Pensando alla condivisione di pianali e tecnologie e guardando il Bigster, verrebbe da associarlo sicuramente all’X-Trail della Nissan o al Mitsubishi Pajero. Il SUV che seppure esibisce una muscolatura pronunciata con parafanghi robusti, un cofano ben orizzontale e scolpito, in verità nasce su un pianale molto più tranquillo, quello della Clio/Captur/Jogger /Sandero.
Si può tranquillamente affermare che con Bigster c’è un cambiamento di passo per questo Marchio. Siamo davanti alla prima Top di gamma di DACIA, con contenuti tecnologici però abbastanza semplici. Tutto ciò sempre per mantenere i prezzi contenuti (il che rispecchia sempre la filosofia del Brand).
Le misure sono interessanti: 460 cm di lunghezza, il passo sarà relativamente corto – 265 cm circa – in relazione alla lunghezza – ma ciò potrebbe prefigurare pneumatici generosi, una buona altezza da terra e una trazione integrale (con motore ibrido per l’asse posteriore). Lo spazio all’interno, grazie anche alla forma squadrata della vettura, dovrebbe garantire comodità per passeggeri e bagagli (si parla dell’opzione a sette posti).
Uno stile muscoloso che mette da parte linee ricercate e raffinate, a favore del razionalismo ed estremismo puro duro e semplice dei vecchi fuoristrada, oggi stradali, non più SUV, ma semplicemente Crossover. Carrozzeria tradizionale, con molti inserti in plastica, che tradiscono la vera vocazione, molto “estetica”.
Il Frontale è molto particolare e potrebbe anticipare lo stile e il family feeling di tutti i prossimi modelli del Brand Rumeno. Una fascia a sviluppo orizzontale con luci a led affiancate e orizzontali fino alle luci diurne che incorporano anche i segnalatori di direzione alle estremità, in un’insolita forma di Y orizzontale. Al centro, sempre in forma luminosa il nuovo LOGO di DACIA. Il paraurti massiccio e lo scudo anteriore che richiamano i salva-motore e un punto di attacco particolarmente favorevole, danno grinta all’insieme, come se si trattasse proprio di un fuoristrada. Stesso discorso al posteriore, con la fascia centrale, a mo di estrattore – più che di paraurti a uso gravoso – a condire ben bene un piatto che si preannuncia molto ben riuscito. Un modello che si preannuncia di rottura, qualcosa che diventerà non solo un’alternativa economica, ma avrà fan e una cerchia di estimatori e una fetta di mercato alternativa. Si dovrà poi capire il prezzo di vendita e gli allestimenti ed optional.
Motori Bigster
Si partirà senz’altro dal 3 cilindri a benzina 1.2 Tce in varie potenze, anche in versione ibrida derivata dalla tecnologia E-Tech della Renault. Poi ci saranno – come sempre – modelli a gas. Per finire, questo modello è stato progettato – sin dall’inizio non solo per una ibridizzazione, ma per una versione full- electric.
Molto probabilmente – anche in base all’andamento del Mercato delle vendite – La Bigster vedrà la luce prima del 2025. La curiosità che ha destato è stata molta. Oggi abbiamo iniziato un percorso di avvicinamento. L’auto che verrà presentata nella sua veste definitiva avrà tante piccole differenze da quella delle foto – che è comunque un prototipo. La presenza però di alcuni dettagli, come il portapacchi, lascia pensare che comunque siamo abbastanza vicini rispetto a quanto vedremo prossimamente nelle nostre strade.
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