4 Dicembre. Oggi è 4 Dicembre 2018. Ed è il giorno del terzo episodio della rubrica “Le cinque canzoni del giorno”: analizziamole insieme.
Led Zeppelin – Stairway to Heaven. 38 esatti anni fa ebbe luogo lo scioglimento di una delle più grandi band che il rock internazionale abbia mai visto: i Led Zeppelin. Scioglimento accaduto poco più di due mesi dopo la morte del leggendario batterista John Bonham, detto Bonzo. Tanti sono i classici del gruppo, da Whole Lotta Love a Rock’n’Roll, ma noi non potevamo non scegliere quella che da molti esperti nel settore è considerata la più bella canzone dell’intera storia della musica: Stairway to Heaven. Una ballad pubblicata nel 1971 e tratta dall’album Led Zeppelin IV, il quarto nella carriera della band. Tante sono le interpretazioni sul testo di questo pezzo: c’è chi ricollega il testo ad una ricerca di perfezione spirituale per via di un riferimento alla “scalinata verso il paradiso” presente nella bibbia, al versetto 28:12 del libro della Genesi, chi ad un ritorno di un antico regno perduto dei Celti grazie all’intervento di una donna divina, chi invece sostiene che il testo di questo pezzo sia un codice che riprende simboli celtici e immagini allegoriche pescate da alcuni libri di antichi rituali magici, chi invece divide il testo in due fasi, con la prima che descrive due diversi atteggiamenti di fronte all’ipotesi di una vita terrena dopo la morte e la seconda dove invece si evidenzia che ognuno di noi può scegliere uno dei due atteggiamenti, per poi scegliere la serenità come giusta via, e chi addirittura accosta la storia di questo pezzo a Satana: c’è una leggenda metropolitana secondo la quale se letto al contrario il testo del brano risulta essere un inno satanico. Tante le possibili interpretazioni, ma quel che è certo è che Stairway to heaven fa ormai parte dell’Olimpo della musica. Nonostante spesso la voce dei Led Zeppelin Robert Plant l’abbia spesso rinnegata.
Frank Zappa – Peaches en Regalia. Sono passati 25 esatti anni dal decesso di uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi: direttamente da Baltimora, Frank Zappa. Ha toccato diversi generi musicali, dal rock al blues, dal jazz alla fusion passando per la progressive. Non a caso è considerato da molti uno dei maggiori geni musicali del ‘900. Era il 1970 quando venne pubblicato come singolo Peaches en Regalia, tratto dall’album del 1969 Hot Rats. Un brano interamente strumentale con influenze jazz tutto da gustare in 3 minuti e mezzo. Con una grande varietà di strumenti: se c’è una parola per descrivere il brano, quella è CAPOLAVORO.
New Trolls – Quella carezza della sera. Compie quest’oggi 71 anni Nico Di Palo, insieme a Vittorio De Scalzi uno dei membri storici dei New Trolls, gruppo tra i maggiori esponenti del progressive italiano ritiratosi proprio vent’anni fa, nel 1998. A fine anni Settanta i New Trolls si muovono verso sonorità più vicine al pop-rock, che regalano loro il brano per il quale il grande pubblico li conosce maggiormente: Quella carezza della sera, pubblicato nel 1978 in un CD singolo contenente un altro classico del gruppo, Aldebaran. Quest’ultimo darà il titolo all’album di cui anche Quella carezza della sera fa parte.
Lynyrd Skynyrd – Sweet Home Alabama. Altro compleanno importante nel mondo della musica è quello di Gary Rossington, chitarrista e membro fondatore dei Lynyrd Skynyrd: 67 candeline per lui. Non si poteva non scegliere quello che nell’immaginario collettivo è il cavallo di battaglia per eccellenza del gruppo, Sweet Home Alabama. Pubblicato nel 1974, si tratta di un brano dalle sonorità country rock dove il gruppo difende l’Alabama come risposta ai due brani di Neil Young Alabama e Southern Man che criticavano l’atteggiamento razzista nei confronti dei neri da parte della maggioranza degli abitanti dello Stato in questione. Brani però rinnegati dallo stesso Young, che ha dichiarato di “aver meritato la stoccata da parte dei Lynyrd Skynyrd in Sweet Home Alabama”. Questo brano è stato colonna sonora di diversi film, di caratura internazionale ma anche italiani, come Radiofreccia.
Enrico Ruggeri – Peter Pan. Chiudiamo con un brano che ventisette esatti anni fa trainava in alta classifica un album a cui dava il titolo: la bellissima ballata Peter Pan di Enrico Ruggeri. Ruggeri si è dichiaratamente ispirato, nella stesura del brano, alle ballate dei Queen di cui si è sempre professato grande fan. L’album è stato certificato quattro volte disco di platino ed è ad oggi il disco più venduto dell’intera carriera di Rouge.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.