Un po’ come andare a rubare in casa del ladro. Così Starbucks si lancia nella sua nuova sfida e si ripropone di arrivare nel mercato italiano, dove il caffè per eccellenza è veramente un’arte, cominciando da Milano nel 2017. Al fianco dei nostri classici caffè-bar, aspettiamoci quindi a breve di vedere le grandi catene di caffetteria americana, dove oltre all’espresso di casa nostra ne vedremo veramente delle belle.
La nuova apertura italiana sembra che sarà in partnership con il gruppo Percassi a seguito di un sogno portato avanti da anni dall’amministratore delegato di Starbucks, Howard Schultz. Per lui l’Italia ha segnato un grande obiettivo, quando nel 1980 era venuto nello Stivale e decise di avviare la sua start up, importando l’espresso negli Stati Uniti e riportandolo a breve sotto altre forme e costumi.
C’è da dire che il successo non è comunque assicurato, ma le mode nascono in modi strani e quindi ci sarà da aspettarsi di tutto da un popolo come il nostro. Al momento Starbucks è già presente da anni in Europa: in Gran Bretagna è arrivato nel 1998 e oggi conta su 2.400 punti vendita in Europa, Medio Oriente e Africa, segnando però appena il 10% del suo fatturato globale.
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