Auto ibride: una panoramica sul settore e sulle tecnologie distintive

Il mercato automotive italiano sta vivendo un 2023 segnato da grandi cambiamenti. L’interesse verso le auto ibride è in costante aumento, ed è il frutto di una maggiore consapevolezza ambientale e di una rinnovata attenzione al risparmio sui consumi. Questa tendenza va di pari passo con l’evoluzione tecnologica del settore, che continua a spingere verso soluzioni sempre più sostenibili e performanti. E, da questo punto di vista, le auto Full Hybrid e Plug-in Hybrid rappresentano la massima espressione.

Mercato auto 2023: salgono le vendite dei modelli ibridi

Come anticipato, il mercato automotive italiano sta spingendo sempre più spesso sul fronte delle auto ibride. Nello specifico, a settembre 2023 il settore ha registrato un aumento delle immatricolazioni di poco inferiore al +40%, se si fa un confronto diretto con il medesimo periodo dello scorso anno. Se si parla del comparto delle automobili ibride di categoria Plug-in, invece, la crescita si attesta sul +35,9% circa, basandosi sui dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Automobili ibride: non sono tutte uguali

Come spiega anche questa pagina del sito web ufficiale di Toyota sulle auto ibride, ci troviamo davanti ad un settore molto diversificato: le vetture appartenenti a questa categoria, infatti, non sono tutte uguali. Bisogna infatti distinguere fra vetture Full Hybrid e vetture Plug-In Hybrid. 

Le automobili Full Hybrid permettono di muoversi in città sfruttando sia la potenza e le prestazioni del motore termico, sia riducendo le emissioni di CO2, per merito della batteria che alimenta il motore elettrico, che si ricarica durante la guida sfruttando il motore termico.

Riducendo il consumo di carburante l’automobilista farà un favore anche all’ambiente, ma senza rinunciare ad una spiccata versatilità, dato che le Full Hybrid sono ottime anche per la mobilità extraurbana. 

Le automobili Plug-in Hybrid devono invece essere ricaricate collegando la presa dedicata alle wallbox di casa oppure alle colonnine cittadine.

Entrambe le tecnologie, però, lavorano seguendo lo stesso sistema. Nello specifico, è presente una centralina che gestisce la propulsione termica e quella elettrica, che si attivano distintamente quando la situazione lo richiede. In questo modo l’utente potrà affrontare qualsiasi percorso (cittadino o meno) lasciando all’automobile le decisioni in merito all’alimentazione più adatta. Infine, è bene segnalare che le ibride Plug-in hanno una batteria con una capacità superiore, se messe a confronto con le Full Hybrid.

Ibrida o elettrica? Uno sguardo al futuro

La legge europea sul clima prevede un obiettivo tanto ambizioso quanto importante: raggiungere la neutralità carbonica entro l’anno 2050. In sintesi, lo scopo è azzerare del tutto le emissioni di CO2, ed è per questo motivo che le auto Full Electric vengono considerate come il futuro della mobilità, sia urbana, sia extraurbana. Ovviamente in questi decenni verrà affrontato un percorso di transizione che procederà per obiettivi più semplici da raggiungere, nel medio termine, ed ecco che le auto ibride si incastrano alla perfezione in questa strategia.

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