Il tempo ha uno strano modo di ricordarci le cose. A distanza di pochi mesi dalla presentazione di colei che a breve diventerà una delle protagoniste indiscusse delle spider di fascia media, la Fiat 124 spider appunto, torniamo a parlare dell’auto che può definirsi senza alcun dubbio il Riferimento del settore, colei che ha ripreso un’idea dal passato, l’ha rimodernata e ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia. Oggi la Mazda Mx-5 è alla sua quarta generazione.
Sono passati ben 10 anni da quando la terza generazione di Mazda MX-5 è stata lanciata e più di 25 anni da quando tale modello ha fatto il suo debutto in pubblico al Chicago Motor Show 1989. Tanta strada e tanti restyling, tante concorrenti si sono affacciate e subito scomparse. L’MX-5 c’è sempre stata e continua la propria storia, indipendentemente dalla concorrenza. Nel 2015, in occasione dell’ultimo restyling è stato proposta una nuova unità propulsiva, un piccolo 1.5 dalle grandi doti di economia e dalle prestazioni generose. L’auto diventa così anche più accessibile. Il suo prezzo parte da € 27.700 ( 1.5 L Skyactiv- G-Exceed)
Nonostante la minore potenza rispetto al passato, la MX-5 si comporta molto bene in strada, in ordine alle prestazioni, ( 8.5 secondi 0-100km ). Poi, essendo quasi 160 kg più leggera che in passato, è un grande aiuto.
Dal punto di vista stilistico, l’ultimo restyling ha reso l’auto più compatta e moderna. L’offerta standard sulla Roadster nella configurazione “entry-level” non è male e comprende i fari a LED, anteriori e nei gruppi ottici posteriori; sedili in tessuto; regolatore automatico della velocità; un impianto stereo a sei altoparlanti con connettività telefonica Bluetooth; pulsante avvio; pomello del cambio, freno a mano e volante in pelle; i cerchi in lega da 16 pollici (coperture 195/50 R 16).
Nelle sospensioni ritroviamo davanti con geometria a doppi quadrilateri. Dietro c’è un multi-link nascosto sotto la rastremata carrozzeria. Tali sistemi assicurano un’ottima tenuta e anche un discreto confort.
Il propulsore 1.5 aspirato da 131 Cv è posto anteriormente in posizione longitudinale trasmette la motricità sull’asse posteriore secondo schemi collaudati. Il motore è un’unità già nota. Deriva da altri modelli della casa e ha una discreta potenza, tranquillo, per certi versi, ma che sa trovare la giusta spinta, sopratutto in alto. L’auto pare non aver risentito del nuovo trapianto. Anzi, performance e consumi sono migliorati rispetto alla precedente generazione che montava un 1.6 di potenza inferiore. (Il 2.0 è un’altra storia. Aggiunge grinta e performance e può vantare anche il differenziale autobloccante, per gestire i 29 Cv in più. Cambiano le sospensioni e i cerchi sono da 17”).
Lo sterzo elettrico è leggero ma diretto ma poco preciso. C’ è un certo ritardo nella risposta. L’impianto frenante può contare su dischi autoventilati 258 mm all’anteriore e di 255 mm sempre dischi sul retro.
Nel posto guida c’è una impostazione che ricalca i canoni propri del marchio, fatti di funzionalità e semplicità, ma adeguati ai nuovi standard. Infatti anche nella MX-5 troviamo il nuovo sistema di connessione. Il rapporto tra auto e conducente è ulteriormente rafforzata con le nuove tecnologie. Ad esempio anche in fatto di sicurezza, tramite il MZD Connect, si possono definire parametri e impostare la vettura secondo specifiche esigenze.Il SKYACTIV è una tecnologia che incorpora: motore, trasmissione, telaio, regalando così la possibilità di impostare e combinare il più possibile equilibrata, ma anche adeguata alle proprie esigenze. L’auto può essere propensa differentemente a prestazioni, al risparmio, oppure al puro divertimento nella guida. Il sistema multimediale si può gestire tramite il touch, sul monitor da 7”, oppure tramite la manopola Hmi Commander sul tunnel.
Nel posto guida si respira ancora la sensazione di guidare un’auto dalle caratteristiche che richiamano le vecchie auto “old english”. Non tutto è perfetto, ma c’è una spiccata personalità e un’interpretazione davvero unica. Alcuni dettagli potrebbero essere migliori, come il pedale dell’acceleratore (troppo in basso) e di conseguenza, quello del freno che sembra troppo alto. Taluni elementi della plancia possono essere sottotono dal punta di vista non tanto estetico, ma per i materiali usati, ma tutto quello che c’è funziona alla perfezione e non fa rimpiangere tante comodità. La vettura – in fondo – è pensata per godere al massimo tutto ciò che ci circonda, per essere comodi in piena sicurezza, ad un prezzo interessante.
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