I dolci sono da sempre una parte importante della cultura italiana, ma negli ultimi anni è in atto una vera e propria rivoluzione. Le pasticcerie si stanno progressivamente digitalizzando – il comparto caffè e ristoranti, di cui fanno parte, nel corso del 2023 ha fatto registrare un +41,5% di pagamenti senza contanti – e si stanno aprendo a nuovi sapori e tradizioni provenienti da tutto il mondo. Dal cremoso dulce de leche originario dell’Argentina ai coloratissimi mochi giapponesi, passando per le più fantasiose moon cake cinesi: i dolci internazionali stanno conquistando il palato degli italiani, sempre più curiosi e alla ricerca di nuove esperienze di gusto.
A esplorare i trend dolciari internazionali più in crescita nelle scelte degli italiani è SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, che ha scoperto quali stanno prendendo piede nelle pasticcerie dello Stivale.
Dall’analisi di SumUp sulle ricerche online degli italiani, emerge che per i dorayaki giapponesi si registrano durante l’anno mediamente oltre 33.000 ricerche al mese: in particolare, nel primo trimestre del 2024 si è passati dalle 22.000 di gennaio alle quasi 50.000 di fine marzo. Altrettante le ricerche per i mochi (33.000 in media al mese), che sono passate dalle 40.000 di gennaio alle oltre 60.000 di fine marzo.
In crescita anche l’interesse per i baklava, dolci della tradizione balcanica e mediorientale (27.000/mese), con il volume di ricerca passato da 27.100 di gennaio a quasi 40.500 di fine marzo, e per il dulche de leche (15.000 ricerche/mese durante l’anno) che nel primo trimestre 2024 è passato da 12.100 a 22.200 ricerche online, tra ricette e luoghi in cui provarlo.
“Nuove tradizioni culinarie si innestano su quelle storiche, allargando gli orizzonti e offrendo ai consumatori una varietà di sapori e di esperienze mai vista prima”, ha dichiarato Umberto Zola, Responsabile Online Sales EU di SumUp. “Per gli esercenti è fondamentale intercettare i trend di consumo per rispondere alle nuove esigenze degli utenti. Non solo il nuovo è a portata di mano, ma oggi è sempre più facile anche effettuare ordini e pagamenti a distanza grazie a soluzioni digitali come quelle offerte da SumUp. La nostra mission è quella di supportare le pasticcerie italiane in questo processo di evoluzione, aiutandole a raggiungere nuovi clienti e ad aumentare il loro business”.
In quest’ottica, le pasticcerie che decidono di innovare la propria offerta, analizzando i dati sulle preferenze dei consumatori, digitalizzando i servizi e allargando il menu con nuovi sapori per rispondere alle nuove tendenze di consumo, possono cogliere grandi opportunità. Dai dorayaki giapponesi al baklava turco, SumUp ha selezionato un curioso itinerario – dalla terra del Sol Levante all’Argentina, fino al più vicino Marocco – comprensivo di 8 dolci provenienti da tutto il mondo che hanno fatto innamorare il cuore, ma soprattutto il palato, degli italiani.
Fluffy pancakes, Dorayaki e Mochi, la dolcezza del Giappone che conquista l’Italia
La ricca tradizione culinaria giapponese non ha fatto all’Occidente solo il dono del sushi. Per gli amanti dei dolci, ce n’è per tutti i gusti. Oltre ai fluffy o fuwa fuwa pancakes, particolarmente soffici e leggeri grazie all’uso di un impasto speciale e alla tecnica di cottura che prevede il montaggio degli albumi a neve, ci sono anche i ben più noti dorayaki. In giapponese “dora” significa gong: lo strumento musicale ha dato il nome a questi morbidi pancakes dorati a base di farina, uova e zucchero, uniti a miele e acqua che racchiudono un ripieno di anko, una dolce crema di fagioli. Ma sono soprattutto i mochi ad aver conquistato gli italiani. I piccoli bocconcini di dolce glutinoso realizzati con farina di riso sono tradizionalmente consumati durante celebrazioni importanti, tra cui il Capodanno giapponese. La loro consistenza e la vasta gamma di gusti disponibili, incluse moderne varianti come cioccolato e frutta, li rendono amati da molte persone.
Non solo un dolce: il profondo significato delle Moon cake cinesi
Legate all’antica leggenda di “Chang’e vola sulla Luna”, le moon cake sono dolci tradizionali cinesi a base di pasta sfoglia: vengono consumati durante il Festival di metà autunno, noto anche come Festival della Luna, che commemora l’unica notte dell’anno in cui l’arciere Houyi può raggiungere sua moglie sulla Luna. Le moon cake, con il loro ripieno di tuorlo d’uovo sodo e pasta di semi di loto o fagioli dolci, rappresentano la luna piena che domina il cielo e simboleggiano l’unione tra i due amanti. Un dolce ricco di significato la cui popolarità è cresciuta in Italia, insieme al sempre maggiore interesse rivolto alla cultura orientale.
Il Baklava è un assaggio di Medio Oriente e Balcani
Il baklava è un dessert tipico della cucina mediorientale e balcanica: le sue radici, che affondano nell’Impero Ottomano, sembrano intrecciarsi tra Turchia, Grecia e Armenia. Si tratta di un dolce ricco, molto amato in tutto il mondo per la sua combinazione di croccantezza, dolcezza e aromi speziati: è caratterizzato, infatti, da strati di pasta fillo alternati a strati di noci o pistacchi tritati e conditi con sciroppo di zucchero o miele.
La tradizione dolciaria magrebina passa dal Kaab el Ghazal e la Chebakia
Si ritiene che il kaab el ghazal abbia avuto origine nelle cucine reali marocchine e sia stato successivamente adottato come dolce tradizionale durante occasioni speciali come matrimoni, festività e celebrazioni religiose. Il nome, che in arabo significa letteralmente “corna di gazzella”, si deve alla forma. Il dolce presenta diverse varianti a seconda delle regioni del Nord Africa, ma generalmente prevede un ripieno di mandorle macinate, zucchero e acqua di fiori d’arancio, avvolto in pasta sfoglia e spesso decorato con zucchero a velo o sciroppo di miele. Tra i dolci della tradizione culinaria marocchina, anche la chebakia, tipica del Maghreb. Questo impasto fritto a base di semola di grano duro, aromatizzato con acqua di fiori d’arancio, zafferano e cannella ha una forma a losanga o a spirale e viene preparato principalmente durante il Ramadan, il mese sacro islamico.
Dal Sud America una dolce scoperta dai mille utilizzi: il dulce de leche
Una crema dolce e spalmabile ottenuta cuocendo a lungo latte e zucchero, il cui colore varia dal nocciola al marrone scuro, a seconda dei tempi di cottura: il dulce de leche, nativo dell’America Latina, ha un sapore simile a quello del caramello, ma con un gusto più morbido e di latte. Nelle sue varianti, a seconda delle zone, viene aggiunto cacao in polvere per ottenere un sapore più intenso, o viene aromatizzato con vaniglia o cannella. Può essere consumato da solo, come dessert al cucchiaio, o impiegato nella preparazione di dolci come i deliziosi biscotti alfajores, o spalmato su pane, crackers e fette biscottate.
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