Una delle parole più rimbalzate nell’ultimo periodo (oltre a pandemia) è stata “lavoro”.
Il mercato mondiale è stato totalmente stravolto dagli eventi e per alcune posizioni si è rafforzato quello che era già un percorso avviato e per altri totalmente rivoluzionato e adattato ai cambiamenti.
Una di quelle professioni che ha visto mettere in stand by solo la pratica (mai la fantasia) nelle cucine dei ristoranti, purtroppo chiusi per un tempo intermittente, è stata quella dello chef. Abbiamo visto impastare, creare, muoversi tra i fornelli di casa o adoperarsi in situazioni di beneficienza proprio quegli chef che spesso non riuscivamo a scorgere dalle cucine dei loro ristoranti, occupati a dirigere la brigata con ritmi frenetici.
Aggrappandoci a dati Istat di febbraio 2021 scorgiamo una stabilizzazione dell’occupazione, interrompendo così il trend negativo che, tra settembre 2020 e gennaio 2021, ha visto la perdita dell’occupazione per oltre 410 mila persone, dopo due mesi di forte aumento, cala leggermente il numero di disoccupati.
Evoluzioni e cambiamenti che hanno fatto riflettere molto anche sulle necessità di formazione. Anche il famoso Chef spagnolo Ferran Adrià ha affermato all’inizio del 2020 che i ristoranti dovrebbero essere gestiti più come delle aziende, per avere la possibilità di resistere a una pandemia.
Formazione, studio e attitudine per quello che è un mestiere sì dettato dalla passione (ultimamente anche molto sotto le luci dello showbiz), ma bisognoso di tanta preparazione e pratica.
Così scuole come la Italian Chef Academy a Roma, situata già in una location immersa dal verde e con cucine a vista in bellissimi gazebo, prende una collocazione molto importante nel mondo del lavoro contemporaneo.
La mission dell’accademia è l’inserimento dei suoi allievi nel mondo del lavoro, preparati e seguiti da chef, docenti professionisti e accademici esperti, ora più che mai sensibilizzati al riuso e alla ecosostenibilità. Le classi sono a numero chiuso (8 max 10 persone) con postazioni singole in cucine equipaggiate e dotate delle migliori attrezzature all’avanguardia, per permettere agli allievi di imparare le tecniche, ma essere al tempo con gli strumenti necessari per ogni tipo di preparazione.
Un rinnovo del piano didattico con attenzione alla ecosostenibilità, l’importanza della filiera corta, l’insegnamento ai futuri chef sulla’ attenta conoscenza delle materie prime, la loro provenienza e anche molta attenzione allo spreco alimentare.
Il rispetto dell’ambiente che inizia dal conoscere la terra, l’aspetto green dell’ accademia anche grazie ad una parte interamente dedicata alle erbe aromatiche che permette di impiegare prodotti freschi e coltivarli proprio in spazi adiacenti i laboratori.
Di recente anche la collaborazione con Arianna Vulpiani, giovane imprenditrice e titolare di Bio Farm Orto sulla via Tiberina, non lontano dal centro di Roma, che ha creato una oasi felice per chi vuole coltivare personalmente il proprio orto, oppure comprare direttamente frutta e verdura, ma soprattutto grande spazio anche alle uova biologiche.
Arianna ha voluto dare via al suo progetto nel 2017 con con un piccolo allevamento all’aperto di galline ovaiole di varie razze ( Novogen, Lohmann, e Livornese bianca ) per avere anche a Roma uova fresche giornaliere. Galline che vengono allevate senza trattamenti con ormoni, antibiotici e medicinali di ogni genere nel rispetto della salute e del benessere degli animali. Così da avere un prodotto ottimo, salutare e perfetto per un’alimentazione corretta e con grandi benefici, garantita anche da nutrizionisti e medici.
La partnership con Arianna garantirà alla Italian Chef Academy un ulteriore “fiore all’occhiello” rafforzando la già selezionata scelta delle materie prime che permetterà agli allievi di lavorare prodotti perfetti per la realizzazione dei loro piatti.
Non solo pratica, ma anche studio per i corsi strutturati in diverse tipologie, biblioteca disposizione con materiale didattico a disposizione, ma anche la possibilità di frequentare Corsi Intensivi per l’apprendimento della lingua Inglese, con Cooking Terminology, approfondimenti mirati al mondo dell’enogastronomia, proprio per meglio preparare gli allievi che vorranno affacciarsi al panorama culinario internazionale.
Corsi specializzati in pasticceria, per chi volesse completare un percorso oppure dedicarsi ad un settore specifico molto apprezzato nel mondo.
Gli allievi fuori sede o stranieri possono richiedere tramite l’Accademia la possibilità di alloggiare in strutture in convenzione.
L’accademia è anche “on air”, programmi e discussioni in una radio interamente dedicata al food. La radio nasce per informare e aggiornare i futuri chef sulle opportunità di lavoro, le iniziative dell’associazione, gli eventi e le novità del mondo enogastromico.
La direttrice Daniela Galdi non trascura l’aspetto solidale, soprattutto dopo la pandemia , che ha visto in difficoltà lavorative parecchie persone, quindi l’ Italian Chef Academy ha posto in essere un “Bonus Ripartenza” del valore di € 1.000 proprio per coloro che si trovano in condizioni di disagio economico.
La cucina è la più antica delle arti, perché Adamo nacque digiuno e il neonato, appena entrato in questo mondo, manda delle grida che si calmano solo sul seno della nutrice. J.A.B.S.
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