Debra Winger, l’antidiva che ha contribuito a Film che rimarranno nella storia del cinema

A 69 anni è tornata a calcare le passerelle del Cinema, ma non da protagonista, ma quale accompagnatrice del figlio, Gideon Babe Ruth Howard, 26 anni, era un po’ che non la si vedeva in giro e ci mancava. Certo il tempo è passato, e qualcosa è cambiato più sotto-pelle  che fuori. Fuori ci sono le candeline spente, che hanno mostrato una donna comunque serena e appagata che ha fatto di una scelta di vita il suo stile, coerente e forte, come sempre.

Debra Winger è stata protagonista nel 1981 insieme a  Richard Gere in “Ufficiale e gentiluomo”. Nel 1983 è  protagonista, accanto a Jack Nicholson e Shirley MacLaine, in “Voglia di tenerezza”, che le vale la seconda candidatura all’Oscar come miglior attrice. Nel 1986 Debra Winger ha grande successo con Robert Redford in Pericolosamente insieme. Seguiranno negli anni seguenti film di spessore come “Betrayed – Tradita (1988)”  e “Il tè nel deserto” (1990) di Bernardo Bertolucci. Nel 1993 conquista una terza candidatura con “Viaggio in Inghilterra”, accanto ad Anthony Hopkins e nel 1995 è in “Forget Paris” e ancora il giallo “La Vedova Nera”.

 

Nota nell’ambiente cinematografico come personaggio dal carattere difficile, ha faticato non poco per rimanere sempre e comunque rigorosa con le proprie idee, senza scendere a compromessi e rimando poi anche isolata da una Sistema, del quale alla fin fine non ha mai voluto far parte. Note le sue prese di posizione nei confronti dei colleghi, ai quali non ha risparmiato critiche. Ha avuto spesso relazioni conflittuali con i registi  delle pellicole in cui ha lavorato. Tensioni anche con Shirley MacLaine sul set di *”Voglia di Tenerezza” (in cui aveva avuto anche una nomination all’Oscar, vinto proprio dalla collega antagonosta) così come  con il regista Taylor Hackford e il co-protagonista Richard Gere durante le riprese di *”Ufficiale e Gentiluomo”.

Nonostante queste difficoltà, la sua versatilità e presenza scenica hanno lasciato un’impronta duratura nell’industria dell’intrattenimento. È sempre stata una figura indomita e autentica, che ha ispirato molti attori emergenti e ha sostenuto cause sociali importanti.

L’iconica attrice degli anni ’80, è recentemente tornata alla ribalta con la sua apparizione alla première di “Drive-Away Dolls” a New York. Ora ha 69 anni e, con i suoi ricci grigi e occhiali da sole, Un po’ diversa dall’immagine iconica che aveva negli anni ’80, che aveva fatto innamorare mezza America – e non solo. Sguardo profondo ed intrigante, si era trasformata negli anni, da ragazzina di periferia in donna sofisticata ma poi decise di cambiare vita.

Dopo essersi ritirata dal grande schermo negli anni ’90, ha lavorato come docente all’Università di Harvard e ha anche scritto un libro sulla sua “pensione” dall’attività di attrice. Tuttavia, è tornata brevemente a recitare nella serie Netflix “The Ranch” tra il 2016 e il 2020.

Con il marito dell’epoca, l’attore Arliss Howard, (che aveva incontrato sul set di Wilder Napalm. si ripropose altri obiettivi familiari “un altro figlio”. “Avevo anche raggiunto i 40 anni, un momento della vita in cui le cose possono diventare davvero difficili a Hollywood. Mi sono guardata intorno e ho pensato: è ora di andare via. Howard però riuscì a convincerla ad apparire nel suo film, Big Bad Love, dopo di che interpretò la protagonista nel telefilm del 2005 candidato agli Emmy Dawn Anna . Ha partecipato a qualche progetto cinematografico qua e là senza alcun desiderio reale di risalire su quella giostra, scrisse nel suo libro Undiscovered .

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