“I feel good, I feel fine, ‘cause I know my loving heart is all you need…”, “Chicchicchirichi, chi pulisce più di Chanteclair?”… quante volte abbiamo ascoltato, guardando la televisione, jingle ormai entrati nell’immaginario collettivo come questi? Ebbene, abbiamo intervistato per voi la voce di questi jingle, che non è solamente “la voce degli spot” ma anche e soprattutto una voce femminile di grande qualità e classe: ha infatti pubblicato un nuovo singolo dal titolo Feel Love. Vi presentiamo Gisella Cozzo!
Di cosa parla il tuo nuovo singolo “Feel Love”?
Feel Love è un pezzo che parla dell’amore, parla della libertà, parla della voglia di alzarsi e ballare e mettere da parte le cose negative e ricominciare da capo. E’ un brano che quest’estate ci farà ballare e ci porterà tanta leggerezza e spensieratezza, ed è questo l’intento.
Presentando questo brano, hai dichiarato che “questi mesi di inattività mi hanno fatto scoprire di più il valore delle cose, della quotidianità, del tempo e dell’amore”.
E’ vero, è vero, perché quando hai dei momenti difficili, magari non proprio normali, pensi alle cose importanti e a quanto è prezioso avere le persone vicino, l’amore e tutte le cose come dovrebbero essere. A volte non ce le abbiamo però cerchiamo di prefissarci un obiettivo e raggiungere quelle cose che desideriamo tutti, l’amore, la libertà, un lavoro, qualcosa che ci fa vivere, progetti che ci fanno anche sperare per avere un futuro, e questo è importante.
Nel video ufficiale di questo brano debutti anche alla regia oltre che alla direzione artistica. Perché la scelta di buttarti anche sulla regia?
Perché questo brano sin dal momento in cui l’ho composto l’ho immaginato anche “visually”, visualmente. Ho immaginato due contesti diversi: uno più artificiale dentro un capannone industriale, l’altro un campo di prati verdi con un sentiero attraverso cui passa una bellissima Alfa Romeo d’epoca colorata di questo rosso intenso… Luci diverse con energie diverse. Per rappresentarle ci siamo poi affidati ad un corpo di ballo con tanto di coreografia, abbiamo lavorato con un team e abbiamo fatto questo video fatto di energia, tanta energia.
Brano distribuito tra l’altro dalla Sony che ha puntato su di te e sul lancio di questo stesso brano.
Sì, vero. The Orchard e Sony hanno creduto in questo brano ed è davvero un privilegio per me: è bellissimo che una grande casa discografica mi abbia dato quest’opportunità per lanciare in grande stile il singolo anche attraverso la distribuzione digitale. E’ un bel regalo per me quello che la Sony mi ha fatto per quest’estate e spero che tutti vadano a vedere il video di Feel Love su YouTube e ascoltino il brano su Spotify e tutte le altre piattaforme di streaming. Questo è il mio intento: quando si scrive la musica, accade per sé stessi ma anche per condividerla con un pubblico.
Hai parlato poco fa di Alfa Romeo, e Alfa Romeo è uno dei tanti brand per i quali hai fatto da voce ai rispettivi spot pubblicitari. Ma ce ne è uno grazie al quale più di tutti sei riuscita a ottenere il grande successo, che è quello della Coppa del Nonno Motta, con il brano “Joy, I feel good, I feel fine”. Parlaci di questo brano.
Mi hanno chiamato “la regina degli spot” proprio per questo brano qui che è oramai longevo ed è da 25 anni che è ancora in onda. Per me è stato un regalo scriverlo insieme a Luciano Ripamonti e Antonello Aguzzi, tastierista di Elio e le Storie Tese. Questo brano all’inizio non pensavamo che avrebbe avuto tutto questo successo, ma poi la pubblicità ha cambiato le cose, abbiamo fatto questo brano intero ed è stato un successone anche in tutto il mondo con tanto di remix in chiave dance. Mi ha regalato tantissime emozioni. Poi ho fatto anche tantissimi altri spot come Rio Casa Mia, Chanteclair (per intenderci “Chichichi, chi pulisce più di Chanteclair”), Poste Italiane, Coca Cola… Ne ho fatti tanti, e gli italiani sicuramente li avranno ascoltati almeno una volta!
Sempre parlando di campagne pubblicitarie, hai interpretato anche una cover di Power to the people per la campagna pubblicitaria di Enel, tra l’altro scelta da nientemeno che Yoko Ono, moglie di John Lennon…
E’ stato pazzesco. Hanno fatto dei casting per la colonna sonora e proprio Yoko Ono alla fine ha scelto la mia voce per questo bellissimo brano, Power to the people. E’ stato un altro regalo che la pubblicità mi ha donato. E’ stato magico, è stata un’esperienza bellissima essere scelta dai personaggi giusti del genere, è un grande regalo. Ho fatto tante cose per la pubblicità ma questa esperienza mi ha segnata tanto perché reincidere un brano di un grande come John Lennon ed essere scelta dalla moglie per questo è un privilegio.
Nel 2018 hai partecipato a The Voice of Italy. Come hai vissuto questa esperienza?
Bene, perché era un regalo che ho fatto a tutti i miei fan, quello di cantare “Joy, I feel good, I feel fine” lì. Nessuno poteva portare un suo pezzo inedito. Un’autrice mi ha chiamata e mi ha proposto di cantare questo brano e io ho accettato volentieri. Poi chiaramente a essere stato decisivo è il gusto dei giudici nel voler puntare su un certo artista piuttosto che un altro. Per me però è sempre un gioco questo, qualsiasi cosa che ci faccia divertire, che sia un’opportunità di visibilità anche per far vedere e sentire la canzone nuovamente, per me la mia intenzione era quella, quello che mi interessava era far sentire il brano con un viso e far dire a tutti “eccola, è lei che canta Joy, I feel good, I feel fine”. Ed è stato molto carino. Poi ne ho fatti tanti di talent show, basti pensare che ho iniziato con un talent show in Australia che vinsi in finale a 16 anni e quindi per me era un gioco.
E grazie a questo talent, Young Talent Time, hai anche avuto l’opportunità di studiare a Londra.
Sì, dopo questo premio ho studiato pianoforte a Londra, ho studiato musica, ho poi girato un po’ e successivamente arrivare a Milano per diverse situazioni di tournée è stata una bella sensazione.
Hai inciso brani legati alla televisione non solo per quanto riguarda la pubblicità ma anche per sigle di programmi televisivi come ad esempio Striscia la notizia, con il brano “Need you tonite (La la la)”.
Sì, ho fatto tante sigle per Mediaset, tra cui per l’appunto Striscia con questo brano dalle sonorità dance nel quale ho collaborato con i fratelli Prezioso e Alessandro “Marvin” Moschini che per l’occasione lanciarono il brano a nome del progetto “Quik”. All’epoca si prestava la voce. Ho prestato la voce e scritto il testo di questa canzone ed è stato molto divertente. Negli anni ’90 ho cantato e scritto tantissimi pezzi dance. Poi c’è “Angel’s Friends”, un’altra sigla che ho cantato in inglese che è andata molto bene, e tante altre. E probabilmente ora bolle in pentola un’altra nuova sigla, e appena uscirà fuori qualcosa lo pubblicherò sui social…
Ci hai quindi già anticipato alcuni dei tuoi progetti futuri…
Sì! E inoltre, tra i miei progetti futuri c’è un album a cui sto lavorando su che racchiude tantissime cose che ho fatto in questi anni, più che altro con gli spot. Non posso dire altro, è un regalo per i miei fan, ma ci stiamo lavorando!
Magari ci sarà un’altra tua cover che hai riproposto per uno spot pubblicitario, ovvero la versione inglese di “Tu vuo’ fa’ l’americano” per la colonna sonora degli spot dei jeans Levi’s Dockers?
Esatto. Quello sicuramente ci sarà perché quello mi ha portato un grande successo mondiale anche in America, era nella Top 200 Billboard e ha fatto il giro del mondo questo brano qua, abbiamo fatto la versione di Sophia Loren (ovvero “You wanna be Americano”). Siamo andati anche in Inghilterra a cantarlo con Ray Gelato, sassofonista swing, ed è stato veramente fantastico. Poi ho riproposto anche un brano di Belinda Carlisle, Heaven is a place on earth, per la campagna pubblicitaria della Kellogg’s. All’epoca, negli anni ’90, si usava molto inserire le cover come colonne sonore degli spot pubblicitari. Poi le musiche originali sono venute dopo, però ho fatto tantissime cover, quello sì.
Nella tua carriera hai collaborato con diversi grandi artisti tra cui Anna Oxa, Gianluca Grignani, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Toto Cutugno, Gianni Bella…
Sì, ho aperto anche i concerti per questi grandi nomi come appunto Ramazzotti, Marcella Bella, Cutugno, anche in Australia e poi ci siamo rivisti in giro per l’Europa.
A quale di queste collaborazioni con artisti italiani sei ancora oggi maggiormente legata?
Ognuno di questi artisti nella mia carriera mi ha donato qualcosa. Posso però raccontarti un aneddoto, anche se non si tratta completamente di artisti italiani: uno in Romania, un festival europeo in Romania, e c’erano Dionne Warwick e Kylie Minogue come ospiti, Kylie l’ho conosciuta già in Australia. Dopo la mia esibizione, con Dionne Warwick siamo scese dalla scala insieme e ci siamo scambiate due parole, lei mi incoraggiava in un momento nel quale rappresentavo l’Italia per questo festival. E in queste situazioni di tournee e di collaborazioni, condividere il palcoscenico con una grandissima artista e cugina di Whitney Houston come Dionne Warwick è stato bellissimo. Un altro bel ricordo è legato alla grande Mia Martini nel Festival Italiano del 1995 (partecipai con “Non rubare” in duetto con Gianni Bella, con il quale abbiamo fatto anche un album, è un grandissimo artista, un grandissimo autore e ha scritto alcune tra le più belle canzoni italiane di sempre e sono onorata di aver collaborato con lui) su Rete 4. Eravamo nel backstage e ci siamo scambiate due parole. Aneddoti così li custodisco in modo molto prezioso.
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