Le moto che richiamano un possibile impiego non solo stradale sono sempre in ascesa nelle vendite, e conseguentemente, le cosidette stradali stanno perdendo quote di mercato. Un po’ per moda, o perchè le nostre strade sempre più rovinate – da percorso da enduro, questa tipologia di moto sta diventando ciò che identifica i motocicli del ventunesimo secolo.
Quando poi la BMW con la R 1200 GS si è imposta nel Mercato, tra gli utenti delle due ruote, con possibilità economiche adeguate, è scoppiata una vera e propria mania. La qualità e le doti hanno fatto breccia tra i motociclisti malgrado il prezzo e la cubatura elevata. Tale prodotto non poteva non imporsi. Essendo una BMW, va da se che è garanzia di qualità, innovazione e ricercatezza. In poco tempo la R1200 GS è diventata un vero e proprio Riferimento per la categoria. Tutto quello che fa tendenza, non rimane un’esclusiva ma viene immediatamente imitata da tutti quelli che provano comunque di accaparrarsi una fetta della torta del mercato. Honda con la CRF 1000 L Africa Twin arriva con più che buone argomentazioni, e chi non è insensibile ad un prodotto costruito con la meticolosità giapponese, con l’innovazione che è anche trasversale rispetto alla tradizione Europea non può che apprezzarla. Le novità, ma anche i richiami al passato sono tanti. La Honda ha strizzato gli occhi ai nostalgici della vecchia Africa Twin 750 e sia nello stile e nelle proporzioni di questo modello richiama lo stile, ma con materiali e tecnologia completamente nuova – per non parlare del motore -, Il propulsore è un bicilindrico parallelo di soli 90 Cv che però si fa ben valere in ogni condizione.
Tra le doti del nuovo propulsore ci sono anche le sue dimensioni relativamente ridotte (in definitiva ricalcano quelle della progenitrice ma con un motore diverso e di cilindrata maggiore), che hanno permesso una linea dinamica e masse centralizzate. La nuova Africa Twin è spinta da un motore bicilindrico parallelo da 1.000 cc con distribuzione Unicam a 8 valvole, raffreddato a liquido. C’è il cambio tradizionale a sei marce, ma anche la versione con il cambio sequenziale a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission) con frizione assistita e antisaltellamento. La Africa Twin ha di serie (ma ormai è obbligatorio di legge) – l’ ABS e il controllo di trazione che funzionano in diverse modalità secondo i fondi stradali (l’ABS è disinseribile, ma solo per la ruota posteriore). Il controllo di trazione ha quattro impostazioni: Off e 1-2-3. Il livello 1 è molto sportivo, consentendo interventi solo in situazioni davvero estreme; Il livello 2, pensa a mantenere le ruote sempre allineate accettando piccolissime perdite di trazione. Il livello 3 prende per mano e conduce in piena sicurezza, evita ogni slittamento o perdita accidentale di trazione. Vale la pena sottolineare che sia l’ ABS che il TC hanno switch fisici, ed è quindi molto facile selezionare o impostare le proprie preferenze. Il serbatoio da ben 18,8 litri, combinato con l’efficiente motore dai consumi davvero contenuti, permette di percorrere ben 400 km prima del rifornimento.
L’estetica ricalca quella della precedente versione 750. Il motore ora però è completamente diverso, sia come impostazione e cilindrata, ora è fronte marcia e ben da 1000 cc. I fari, parti della carrozzeria, sono completamente nuovi. Tutto è più sobrio, ma anche ricercato, elegante e sportivo. Il parabrezza, studiato in galleria del vento, offre una bella zona di protezione per spalle e casco. Funziona bene anche in caso di pioggia (leggera).
Le ruote , l’anteriore da 21” e posteriori da 18” grandi e con una minima scolpitura che permettono d’avanzare su ogni terreno, e sono comunque ottimi su strada.
Per le sospensioni troviamo all’anteriore la forcella a steli rovesciati da 45mm (a corsa lunga Showa ed escursione da 230 mm) e completamente regolabile, mentre al posteriore c’è un mono- pro link completamente regolabile nel pre-carico e per compressione ed estensione, con escursione di 220 mm. Già le impostazioni di fabbrica garantiscono un buon equilibrio di marcia. La moto ha una larghezza complessiva molto contenuta a tutto vantaggio della godibilità del mezzo come seduta, e per l’appoggio a terra. Si concretizza anche in una più facile gestione del mezzo, non imponente ne pesante. Lo sterzo e il manubrio garantiscono angoli di sterzata molto elevati – circa 43 gradi – a tutto vantaggio di spostamenti in ambiti stretti . Pur essendo snella pesa sempre circa 210 Kg e pur avendo un aspetto filante, il suo peso si fa evidente nelle manovre azzardate.
SCHEDA TECNICA:
Motore:raffreddato a liquido 4 tempi, 8 valvole. 2 cilindri paralleli da 270 °
Cilindrata: 998cc
Alesaggio x Corsa 92.0 x 75.1 mm
Frizione multidisco bagn.olio
Trasmissione finale O-ring Catena sigillata
Cambio / Tipo di trasmissione a 6 marce manuale / 6 marce DCT + le modalità di guida off-road
Cambio: Torque Control System (HSTC) HSTC 3 livelli + switch-off (DCT / modello ABS soltanto, non al modello STD)
Struttura a semi-doppia culla in acciaio di tipo ad alta resistenza
Raggio di sterzata 8’2 ”
Serbatoio 18 Lt. (400 km)
Tipo di sistema ABS ABS a 2 canali con ABS off posteriore (DCT / modello ABS soltanto, non al modello STD)
Freni anteriori 310 millimetri doppio disco idraulico flottante con mozzo in alluminio e in forma pinze a 4 pistoncini radiali e pastiglie in metallo sinterizzato.
Freno posteriore 256 Disco idraulico con pinza a 2 pistoncini e pastiglie in metallo sinterizzato.
Leva-Lock Brake System Parcheggio su DCT / modello di ABS
Ruota anteriore a raggi con cerchio in alluminio
Ruota posteriore a raggi con cerchio in alluminio
Cerchio anteriore Dimensione 21M / C x MT2.15
Cerchio posteriore Dimensione 18M / C x MT4.00
Pneumatico anteriore 90/90-R21
Pneumatici posteriori 150/70 R18
Prezzi a aprtire da € 13.200 con cambio manuale e 14.350 con DCT
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