Un vero boom al botteghino, un successo di pubblico che ride e piange delle nostre abitudini e debolezze.
Paolo Genovese ci offre uno spaccato della nostra società. Il nostro mondo, visto come commedia. Abitudini, segreti, banalità. La nostra marcata superficialità emerge attraverso un’intuizione tanto semplice quanto efficace. Mettere in risalto nelle abitudini ordinarie, attraverso gli smartphone, avendo la convinzione d’essere sempre all’altezza, in situazioni e metodologie d’uso e al passo coi tempi, ma in realtà piene di falle.
Forse i personaggi hanno caratterizzazioni forti con tratti eccessivi, ma necessari per fare della storia la parodia di noi quarantenni/cinquantenni che abbiamo fatto dello smartphone il diario dei segreti più nascosti, delle foto piccanti e rubate, i ricordi riemersi. I messaggi i social, sono uno strumento di comunicazione da dosare nei modi e whatsapp nasconde pericoli inaspettati, Facebook riunisce virtualmente ma può creare non pochi problemi nella realtà. Forse non siamo poi così avvezzi a queste nuove tecnologie, come le nuove generazioni, che nascono già con tali sistemi nel loro DNA comunicativo. Un mondo virtuale facilmente abbattibile aprendolo agli occhi di tutti,
Si tratta di una commedia, ma è anche un melodramma. Cosa succederebbe se in una coppia l’uno guardasse nel cellulare dell’altra e viceversa? E quando le coppie sono tre? Un gruppo di amici storici, in una serata come tante altre… Per una sfida, tutto si trasforma in un susseguirsi di imbarazzanti ammissioni e segreti che emergono, portano alla luce i lati nascosti di ognuno di noi. Nel film non c’è mai una pausa. Fa anche sorridere, in maniera vera, ma anche amara.
Cresciuti assieme tra segreti inconfessabili e feeling sottaciuti. Gli amici di una vita, si reggono il gioco vicendevolmente e pur con la consapevolezza del rischio, giocano al “gioco della verità”. Ci sono situazioni che emergono che porteranno a colpi di scena e imbarazzi che creeranno non pochi scompigli. Gli equilibri crolleranno e sintonie vacilleranno tra i cosiddetti amici che alla fine della serata non saranno più tali…
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Il cast si integra alla grande. C’è un lavoro dietro il film fatto di personalizzazione dei singoli personaggi – a livello di sceneggiatura – imbrigliati dagli attori stessi per farne qualcosa il meno dissimile possibile dal personaggio/attore stesso. Tutti gli interpreti, e su tutti un Valerio Mastandrea sempre più maturo e perfetto nel suo personaggio, un grande Marco Galliani, e tutti gli altri che sono davvero coinvolgenti e verosimili, tutti sono convincenti nei panni di un gruppo di amici illusi di conoscersi benissimo, per poi comprendere al termine di una serata agghiacciante di essere perfetti sconosciuti. Una commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà tre coppie di amici a confrontarsi e a scoprirsi vicendevolmente più a fondo.
Se verso la fine la tensione e i segreti messi sul tavolo si fanno forti e con qualche eccesso, va dato atto alla regia di innestare nella vicenda le varie sequenze in maniera inappuntabile, con incastri ben oliati, equilibrati e con un finale inaspettato, dove le illusioni e i sogni lasciano lo spazio al rammarico o alla rassegnazione.
Interpreti: Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Alba Rorhwacher e Kasia Smutniak
Al cinema
P.s. prima di entrare al cinema pulite bene il vostro cellulare…
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