La 70° edizione di Sanremo, l’edizione delle grandi celebrazioni e dei record di ascolti (finale con il 62% di share, non succedeva dall’edizione 2002 con Pippo Baudo, Vittoria Belvedere e Manuela Arcuri alla conduzione), si chiude con la vittoria di Diodato con il brano Fai rumore. Il cantautore tarantino vince il Festival alla sua terza partecipazione tra Big e Nuove Proposte – ottavo nei Big nel 2018 e secondo nelle NP nel 2014 – non portandosi a casa solamente il premio di vincitore assoluto. Perché Diodato ha ricevuto anche il Premio della Critica (è il quinto artista nella storia del Festival a mettere a segno la doppietta vittoria-Premio Critica dopo Giorgia, Elisa, Simone Cristicchi e Roberto Vecchioni), il Premio Sala Stampa e il Premio Lunezia per il valore musical-letterario del brano. Ha “fatto rumore”, parafrasando il titolo del brano, anche l’annuncio della vittoria in anticipo da parte di Sky Tg 24: in molti hanno gridato alla vittoria già scritta, ma la notizia è stata prontamente rimossa in quanto si è trattato di un errore di pubblicazione dopo che erano stati creati i modelli per l’annuncio con i nomi di tutti gli artisti saliti sul podio del Festival. Diodato rappresenterà inoltre l’Italia all’Eurovision Song Contest 2020, che si svolgerà il 16 Maggio 2020 a Rotterdam. Secondo posto per Francesco Gabbani con Viceversa (che nel mentre si aggiudica il premio TimMusic per il brano più ascoltato in streaming sulla piattaforma nella settimana del Festival) e terzo posto per i Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr. Tra gli ospiti della serata, oltre ai “fissi” Fiorello e Tiziano Ferro, presenti anche Biagio Antonacci, il cast del film La mia banda suona il pop e il tenore Vittorio Grigolo.
Tornando alla classifica, chiudono la Top 5 due delle grandi sorprese di questa edizione, ossia Le Vibrazioni con Dov’è e Piero Pelù con Gigante (durante la quale il rocker fiorentino si è reso protagonista di un finto scippo di una borsa ad una donna presente in platea). Per vedere l’artista femminile più alta in classifica bisogna andare al sesto posto, con una Tosca (Ho amato tutto) che si porta a casa due premi (miglior composizione musicale e miglior canzone e interpretazione). Settimo e ottavo posto per due tra i brani più trasmessi dalle radio di questo Festival: Elodie con Andromeda e Achille Lauro con Me ne frego (Lauro ieri sera è salito sul palco travestito da Regina Elisabetta I dopo aver omaggiato tra gli altri David Bowie e San Francesco con i suoi travestimenti). Nono posto per Irene Grandi con Finalmente io e decima posizione per Rancore, altra rivelazione di questo Festival, la cui Eden riceve il premio per il miglior testo. Chiudono invece la prima metà della classifica Raphael Gualazzi con Carioca e Levante con Tikibombom. Tre dei favoriti della vigilia tra il tredicesimo e il quindicesimo posto: Anastasio (Rosso di rabbia), Alberto Urso (Il sole ad est) e Marco Masini (Il confronto). Seguono Paolo Jannacci con Voglio parlarti adesso, Rita Pavone con Niente (Resilienza 74) e Michele Zarrillo con Nell’estasi o nel fango. Occupano le ultime cinque posizioni Enrico Nigiotti con Baciami adesso, Giordana Angi con Come mia madre, Elettra Lamborghini con Musica (e il resto scompare) che nonostante la classifica potrebbe diventare un potenziale tormentone primaverile, il tanto discusso Junior Cally con No grazie e Riki con Lo sappiamo entrambi. La classifica si è ridotta a 23 partecipanti per la squalifica di Bugo e Morgan dopo la loro querelle che ancora fa discutere. In conclusione: è stato un Sanremo ricco di momenti da ricordare, polemiche, esibizioni da ricordare e soprattutto tanti ascolti. Al di là di ogni potenziale boicottaggio.
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