Ieri sera è andata in onda su RaiUno una emozionante serata di musica e non dedicata alla città di Genova dieci esatti mesi dopo la caduta del Ponte Morandi: una serata dal titolo Ballata per Genova. Serata che si è rivelata un grandissimo successo di pubblico (Piazzale Kennedy gremito di gente), ascolti (l’evento è stato guardato da 3,1 milioni di persone con il 18,5% di share) e, cosa più importante, raccolta fondi. Ma analizziamo nel dettaglio cosa è accaduto durante la serata.
Aprono Luca e Paolo con la recitazione della Litania del poeta Giorgio Caproni per omaggiare la città di Genova di cui sono fieri appartenenti, con a seguire Cristiano De André in una sua rivisitazione del classico del padre Faber (di cui sono ancora in atto le celebrazioni per il ventennale della sua morte) in dialetto genovese Creuza de ma, conclusasi con un applauso dedicato alle vittime della caduta del Ponte Morandi. Luca e Paolo si sono divisi la conduzione nel corso della serata con Amadeus, Antonella Clerici e Lorella Cuccarini. Il primo momento musicale dopo l’apertura di serata è affidato alla coppia Raf-Umberto Tozzi che dapprima omaggia il popolo di Genova con Gente di mare, brano con cui i due in coppia hanno partecipato all’Eurofestival (piazzandosi terzi), e successivamente fa ballare il pubblico di Piazzale Kennedy con un medley di successi come Battito animale, Stella stai, Ti pretendo e Gloria. Grandi applausi anche per uno dei simboli della musica made in Genova, ossia un Gino Paoli in pieno periodo di celebrazioni accompagnato al pianoforte da Danilo Rea, con i suoi classici Il cielo in una stanza e Sapore di sale seguiti da un omaggio a un altro grande esponente della scuola cantautorale genovese, ossia Luigi Tenco, con Vedrai vedrai. Tra i tifosi di Genoa e Sampdoria c’è sempre stata grande rivalità, ma in una serata come questa in cui a contare è l’immagine di Genova, il pubblico di ogni fede sportiva ha messo da parte i dissapori per applaudire due icone rappresentative di ognuno dei due club cittadini come il “bomber di Crocefieschi” Roberto Pruzzo, autore di 57 reti in 143 partite con la maglia del Genoa prima di trasferirsi alla Roma dove vincerà uno scudetto e tre classifiche marcatori, e Roberto Mancini, ex bandiera della Sampdoria con cui ha vinto da protagonista uno storico scudetto (nel 1991) nonché sfiorato la vittoria della Coppa dei Campioni l’anno successivo e che si toglierà altre soddisfazioni sia da giocatore che da allenatore con la maglia della Lazio (vincendo, tra i vari trofei, uno Scudetto, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea) e poi successivamente da allenatore soprattutto sulle panchine di Inter (contando anche quello del 2006 arrivato dopo le sentenze di Calciopoli, altri due campionati vinti sul campo oltre a due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane) e Manchester City (con cui ha vinto una Premier League che mancava in bacheca dei Citizens da 44 anni). E attualmente è il CT di una Nazionale italiana che sta pian piano rialzando la testa anche per suo merito. Si torna poi alla musica con in collegamento da Roma la coppia composta da Biagio Antonacci e Laura Pausini, che si sono esibiti insieme in un successo a testa dei due (E ritorno da te di lei, Iris di lui). Esibizione seguita da un altro collegamento video, in questo caso però non di un ospite musicale ma dell’architetto genovese Renzo Piano.
Tocca poi a Gigi D’Alessio che dedica al pubblico la sua Non mollare mai per poi omaggiare Fabrizio De André con una versione voce e pianoforte di Don Raffaè, seguito dai The Kolors che con Elodie ripropongono la hit Pensare male che, dopo essersi consacrata tormentone primaverile, si candida anche a tormentone dell’estate 2019. Arriva poi sul palco un inedito trio di rappresentanti di storiche band genovesi: Vittorio De Scalzi per i New Trolls, Franco Gatti per i Ricchi e Poveri e Piero Cassano per i Matia Bazar. Con un medley composto da due successi a testa per ogni gruppo: La prima cosa bella, Solo tu, Aldebaran, Che sarà, Stasera che sera e Quella carezza della sera. Ma non finisce qui: perché i tre concedono anche un bis a testa accennando passaggi di brani come Una miniera (De Scalzi), Vacanze Romane (Cassano con intervento a sorpresa di Arisa che ne intona il ritornello) e Sarà perché ti amo mista a Mamma Maria (Gatti). Tornano sul palco Luca e Paolo con un altro omaggio, quello a Bruno Lauzi con O’ frigideiro per entrare nel tema immigrazione ed emigrazione, con Amadeus che ricorda i genovesi emigrati in Argentina e l’invenzione del tango. Invenzione omaggiata da Lorella Cuccarini che si esibisce in un tango con Miguel Angel Zotto sulle note di Italiani d’Argentina di Ivano Fossati. Fossati che viene omaggiato successivamente anche dai The Kolors verso il finale con una versione alla loro maniera de La mia banda suona il rock. Torna sul palco anche Arisa per proporre una sua versione de Il nostro concerto di Umberto Bindi (una delle due sigle dell’evento) e il suo nuovo singolo Tam Tam, terzo estratto dall’album Una nuova Rosalba in città. Punta sul suo nuovo singolo per l’estate anche Irama con Arrogante, mentre si chiude così come si era aperto: con Cristiano De André che propone un classico di suo padre Faber, in questo caso Il Pescatore. Le emozioni non sono mancate, la bella musica neanche, tanto meno un pubblico caloroso: ingredienti giusti per una grande serata che Genova e il suo popolo merita.
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