandi classici della tradizione romana, con rilevante spazio per le paste fresche, motivo di orgoglio per la brigata di Epos, che si occupa di selezionare con cura la qualità della farina, la dimensione delle uova, e di lavorare l’impasto con la giusta umidità e nel rispetto dei necessari tempi di riposo.

Alberto Blasetti – Fettuccine ai 3 pomodorini

Gli ortaggi, per i quali si fa riferimento ai produttori locali, servono a preparare degli ottimi contorni come la Misticanza; le Chips di patate; Friggitelli con pomodorini; le Carote alla scapece, la Caponata di melanzane; la Cicoria ripassata; Insalata pomodorini e basilico.
Il pescato proviene prevalentemente dalle vicine coste laziali, da fornitori di fiducia, e con il pesce sempre fresco e di alta qualità si realizzano dei gustosi secondi come il Baccalà fritto, scarola riccia, olive di Gaeta e pomodorini; Ricciola con peperoni, olive e capperi.

Non mancano in menu altre proposte di carne, dalle Polpette di vitello al limone con purea di patate e rucola fritta, alle Costolette di agnello fritte con carciofi alla Giudia, fino al Capocollo di maialino, con cotiche croccanti, purea di sedano rapa e verdurine.

Polpette di vitello al limone

Grande importanza riveste naturalmente la carta dei vini, unica per entrambe le realtà ristorative. Si parte da quelli “a metro zero”, con tutte le etichette Poggio Le Volpi e quelle dell’azienda “sorella” Masca del Tacco (insieme le due realtà vantano 200 ettari di terra per più di 13 milioni di bottiglie prodotte). Ma la carta è davvero ampia e variegata: spazia dalle migliori cantine italiane a nomi blasonati del panorama internazionale, con la Francia a farla da padrona grazie alle prestigiose referenze di Champagne, Bordeaux e Borgogna. Plus fondamentale le “dritte d’autore” firmate da un sommelier del calibro di Luca Boccoli, con alcuni vini dall’incredibile rapporto qualità prezzo. A rotazione il servizio al calice.
Notevole attenzione viene data al pane, tra farine bianche e scure integrali, fatto in casa in diverse tipologie e forme, preparato e cotto ogni giorno nel forno di Epos per essere sempre fresco e fragrante.

Alberto Blasetti ph

Anche i dolci sono fatti rigorosamente in casa e legati alla tradizione. Alla base una materia prima sempre al top, legata ai concetti di stagionalità e, laddove possibile, di territorialità. In carta si trova dall’Éclair ai tiramisù; il Maritozzo con visciole e panna; il Tortino caldo al cioccolato con gelato al vino rosso; il Semifreddo alla vaniglia caramellata con composta di rabarbaro e fragole; la Zuppa inglese tradizionale e le Ciambelle al vino. Menzione speciale per il servizio di sala di Epos, accurato e impeccabile.

Alberto Blasetti ph – Bombette crema e fragoline

LO CHEF OLIVER GLOWIG
Originario del Land tedesco della Sassonia-Anhalt, lo chef Oliver Glowig è ormai conquistato dall’Italia e per due volte è stato insignito delle 2 stelle dalla guida Michelin. Nel 2001 il suo debutto italiano, al Grand Hotel Quisisana di Capri; poi passa al Capri Palace Hotel & Spa dove, nel giro di pochi anni, ottiene prima una e poi due stelle Michelin. Per lui arrivano anche i 17/20 delle guide de L’Espresso, che lo fanno accedere di diritto nel gotha dei Top Chef Italiani. Nel 2010 Oliver si trasferisce a Roma, presso l’Hotel Aldrovandi Villa Borghese. Il successo è immediato, anche qui, fino alla conquista delle 2 stelle Michelin nel 2012. Nel 2017, lo chef accoglie con grande entusiasmo la proposta di Armando Mergè e di suo figlio Felice di diventare executive chef di Barrique. L’eccellenza delle materie prime è fondamentale per una cucina di alto livello, ma deve essere accompagnata da fantasia, passione e meticolosità, tutte doti che convivono in Oliver, che riesce a coniugare la disciplina e la precisione derivanti dalla sua origine tedesca con la creatività e l’inventiva italiane. Oggi Oliver è a capo di questo “hub del gusto” che è Poggio Le Volpi, sia nella veste gourmet di Barrique che in quella bistrot di Epos.

Oliver Glowig

POGGIO LE VOLPI
Trentacinque ettari di terreni con suolo vulcanico nel cuore dei Castelli Romani, a Monte Porzio Catone, a pochi chilometri di distanza dalla Capitale. L’intento è fin da subito quello di dare vita a vini del territorio, valorizzandone la ricchezza ampelografica. Così, selezionando solo i vitigni più adatti (Malvasia del Lazio e Trebbiano in primis) e le uve migliori, utilizzando tutta la sapienza familiare e spinti dalla passione di Armando e Felice Mergè, sono nati dei vini di grande levatura come l’Epos Frascati Superiore Docg, l’Asonia Frascati Doc Spumante, il Donnaluce Lazio Igp (a base di Greco e Chardonnay), il rosso di punta Baccarossa Lazio Igp (dove è protagonista l’autoctono Nero Buono). Poggio Le Volpi ha anche aderito alla Doc Roma che produce nelle varietà bianco, rosato e rosso. E con il rosso “riserva” già ha ricevuto importanti premi dalle più note guide di settore.

Epos Bistrot | Poggio Le Volpi Wine &Food
Via Fontana Candida 3/C | Monte Porzio Catone (RM)
Tel. 06.9416641
https://www.eposbistrot.it

 

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