Captur atto secondo, tante novità per rimanere attuale e concorrenziale nella fascia B-Suv

La Renault ha da poco presentato il restyling della Captur. Una seconda generazione in tutto e per tutto, dopo 5 anni. Precedentemente si era trattato di piccoli ritocchi estetici. Stavolta l’operazione è stata più profonda per dare lustro e nuova vitalità ad un prodotto fondamentale per la Casa del diamante.

Anche se cominciava a mostrare qualche rallentamento nelle vendite – non tanto il peso degli anni – ma una consolidata forma, la Renault Captur necessitava di originalità, di una spolverata alle sue belle linee. Il restyling del B-SUV francese appena presentato e il cui frontale è stato completamente ridisegnato, propone alcune novità rilevanti e tante conferme, quali garanzia di quanto di buono è stato svolto fino ad oggi.

A tal riguardo tutti i  motori degli ultimi tempi, sono stati confermati,  vale a dire TCe 90, TCe 100 GPL, ibrido 145 CV (E -Tech) e microibrido 160 cv (TCe 160), scomparsi – ma già da tempo i diesel.

I punti  che interessano il restyling: Frontale completamente ridisegnato nello stile della nuova Renault Scénic, per un nuovo Family feeling. Nuovo sistema multimediale Google. Nuova Plancia, con una rielaborazione dei comandi e forme nella parte inferiore.

Presentata nella primavera del 2019, l’arrivo della seconda generazione, è servito per dare nuovo ossigeno ad  un prodotto strategicamente fondamentale per Renault. La concorrenza su tali tipologie di veicoli  è molto ampia: Come raccontato poco tempo fa, il Mercato propone molti B-SUV, nuovi e originali: “Segmento B-Suv in espansione; le auto intelligenti pratiche e ricche di contenuti: Ford Puma, Toyota Yaris-cross, Peugeot 2008, RenaultCaptur”

 

La trasformazione è evidente. Il frontale è stato completamente ridisegnato con un cofano più alto e orizzontale, una calandra e uno scudo che imitano quelli della nuova Scénic e fari ridisegnati, la cui parte inferiore, che integra le luci diurne, richiama volutamente i LED verticali della Clio , Scénic e Rafale. Questa la nuova grafica la identifica subito, distinguendola immediatamente dalla precedente versione. Non si può dire la stessa cosa dell’andamento del profilo laterale, pressoché identico, ma questa parte di un’auto non può essere modificata durante un restyling. Avremmo invece apprezzato qualche aggiustamento alle luci posteriori, dato che Renault ha semplicemente sceltouna diversa ottica, ora trasparente .

Negli interni invece il lavoro è più evidente. Non tanto evidente nell’estetica, quanto nella sostanza, l’elettronica è cambiata a bordo dell’auto e a beneficiarne sono diversi ambiti d’applicazione. C’è stata un’implementazione del nuovo sistema multimediale di Google Automotive, come a bordo della Mégane E-Tech e della Scénic elettrica. Compatibile con gli smartphone, siano essi Android o Ios, senza cavi, il sistema seduce sempre con la sua fluidità e la disposizione delle diverse applicazioni. Cambia il Display centrale Touch, che ora contiene molte più funzioni (anche troppe) e può portare a distrarsi dalla guida (soprattutto nella gestione del climatizzatore – ora posto alla base dello schermo – fisici ma ergonomicamente poco comodi e pratici. Dietro al volante troviamo una nuova strumentazione digitale in uno schermo da 10”con una grafica completamente rivista e personalizzabile. Ci sono funzioni “scorciatoia” per avere dei comandi rapidi di facile esecuzione, per attivazione o disattivazione di alcuni comandi.

I sedili, ridisegnati, trattengono il giusto e sono adeguati alle misure medie. I sedili posteriori – scorrevoli – aumentano lo spazio per i passeggeri/bagagli.

Tecnicamente la Renault ha apportato alcune modifiche, non sotto il cofano, dove vengono mantenute le medesime unità endotermiche ed ibride, con i suoi tre cilindri benzina H4Bt eH4Dt, declinazioni  TCe 90, TCe 100 GPL, E-Tech full hybrid da 145 Cv  e mild hybrid con il 1.3 turbo da 160 CV (TCe 160). A livello di telaio invece, ci sono nuove molle di estensione sugli ammortizzatori anteriori delle versioni TCe 160 ed E-Tech 145. Tutto ciò nella ricerca di un maggior comfort senza pregiudicare il comportamento dinamico. Sulle altre versioni è stata rivista anche la taratura degli ammortizzatori.

Per quanto riguarda i prezzi, dovrebbero partire dai  € 24.000 o dell’entry level e arrivando a quasi 35.000 euro per le versioni top. Aspettiamo Giugno per vederla in strada…

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