Estate in arrivo, tempo di mare, di pesce. C’è ancora spazio per i carciofi, probabilmente gli ultimi, e il limone che rinfresca e al tempo regala un ritorno aspro che esalta il gusto del condimento. Il limone non è reale, c’è all’interno della pasta ed assume più la consistenza di una scorzetta. Un gusto che riemerge e dà tono alla pasta ricca di un condimento a tre: i carciofi appunto, gamberi e una cucchiaiata di crema di gorgonzola che rende cremoso il tutto ma non nasconde ma anzi unisce i vari sapori.
Ricetta originale, sfiziosa e gustosa. Aldilà degli ingredienti non è affatto pesante e vi farà fare una bella figura in famiglia o con gli amici .
Abbiamo tagliato i carciofi e li abbiamo cotti con pochissima acqua e olio e sale in un tegame.
Abbiamo comprato, per fare in fretta, i gamberi sgusciati precotti (ma ovviamente quelli freschi sono un’altra cosa) e li abbiamo lavati e scaldati.
Nel frattempo abbiamo cotto questa fantastica pasta di Gragnao: Scialatielli al Limone. E’ una confezione un po’ speciale che non si trova in tutti i supermercati. E’ una Casa artigianale che produce con un sistema tradizionale, una pasta davvero speciale. Nel nostro caso stiamo parlando di “Scialatielli al Limone”. <<Gli scialatielli sono listarelle più corte degli spaghetti, più larghe e di sezione rettangolare piuttosto irregolare. Sono un formato di pasta originario di Amalfi e vennero inventati nel 1978 dallo chef Enrico Cosentino. Il loro nome deriva, probabilmente da due termini dialettali: “scialare” (godere) e “tiella-i” (padella). Tipico prodotto della Campania si sposano perfettamente, per la loro porosità con gusti ricchi assorbendone e regalando con la loro consistenza, grazie al grano duro, e alla trafilatura a bronzo, gustosissime sensazioni.
Cotti i carciofi e scaldati i gamberi, li uniamo e ripassiamo il tutto. Scolata la pasta uniamo il condimento e aggiungiamo – per finire – tre cucchiai di crema di gorgonzola.
Anche non troppo caldi mantengono il gusto, e sopratutto la pasta è davvero speciale, non si incolla e mi raccomando piatti non troppo grandi, deve rimanere voglia ai commensali di ri-assaggiarla.
Al tutto abbinerei un vinello bianco, per spezzare e alleggerire il pasto, ben fresco . Una bella Passerina di Offida, perfetta.
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