Riscoprire Milano sotto l’aspetto della convivialità e del buon cibo, andando a cercare posti più o meno conosciuti (anche dai milanesi), non è stata cosa facile, soprattutto durante la fashion week, tra flussi di testimonial in giro per la città, in concomitanza di manifestazioni nazionali e scioperi vari.
Il sole inaspettato e l’accoglienza per un turismo in ripresa, hanno giocato sicuramente a favore.
Città fulcro di incontri professionali, di idee e di energia propositiva, ha tempo anch’essa di concedersi un break, una pausa per una buona cena, magari davanti ad un bicchiere di ottimo vino, dopo una giornata di lavoro.
Abbiamo fatto tappa in alcune delle location più caratteristiche e anche novità del panorama milanese, per accontentare un po’ tutti i gusti e suggerire oltre il buon cibo, anche posti caratteristici.
CAFFE’ FERNANDA
Entrando nel cortile per accedere alla Pinacoteca in Via Brera 28, si respira già una bellezza che vi accompagnerà per tutta la visita del palazzo. Precisamente affianco all’entrata della Pinacoteca, al primo piano, troverete il Caffè Fernanda, un bistrot elegante pronto ad accogliere i visitatori dalla colazione al light lunch o anche solo per un caffè.
Dedicato a Fernanda Wittgens ( da cui prende il nome) storica dell’arte e prima donna in Italia alla direzione di un museo statale. Imprigionata dai nazisti per aver aiutato gli ebrei, nel 1947 si prodigò a ricostruire la Pinacoteca di Brera in seguito ai bombardamenti e inaugurò nel 1950 la “Grande Brera”, un insieme di spazi espositivi dedicati al suo mentore Modigliani.
Entrando nel bistrot si percepisce immediatamente l’incontro tra cultura e bellezza, arredamento elegante, stile anni ’50, caratterizzato dai colori rosa, blu e senape, con 32 sedute all’interno e 40 posti nella loggia esterna. Il grande bancone sulla sala rapisce subito l’attenzione, per poi far salire lo sguardo sul grande dipinto sovrastante raffigurante “La Conversione del Duca d’Aquitania” di Pietro Damini, che già è preludio della location non convenzionale, ma non solo… Oltre alla grande tela, presenti anche Le tre Grazie di Bertel Thorvaldsen e il busto di Fernanda Wittgens di Marino Marini. Seduti sulle comode poltroncine e avvolti da rassicurante armonia, possiamo dare uno sguardo al menù che prevede la classica colazione italiana con lievitati e caffe/cappuccino, ma anche proposte come toast e una carta dedicata al light lunch con primi piatti come il Risotto al salto, mantecato allo zafferano e zucchine in carpione; Uovo panato cotto al forno con tartufo e crema di topinambur e i dolci qualcuno di esplicita dedica alla Pinacoteca, come il Bacio di Haynez (panna cotta, fragole e granella di castagne).
Naturalmente il menù è stagionale e di materie prime genuine selezionate da agricoltura sostenibile.
Per info e prenotazioni: info@caffefernanda.com +39 345.0504846
Via Brera, 28 – Lunedì Chiuso – da martedì a domenica 9:30-17:30
UMI SUSHI
Pranzare velocemente tra un appuntamento e un altro e rimanere in un sano regime alimentare, non è sempre cosa facile. Sicuramente un completo e sano apporto di nutrienti è dato da pesce, verdure e grassi (buoni). Un ottimo compromesso nella vita quotidiana di una Milano frenetica è un buon ristorante di sushi. UMI Sushi in Via Schiapparelli 1 ha aperto a Milano in piena pandemia, nel 2020 anno incerto, ma con tanta voglia di progredire e crescere. La sala elegante, ma basica richiama i colori dell’oro e delle ceramiche perfettamente intonate alle portate. Le due sale accolgono i clienti che a pranzo possono usufruire della formula “All you can eat” che varia leggermente per il sabato/domenica e festivi, oppure a cena tutti i giorni sempre stessa formula al prezzo invariabile di €25,80. Una formula che accontenta un po’ tutti e da la possibilità di scegliere dal menù tante e diverse portate. Dagli Uramaki (anche vegetariani), il pane al vapore, gyoza, ravioli, sashimi e assolutamente da provare le tartare! Immancabili Poke con salmone o pesce misto, hosomaki e temaki, ma anche nigiri e uramaki. La tempura è un vero “must have” , verdure, gamberi e anche Tonkatsu Furai ovvero la cotoletta di maiale. Da provare anche gli sfiziosi spiedini di pollo e gamberetti alla griglia. Naturalmente in menù anche tutte le varietà di riso, spaghetti di soia, spaghetti di riso e pasta (di grano e di riso) . Il mio preferito e non potevo non ordinarlo: il Pad Thai (tagliatelle di riso saltato con gamberi e verdure). Anche il tradizionale Ramen con noodles, gambero, alghe e uovo.
Imbarazzo della scelta anche per quanto riguarda la parte del pollo ( curry, salsa agrodolce, funghi etc) il manzo e i gamberi serviti in diverse versioni. Un menù variegato e completo che abbraccia in toto la cucina asiatica, ricca di sapori speziati, ma anche essenziale e completa nel suo valore nutrizionale. Un connubio perfetto per chi vuole pranzare velocemente ( il servizio è veloce e attento ), oppure chi vuole concedersi una cena anche subito dopo il lavoro.
UMI Sushi – Via Giovanni Schiaparelli 1, 20125, Milano -Tel: 3483639074
Email: info@umisushi.cc Dal Martedi alla Domenica
Pranzo 12:00-15:00 – Cena 19:00-23:00 – Chiuso Lunedì
AL VECCHIO PORCO
L’atmosfera in cui si viene catapultati appena si varcano le doppie porte del ristorante in Via Messina 8 è sicuramente old style, dalle tovaglie bicolore e dal carattere ironico e genuino. Siamo in pieno quartiere Chinatown, ma di orientale forse c’è solo la filosofia di rilassarsi e godersi una buona cucina, come una volta. Con le pareti adornate da vecchie fotografie e stampe caratteristiche, il locale trasuda di italianità, di ricordi in bianco e nero e serate della Milano scansonata.
In sala pochi Milanesi, ma diversi studiosi delle recensioni, poichè Al Vecchio Porco è molto ben posizionato e uno dei migliori e caratteristici della zona. Si può cenare fino alle 23:30, perfetto per dopo cinema/teatro o arrivo a Milano in tarda serata. Da assaggiare assolutamente nel menù la mortadella di suino al tartufo e il bue affumicato. Immancabile il risotto e naturalmente la famosa “Orecchia di elefante”, cotoletta di dimensioni generose, ben sottile e panata a dovere. Ottima carta e scelta per i vini. Gerry, il proprietario di origini sarde, si intrattiene piacevolmente a fine serata con i clienti tra chiacchiere e un buon bicchiere di mirto, rendendo così la piacevole convivialità del ristorante ancor più autentica e schietta, una semplice spontaneità che noi italiani abbiamo incollata nel dna e che ci accompagna ovunque.
Al Vecchio Porco – Via Messina 8 (angolo Via Fioravanti – Chinatown)
tel 02/313862 – info@alvecchioporco.it
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena – chiuso domenica e lunedì a mezzogiorno
CANTINA PIEMONTESE
Non lontano dal teatro La Scala e dal Duomo, questo incantevole ristorante racchiude tutta l’eleganza e il fascino del design italiano. Le sale, che accolgono il cliente appena arrivato, sono a primo impatto il preludio di quello che sarà una esperienza singolare, immersi nell’arte e nel gusto. L’atmosfera retrò di una dimora milanese degli anni ’30 ha il sapore del buon gusto, eterno e indiscutibile. Le illuminazioni soffuse, disegnate da Gio Ponti, da cui prende nome una delle sale, rendono l’atmosfera calda e accogliente. che si sviluppa anche nella Sala Laghetto, più intima e raccolta. Le comode sedute di velluto contornano tavoli perfettamente sistemati e pronti ad accogliere l’ospite. I piatti rispecchiano perfettamente la mano e il carattere della consolidata esperienza dello chef Ivo Boggini, esattamente equilibrati, sia dal più complesso che al più semplice. Non poteva mancare l’ attenzione alla stagionalità e perciò proposte sempre giornalmente varie. Le carni migliori vengono scelte dai consorzi piemontesi, formaggi artigianali e proposte di piatti vegetariani. Cantina Piemontese è anche certificato dalla’ Associazione Italiana Celiachia.
Ma le sorprese continuano “fino in fondo”, per arrivare direttamente in cantina, infatti questa bellissima osteria contemporanea si sviluppa su due livelli con una singolare cantina dal carattere ben delineato, dalla proposta delle oltre 500 etichette di vini e dal nome rappresentativo: la Sala dei Tencitt. In milanese tencitt era colui tinto (tencio) di nero e piccolo (diminutivo itt), ovvero i manovali tipici di questa zona di Milano che scaricavano legna, ma soprattutto carbone. E la suggestiva sala sottostante era proprio un ex deposito di carbone, una cantina, ora elegante salotto con divani e poltrone, dalla volta a botte e antichi mattoni a vista.
L’atmosfera ancora più ovattata e suggestiva è perfetta per un drink di fine serata, una degustazione speciale o un evento privato con musica soffusa e location unica!
Cantina Piemontese – Via del Laghetto 2 – 02/784618 – cantinapiemontese@gmail.com
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