Come tre aringhe: Marco Falaguasta dalla TV al teatro. Fino al 23 dicembre a Roma

come-tre-aringheDopo “Rimbocchiamoci le maniche” Marco Falaguasta debutta al Teatro Sette con uno spettacolo di cui è sia interprete che regista. Affiancato sulla scena da Marco Fiorini e Mimmo Ruggiero nella commedia “Come tre aringhe” a Roma. Uno spettacolo veramente divertente, ma allo stesso tempo con picchi di serietà e riflessione sulla vita di ognuno di noi. Un saper alternate la comicità alla riflessione, un imprimere un po’ di ognuno di noi nei tre personaggi che si muovono all’interno di un delfinio. Si tratta della storia di tre metronotte, all’arrivo del neofita Giorgio che sarà vittima degli scherzi dei due veterani e allo stesso tempo che riuscirà ad uscire fuori dalla sua felicità irreale e costruita. Falaguasta interpreta invece Mariano, il capo dei metronotte che man mano riuscirà ad aprirsi ai suoi due compagni, mettendo da parte la durezza da militare che appare nelle prime scene. Divertentissimo Nico, napoletano verace che allieta il pubblico con le sue battute e con il profumo tangibile del sughetto che prepara veramente durante lo spettacolo. Un bel trio insomma, con tante sfaccettature e caratteristiche che fanno volare il tempo riempiendo la sala di risate e senza permettere mai di staccargli gli occhi di dosso.

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Una sola notte, raccontata all’interno della sala dei metronotte nell’orario di lavoro notturno, con un delfininario alle spalle e un mitologico delfino bianco al suo interno, che mai nessuno ha visto e che devono curare come fosse veramente “un papa”. Una sola notte in cui intrecciare i racconti di una vita, partendo dalla narrazione della vita che si vorrebbe fino ad aprirsi raccontando la realtà dei fatti. Così i tre protagonisti partono dal paragonarsi agli squali, per poi sentirsi effettivamente più delfini e concludendo con la realtà dei fatti: loro sono come tre aringhe, ammassate nella scatola che le contiene, una dura verità che rappresenta molto spesso o almeno in parte la vita di tutti…. chi più e chi meno.

Tre personaggi difficili da realizzare ma che sul palco sembravano così reali che difficilmente si riusciva a scindere il ruolo dal personaggio.

Uno spettacolo che unisce la dolcezza all’amaro della vita con dialoghi che non vanno mai a scadere nel banale.

Fino al 23 dicembre 2016 sarà in scena al Teatro Sette di Via Benevento 23. Ricordiamo che per gli associati alla Ragnatela 2014 c’è la convenzione con il Teatro sia per i singoli spettacoli che per l’abbonamento.

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