Domani sera Piero Angela tornerà in prima serata su Rai Uno con una nuova stagione di SuperQuark composta da nove puntate. Ma la novità è un’altra: in seconda serata, dalle 23:50 di ogni mercoledì, ci sarà un documentario di approfondimento sugli strumenti musicali, ossia Superquark Musica, il quale durerà invece cinque puntate. La musica è sempre stata una grande passione per Piero Angela, il quale oltre a essere un giornalista e conduttore è anche un pianista jazz.
Due sono i generi musicali trattati: la musica classica e il jazz. Ogni puntata di Superquark Musica avrà come tema una famiglia di strumenti diversa: pianoforte e dintorni, archi, ottoni, ance e strumenti a corda. Angela, con gli ospiti fissi Giovanni Bietti (compositore ed esperto di musica classica) e Adriano Mazzoletti (giornalista ed esperto del genere jazz), esplicherà come sono fatti i vari strumenti, come funzionano e che storia hanno questi strumenti.
Inoltre la trasmissione mostrerà anche scene tratte da film a tema e filmati d’archivio provenienti da edizioni passate di SuperQuark rappresentanti incontri tra Piero Angela e alcuni volti noti della scena classica e del jazz italiano, di cui molti accompagnati proprio da Angela al pianoforte. Tra cui il violinista Uto Ughi, il violoncellista Mario Brunello, l’arpista Elena Zaniboni, il clavicembalista Enrico Baiano, il chitarrista classico Emanuele Segre, il contrabbassista Franco Petracchi e l’orchestra sinfonica di Santa Cecilia, attiva presso Roma, in rappresentanza della musica classica; in rappresentanza del jazz rivedremo i filmati degli incontri tra Angela e Paolo Fresu (trombettista), Gianni Basso e Francesco Cafiso (sassofonisti), Andrea Dulbecco (percussionista), Alberto Marsico (pianista) e Franco Cerri (chitarrista). E’ previsto anche un intervento di Renzo Arbore, accompagnato da un mandolinista.
Piero Angela a dicembre compirà novant’anni ma il vulcano che è dentro la sua mente creativa non sembra mai eruttare: un progetto come Superquark Musica ha infatti l’interessante finalità di avvicinare e far appassionare ascoltatori profani del genere a realtà come il jazz (che lui stesso ha vissuto) e la musica classica e all’aspetto tecnico e storico degli strumenti musicali
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