Fermata numero 17 del treno che ci sta portando in viaggio lungo il nostro passato. La fermata è quella del 2014. A febbraio, dopo meno di un anno di mandato, Enrico Letta rassegna le proprie dimissioni da Presidente del Consiglio. Tre giorni dopo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assegna l’incarico di nuovo Premier all’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi. Un Renzi che tre mesi dopo otterrà il 40% dei voti alle elezioni europee del 25 maggio, contro il 21% del Movimento 5 Stelle e il 16,8% di Forza Italia. Cambiamenti di stampo politico rilevanti si verificano anche fuori dall’Italia: il re Juan Carlos abdica in favore del figlio Felipe, che sale al trono con il nome di Felipe VI. La città di Roma ospita, sempre nella prima metà dell’anno, importanti personalità a livello politico come il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la Regina d’Inghilterra Elisabetta II. Ad Aprile vengono proclamati santi nello stesso giorno (il 27) Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II in una cerimonia di canonizzazione tenuta insieme da Papa Francesco e il suo predecessore Benedetto XVI. Il 24 Novembre Samantha Cristoforetti entra nella storia come prima astronauta donna italiana a varcare il portellone per entrare nella Stazione Spaziale Internazionale. Non mancano (ahimé) tragedie anche nel corso del 2014: il Cile è vittima in data 1° Aprile di una scossa di terremoto e un successivo tsunami che provoca 5 morti e numerosi feriti. La Juventus di Antonio Conte si aggiudica il suo terzo campionato italiano di fila totalizzando il record di 102 punti portati a casa, mentre la Champions League viene vinta dal Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Ancelotti in un derby contro i cugini dell’Atletico Madrid (la prima stracittadina di sempre in una finale della “coppa dalle grandi orecchie”) disputatasi allo Stadio da Luz di Lisbona: per le Merengues è la decima Champions vinta nella loro storia, trofeo che al club mancava dal 2002. La Germania si aggiudica il Mondiale brasiliano battendo l’Argentina ai tempi supplementari (decisiva la rete dell’esterno offensivo del Bayern Gotze): torneo che vede ancora una volta uscire l’Italia alla fase a gironi, con l’Uruguay della coppia Suarez-Cavani e, a sorpresa, il Costa Rica (fuori anche l’Inghilterra) qualificatisi agli ottavi di finale. La WWE festeggia la trentesima edizione dell’evento di wrestling più importante della disciplina, Wrestlemania, in un Mercedes-Benz Superdome strapieno che gioisce per la vittoria del titolo mondiale dell’idolo dei fans del periodo Daniel Bryan in un Triple Threat contro Batista e Randy Orton ma allo stesso tempo rimane in silenzio di fronte alla fine della “Streak” di Undertaker: dopo 21 vittorie consecutive senza sconfitte dal suo debutto a Wrestlemania, il Deadman cade davanti all’ostacolo Brock Lesnar. Ma come in ogni episodio del nostro Tuffo nel passato, andiamo insieme ad analizzare i maggiori successi musicali dell’annata nel panorama italiano e in quello internazionale.
Ancora una volta, dopo il 2012 e il 2013, l’album più venduto in Italia è tra quelli pubblicati negli ultimi tre mesi dell’anno solare: si tratta di Sono innocente, album di Vasco Rossi che arriva tre anni dopo il predecessore Vivere o niente e che è stato anticipato in un lungo piano di promozione da ben quattro singoli: Come vorrei, Dannate nuvole, Cambia-Menti (quest’ultimo uscito nell’autunno 2013) e L’uomo più semplice (pubblicato addirittura a gennaio 2013!). Oltre che da diverse date negli stadi nelle estati 2013 e 2014, manco a dirlo, tutte sold-out. Sold-out come i concerti del Mondovisione Tour di Luciano Ligabue: il successo di questo disco continua anche nel 2014 grazie al successo di singoli come Per sempre (presentato come super-ospite durante la finale del Festival di Sanremo), Il muro del suono e Siamo chi siamo. Tra i big, bene anche Giorgia con l’album Senza paura (che contiene grandi successi come Io fra tanti, Quando una stella muore e Non mi ami e duetti di fattura internazionale come quelli con Alicia Keys ed Olly Murs) e Biagio Antonacci con l’album L’amore comporta, contenente Ti penso raramente e Dolore e forza tra le tracce più note e che rappresenta l’album di “contorno” del suo secondo concerto a San Siro in carriera. Prima volta a San Siro per i Modà, che debuttano negli stadi dopo essere arrivati a 250.000 copie vendute per l’album Gioia. E’ invece di un’altra band italiana di grande successo, i Negramaro, il nuovo inno per la Nazionale italiana di calcio: si tratta di una cover riarrangiata in chiave pop-rock dell’ormai classico Un amore così grande di Guido Maria Ferilli, autore di un brano interpretato e portato al successo da Mario del Monaco prima e Claudio Villa poi. Rimanendo in tema Mondiale, la carta-tormentone se la gioca invece Emis Killa con Maracanà, sigla dei programmi dedicati da Sky alla Coppa del Mondo. Domina le radio Cesare Cremonini, con Logico #1 (primo singolo estratto dall’album omonimo e brano scelto da Algida per gli spot estivi del Cornetto) che risulta essere il brano più trasmesso dalle varie emittenti nel corso dell’intero anno solare. Si aggiudicano un Festival di Sanremo dai bassi ascolti (nell’unica edizione flop di tutti gli anni 2010) Arisa con Controvento (l’artista lucana si riscatta dopo il secondo posto di due anni prima) nella categoria Big e il rapper classe ‘94 Rocco Hunt con Nu juorno buono nella categoria Nuove Proposte, ma il vincitore morale dell’edizione è un Francesco Renga che si rilancia dopo alcuni anni di crisi discografica certificando il suo album Tempo reale come disco di platino. Platino che arriva grazie al successo, oltre che della sanremese Vivendo adesso (scritta da Elisa), anche del singolo estivo Il mio giorno più bello nel mondo e di A un isolato da te, brano eliminato da Sanremo nel meccanismo del doppio brano (il brano che accede alla finale è infatti Vivendo adesso che si piazza al quarto posto). A differenza delle annate precedenti, il brano che rappresenta l’Italia all’Eurovision Song Contest non è tra i partecipanti a Sanremo: viene infatti scelta Emma Marrone con La mia città, che si classifica al ventunesimo posto ma riscuote comunque un buon successo in radio e nelle vendite. La rivelazione dell’anno, a livello di vendite, sono i Dear Jack di Alessio Bernabei, classificatisi secondi nell’edizione 2014 di Amici ma entrati di diritto tra gli idoli delle teenager del tempo: il loro album di debutto Domani è un altro film – Prima parte raggiunge le 100.000 copie vendute che valgono alla band il primo (e finora unico) tour nei palasport italiani in carriera.
A proposito di idoli delle teenagers, continua anche in Italia il successo planetario degli One Direction: Harry Styles e compagni scelgono proprio lo stadio San Siro di Milano come sede del live celebrativo del tour dell’album Midnight Memories per la registrazione di un DVD ufficiale. Rimanendo in tema internazionale, il 2014 è anche l’anno del grande ritorno dei Coldplay con l’album Ghost Stories, anticipato dal singolo Magic e contenente uno dei brani più popolari dell’intero 2014, ossia A sky full of stars alla cui produzione c’è uno dei dj più forti del momento, ossia lo svedese Avicii. Un Avicii per il quale continua il suo periodo d’oro: dopo il successo nel 2013 di Wake me up, vanno a segno nel corso del 2014 altre due superhits come Hey Brother e Addicted to you. E’ l’anno della consacrazione mondiale di Ed Sheeran con l’album X (si legge “Multiply” in questo caso), del quale fanno parte due suoi cavalli di battaglia come Sing (prodotta da un sempre più prolifico Pharrell Williams che a inizio anno scala le classifiche di tutto il mondo con la colonna sonora di Cattivissimo me 2 dal titolo Happy, singolo a quota più di 2 milioni di copie vendute in tutto il mondo) e la ballad Thinking out loud, quest’ultima diventata un classico del pop internazionale in soli quattro anni. Torna al successo mondiale Enrique Iglesias con il tormentone estivo (nel nostro paese più autunnale che estivo) Bailando in collaborazione con uno dei collettivi reggaeton più noti al mondo, i Gente de Zona. Si fanno conoscere dal grande pubblico in Italia dopo anni di successo fuori dal nostro Paese gli Imagine Dragons di Demons e On top of the world. Rivelazione internazionale dell’anno sono gli inglesi Clean Bandit, il cui brano Rather be che vede la collaborazione con un altro astro nascente del pop britannico Jess Glynne diventa un successo mondiale (il primo di una lunga serie), così come Sam Smith con i fortunatissimi singoli Stay with me (in versione solista e in coppia con Mary J. Blige) e I’m not the only one e George Ezra con il brano Budapest. Dopo il successo di Alors on danse nel 2010 fa il suo ritorno Stromae che raggiunge alti livelli di popolarità anche in Italia grazie ad un’ospitata culminata in una sublime performance al Festival di Sanremo, in cui promuove il brano Formidable mentre Tous les memes (altro estratto dal fortunato album Racine carrée) domina le classifiche radiofoniche nostrane. E’ anche l’anno della Resurrection di Anastacia dopo un periodo di crisi, che la riporta in alto nelle classifiche grazie al successo del primo singolo estratto dall’album (intitolato proprio Resurrection) Stupid little things. Grande successo ottiene anche il riarrangiamento del brano di Michael Jackson del 1981 Love never felt so good in cui il King of Pop e Justin Timberlake si lanciano in un duetto virtuale. Infine, capitolo meteore e artisti in calo di popolarità: si segnalano tra questi gli American Authors (Best day of my life), i Klingande (Jubel), Lilly Wood and The Prick (Prayer in C, brano che vede la collaborazione di Robin Schulz), Mr. Probz (Waves), i Saint Motel (My type) e Cris Cab (Liar Liar, brano con cui l’allora pupillo di Pharrell Williams si aggiudica in Italia l’edizione 2014 del Coca Cola Summer Festival di Canale 5).
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