Ieri a Detroit si è spenta all’età di 76 anni una delle più grandi voci femminili della storia della musica contemporanea: parliamo di Aretha Franklin. La Franklin è morta a causa di un cancro al pancreas del quale soffriva da diversi anni (le era stato diagnosticato otto anni fa).
Nata a Memphis il 25 Marzo del 1942, Aretha è stata proclamata da molti appassionati ed esperti di musica come “la regina del soul” e come un’icona della cultura afroamericana. La sua ultima esibizione in pubblico risale al novembre 2017, nel corso del Galà che si è tenuto a New York dedicato alla fondazione di Elton John per la lotta all’AIDS. Per il suo ultimo concerto invece bisogna andare indietro di cinque mesi rispetto all’ultima esibizione in generale, ossia a giugno 2017. Nel 2009 si è esibita alla Casa Bianca durante la cerimonia di insediamento di Barack Obama, mentre nel 2016 si è rifiutata di ripetere il rito dopo l’elezione di Donald Trump. La Franklin si è contraddistinta anche per il suo attivismo in materia di diritti civili, in particolar modo per ciò che concerne i diritti delle donne (uno dei brani del suo repertorio, Respect, tratta proprio tale tema).
I suoi brani più conosciuti sono Natural Woman (che proprio quest’anno ha compiuto i 50 anni dalla sua uscita così come dell’album-pietra miliare Lady Soul), Chain of fools, Groovin’ (entrambi tratti dallo stesso Lady Soul), la cover sempre pubblicata nel 1968 di I say a little prayer (brano composto da Burt Bacharach e Hal David e interpretato per prima da Dionne Warwick), Think e I never loved a man (The way I loved you). Tanti i generi interpretati da Aretha nel corso della sua carriera oltre al soul: dal gospel (genere che la ha proiettata nel mondo della musica, se consideriamo che la sua carriera di cantante è iniziata cantando insieme alle sorelle nella chiesa battista della quale suo padre era uno storico predicatore) al blues, dal pop al rock fino ad arrivare al jazz, e tutti in maniera magistrale, dimostrando anche di essere un’artista versatile come poche al mondo. Tra le sue ispirazioni troviamo Ray Charles, Otis Redding, Nina Simone ed Ella Fitzgerald, e allo stesso tempo Aretha è stata un modello musicale per diverse artiste che si sono avvicinate alla soul music negli anni.
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