In Europa negli ultimi anni si è assistito ad un aumento costante delle cilindrate dei motoveicoli e degli scooter, favorite oltre che da una indotta sensazione di maggiore potenza, da una effettiva migliore risposta in termini di sicurezza attiva, per prestazioni, frenate tenuta, coperture radiali. Al contempo sono migliorate le prestazioni e i consumi. Sono arrivati nuovi sistemi di sicurezza, ABS primo tra tutti, insieme al controllo di trazione. Alcune moto possono vantare sospensioni regolabili elettronicamente, cambi sequenziali (sempre più diffusi) e anche in ordine al confort, ci sono manopole riscaldabili e selle adattabili a stature e temperature. I sistemi informatici navigatori satellitari e computer di bordo.
Tutto questo crescere in ordine a cilindrate e prestazioni ha fatto lievitare i costi ma anche il peso generale dei veicoli, oggi forse meno adatti per la circolazione urbana.
Va bene, benissimo le ruote di maggiore diametro, I freni a disco hanno migliorato senz’altro la riduzione degli spazi di frenata, motori ad iniezione elettronica consentono consumi inferiori e risposte più brucianti, per una sicurezza attiva. Anche la struttura stessa dei motoveicoli ha avuto un’evoluzione in ordine ai telai sia per un miglioramento dinamico, di distribuzione dei carichi, assorbimento delle vibrazioni, sospensioni, ma anche per dissipare in caso di urti l’energia. Negli scooter la protezione generale è migliorata notevolmente anche nella protezione passiva. Ma per coloro che hanno la passione per la moto e che vogliono comunque una moto vera ma di cilindrata non troppo alta? Il mercato Europeo non ha proposto però prodotti atti a evadere tali esigenze.
Forse in controtendenza, le moderne tecnologie possono permettere prestazioni e confort equiparabili alle grandi cilindrate. Potremmo essere di fronte ad un nuovo fenomeno, un Down-size anche nelle moto, dopo le autovetture.
Al momento a parte alcuni veicoli Honda e la nostra Benelli , KTM, Kawasaki, Yamaha (con modelli di 300cc CB e CBR, BN 302, serie Duke. serie Ninja e Z , le YZF e MT), sono davvero pochi i marchi e i modelli presenti sul mercato (Europeo), e sono perlopiù prodotti destinati ai giovani. Ora forse si aprono nuovi scenari: BMW ha forse “fiutato l’affare”, analisi di mercato devono aver spinto i vertici di Monaco di Baviera ad investire su questo nuovo settore. Una moto Globale, costruita in un paese dove tale cilindrata è diffusa, da “spalmare” su tutto il Pianeta. Una moto semplice, ma attuale, che coniughi temperamento consono e sound ricco, con talune raffinatezze e qualche ingenuità, che permetta di essere accessibile. La BMW rischia molto con tale mossa. Deve cercare di non rovinare un Simbolo. La sua Elica è da sempre sinonimo di raffinatezza tecnica ed esclusività. Il prodotto dovrà mantenere tali prerogative pur avendo una cilindrata inferiore.
Da quel che sappiamo la moto progettata a Monaco di Baviera e assemblata dalla TVS Motor Company in India, va interpretata come un modello Base della produzione BMW ed è destinata ad allargare la propria presenza sul mercato, proponendo qualcosa che spinga i neofiti ad avvicinarsi al mondo delle moto piuttosto che a quello degli scooter, o anche che permetta un utilizzo della moto nell’ambiente urbano ma anche per gite fuoriporta. La G 310 R, è una naked e si propone come mezzo in grado di coniugare piacere di guida e comfort. L’innovativo monocilindrico da 313 cc, raffreddato a liquido, inclinato all’indietro e con la testa ruotata di 180° (alesaggio e corsa: 80×62,1 mm, quattro valvole per cilindro, due alberi a camme in testa ha un’alimentazione a iniezione elettronica Magneti Marelli), una soluzione questa, che consente una maggiore compattezza generale, ma anche una migliore gestione delle masse, con un baricentro del veicolo basso, spostato in direzione della ruota anteriore. La potenza massima di 34 CV a 7.500 g/min. Grazie al moderno sistema di costruzione e al sistema di gestione dello stesso, tale propulsore rispetta già la normativa Euro 4 in ordine alle emissioni di Co2 La velocità massima dichiarata è di 145 Km/h.
Il telaio punta invece ad un concetto tradizionale, a traliccio in acciaio tubolare, che garantisce il massimo della funzionalità e che lavora in combinazione con un brraccio oscillante posteriore in alluminio pressofuso.
Per quanto riguarda le sospensioni, all’avantreno c’è una forcella a steli rovesciati da 41 mm, mentre dietro troviamo un braccio oscillante in alluminio con ammortizzatore ad articolazione diretta e precarico della molla regolabile. La nuova G 310 R è equipaggiata con cerchi pressofusi in lega a cinque raggi dalle misure anteriore 3,0 x 17 pollici e posteriore 4,0 x 17 pollici, che calzano pneumatici di misura, rispettivamente, 110/70 R 17 e 150/60 R 17.
L’impianto Frenante è composto da un Disco singolo davanti di 300 mm pinza fissa a quattro pistoncini e dietro da un disco da 240 mm. BMW Motorrad ABS è di serie.
Il peso, in ordine di marcia, è pari a 158.5 Kg
Ci sono 3 varianti di colore, classici e moderni: cosmic black/polar white pastello, strato blue metallizzato, il pearl white metallizzato (opz), , su cui risaltano il classico blu e rosso, i colori di BMW Motorsport.
Ricco l’elenco di accessori originali disponibili con cui personalizzare la moto, dalla sella bassa (o comfort), ai top-case, fino al cavalletto centrale, agli indicatori di direzione LED, alla presa di corrente da 12 Volt e alle manopole riscaldate e molto altro ancora.
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