Quanti cambiamenti per la Suzuki S-Cross. La prima serie era derivata dalla famosa Fiat Sedici. Venne poi la volta del modello creato sulla piattaforma della Swift (riveduta e corretta). Il modello odierno del crossover giapponese cambierà ancora pelle, anche se di fatto, quella che vedremo a breve nelle nostre strade, è un’evoluzione dell’attuale Crossover.
L’auto guadagna in stile e personalità. Sembra aver compiuto un deciso passo avanti tanto nelle rifiniture esterne, quanto nei materiali. Cambia aspetto, è ora un vero e proprio piccolo SUV dalle forme più muscolose: cofano rialzato, ampia calandra cromata, nuovi fari, e in generale le forme di tutta la vettura sono molto più armoniose. La sensazione generale è di un’auto molto più robusta.
Cambiano fari anteriori, così come anche le luci posteriori, tutte a LED. Ci sono i fendinebbia anteriori, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, monitoraggio degli angoli ciechi,
La plancia ha forme più scolpite (sempre un po’ troppo giapponese nelle plastiche). L’impianto di climatizzazione viene diversificato per le diverse versioni (permettendo anche un risparmio nei costi, grazie all’adozione di un climatizzatore manuale, nella versione base). Torna Automatico per la successiva Starview. Il cruscotto prevede ancora strumenti analogici davanti al pilota, con tachimetro e contagiri tradizionali, nella parte centrale della plancia c’è uno schermo digitale da 4,5 pollici, con funzioni di computer di bordo. Bene lo schermo di 9” pollici (Starview) spostato nella parte superiore del cruscotto. Il sistema di infotainment compatibile con Android Auto e Apple CarPlay viene gestito tramite un touch screen. I sedili anteriori sono riscaldati e sedili posteriori reclinabili, tra gli altri.
La nuova Suzuki S-Cross guadagna nei sitemi ADAS di aiuto alla guida: dalla finitura entry-level Top+ è dotata di telecamera posteriore, cruise control adattivo con riconoscimento della segnaletica, avviso di uscita di corsia e assistenza per la partenza in salita, climatizzatore manuale.
La Starview, modello superiore, offre di serie il climatizzatore automatico bi-zona, console al tetto con luci di cortesia, vano porta-occhiali, console frontale con presa USB, poggiabraccio centrale con vano portaoggetti, display touchscreen da 9 pollici, fari full LED, sensori di parcheggio ant. e post., telecamere ant. post. e 360°, Apple Carplay wireless, sensori crepuscolare e pioggia, telecamere per vista a 360°, keyless, top e ripartenza automatica associata al cruise control adattivo e tutti gli ADAS per la guida autonoma di livello 2.
I Cerchi in lega sono da 17”, ed è possibile montarne anche da 19” (opz.).Sempre tra gli optional, il tetto apribile panoramico (ma solo per la Starview.
Le dimensioni sono praticamente invariate (430 cm di lunghezza, larghezza 178 cm, altezza 158 cm e passo di 260 cm. Bagagliaio, parte da 430 Lt.
Sotto il cofano troviamo il quattro cilindri benzina 1.4 L turbo micro-ibrido BoosterJet da 129 CV, le cui emissioni di CO2 sono state riviste leggermente al ribasso ad una media minima di 119 g/km.
L’ibridizzazione lavora senza un impatto avvertibile, ma costante ed efficace C’è un motore elettrico da 10 kW (circa 13 CV) alimentato da una batteria da 8 kWh con tensione 48 V. Grazie ad un trasformatore studiato appositamente, la corrente impiegata può lavorare anche ad una tensione ridotta a 12 Volt.
La S-Cross ha ancora la particolarità di essere proposta con due o quattro ruote motrici, tra cui scegliere in entrambi i casi, la 4WD con sistema AllGrip, mentre la trasmissione manuale a 6 marce o automatica a 6 velocità con convertitore di coppia.
Nella seconda metà del prossimo anno la gamma si arricchirà di una S-Cross ibrida di derivazione Toyota
Le prime consegne della nuova Suzuki S-Cross sono previste per l’inizio del 2022.
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