Passeggiando per Pienza ho riscoperto profumi e sapori che con la vita di tutti i giorni, tra pezzi di pizza, una bistecca e spaghetti al pomodoro, avevo messo da parte. Ci vuole solo poca più cura per il Gusto .
Intenso come il gusto di cucinare, come volontà di creare e offrire. Pensando non solo a l’effetto ma più propriamente al gusto, come parte importante della nostra giornata, come il tempo da passare insieme a buoni amici intorno ad un tavolo: Pici ai Funghi Porcini
Tra i vicoli di Pienza in una ventosa e fredda ma soleggiata domenica di gennaio mi sono imbattuto, un po’ per fame, un po’ per cercar riparo da un vento pungente, in un ristorantino dove ho assaggiato oltre a una calda zuppa di legumi, anche un piatto tipico di queste zone, della Toscana più vera.
L’ho rifatto a casa. Ve lo racconto:
Presso un negozio, magari un po’ turistico, ma davvero ben fornito – anche dei condimenti per fare gli spaghetti (aglio e olio e peperoncino, alle erbe toscane) ingredienti perfetti per condire semplici spaghetti o pennette (anche integrali) da ripassare in padella. In quello stesso posto vendevano i PICI, la pasta tipica toscana.
Si tratta di pici gia’ ai funghi porcini nell’impasto e quindi prepararli non ha richiesto un particolare condimento per non snaturarne il contenuto. Avevo bisogno solo di qualcosa che esaltasse gusto e sapore, nulla di più. In una padella ho fatto soffriggere aglio e peperoncino. Prima che l’aglio si dorasse ho spento e tolto tutto. A questo punto ho unito a tutto questo una caciottina fresca del posto che ho tagliato a pezzetti, poi ancora più piccoli con la classica mezzaluna. Insieme al formaggio ho messo dei funghi porcini secchi (opportunamente preparati e fatti rigenerare nell’acqua e prezzemolo) appena scottati in un pentolino.
Nella padella ho fatto amalgamare il tutto e ho versato i PICI cotti e con poca acqua di cottura per far sciogliere meglio il formaggio e unirlo alla pasta, senza coprirne il sapore. (Un segreto per la cottura dei pici secchi e quello che una volta messi nell’acqua che bolle, non bisognerà girarli per quindici minuti altrimenti si spezzetteranno tutti. Trascorsi i venti minuti, aggiungerete sale e scolerete. A questo punto la pasta è pronta per essere mantecata in padella…….e servita ben calda), decorandola con qualche funghetto sott’olio e foglioline di prezzemolo.
Come secondo piatto, non ho potuto che far assaggiare i formaggi e gli insaccati acquistati nella gita:
Concludo con una nota alcolica:
Ad accompagnare il tutto ho aperto un vino che tenevo in cantina da un po’. Un Crognolo del 2004. L’ho versato nel decanter per farlo respirare e vi posso garantire sulla qualità del prodotto. Si tratta di un rosso fantastico. Quello bevuto, era del 2004, ma ce ne sono di più recenti ugualmente buoni.
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