Proseguiamo con il raccontare la nostra esperienza al Motorshow di Bologna 2017. (qui la 1^ Parte)
Passeggiando tra i vari Stand ho avuto modo di conoscere un prodotto che poco aveva a che fare con tutto quello provato e guidato in questi anni. Un concetto nuovo di mobilità, non un’auto, non una moto, semplicemente “Quadro“, uno scooter a quattro ruote? Troppo poco. Il Quadro è uno strumento unico di mobilità intelligente. Il cuore è un motore 346 cc con potenza adeguata (30 Cv) a 7500 giri/min. per un impegno urbano ed breve-extra urbano. Il telaio è una culla con sospensioni idropneumatiche hts (Hydraulic Titing System) che hanno la specificità di permettere curve a 45° pur mantenendo costantemente le ruote a terra. La cosa che mi ha colpito maggiormente è però il sistema di trasmissione alle due ruote posteriori. Avviene in maniera autonoma grazie ad un differenziale che agisce indipendentemente sui due assi. Ci sono poi due cinghie che distribuiscono sulle ruote la trazione. Completano il “quadro” tecnologico i quattro freni a disco con frenata integrale combinata azionabile sia da leve che da pedale e anche il freno a mano per le manovre. Il sistema di sospensioni – particolarmente robusto – e l’appoggio sulle quattro ruote in ogni condizione di terreno trasmettono una grande sensazione di sicurezza. Il pavè, le buche, lo sterrato non sono mai un problema, (i cerchi sono solo da 14” ma la scelta garantisce un baricentro basso). Sarà più importante dosare il gas e freni, più che temere per una reale sicurezza del mezzo. Al semaforo, per mantenere l’equilibrio si può optare per il sistema di blocco manuale delle sospensioni, oppure premendo entrambi i freni per la durata della sosta (ad esempio un semaforo). Per la sosta nel parcheggio poi, c’è il freno a mano, che è molto utile anche negli spostamenti del mezzo manualmente -a spinta. Il Quadro ha un bauletto celato nel sottosella, al quale si può accedere anche in movimento, in quanto l’apertura occupa solo la zona del passeggero. All’interno del sottosella, come ormai di consueto: luce e una presa 12V. Anche dietro al retroscudo ci sono due pratiche aperture con chiave, con un’altra presa. Le dimensioni sono un’altro punto di forza del Quadro. La sua larghezza infatti, non è maggiore degli altri scooter, si parcheggia agevolmente – anzi più comodamente dei cugini a due ruote. Il mezzo è molto ben rifinito. Ogni dettaglio meccanico e della carrozzeria, lo fa associare più a rifiniture automobilistiche che di scooter. In ogni caso è un mezzo davvero intelligente, unico. Non ce ne sono altri in commercio che possono entrare in concorrenza – per ora – e devo dire, i soldi che costa, non pochi, li vale davvero tutti. Da quel poco che ho potuto constatare gli unici appunti a questo mezzo sono il poco spazio per le gambe e il baule del sottosella che ha una capacità limitata (si può comunque montare un baule). Non c’è l’ABS e per finire, il motore è un po’ fiacco sopratutto nello sprint iniziale o scatto, ci starebbe bene un’unità con uno spunto maggiore, qualche cavallo in più, ma al contempo, malgrado il peso non proprio piuma, i consumi non sono male.
MOTORE: Monocilindrico, 4 tempi, 4 valvole
CILINDRATA: 346 cc
RAFFREDDAMENTO: A liquido
DISTRIBUZIONE: Monoalbero a camme in testa (SOHC)
POTENZA: 30 Cv
ALIMENTAZIONE: Iniezione elettronica
LUBRIFICAZIONE: carter umido
FRIZIONE: Centrifuga automatica a secco
TRASMISSIONE: Automatico con variatore (CVT) con differenziale integrato
TRASMISSIONE FINALE: Doppia cinghia sincrona
OMOLOGAZIONE: Euro 4 – L5e-A
TELAIO: Culla di acciaio
SISTEMA DI SOSPENSIONI ANTERIORE: HTS Hydraulic Tilting System™ (sospensione oscillante idro-pneumatica)
SISTEMA DI SOSPENSIONI POSTERIORE: HTS Hydraulic Tilting System™ (sospensione oscillante idro-pneumatica)
SISTEMA FRENANTE: Idraulico, quattro dischi ø240 mm Frenatura integrale con leva sinistra e pedale Frenatura solo con ruote anteriori con leva destra
CAPACITÀ SERBATOIO CARBURANTE: 14 litri
CERCHI ANTERIORI: 2.75 x 14’’
CERCHI POSTERIORI: 2.75 x 14’’
PNEUMATICI ANTERIORI: 110/80 x 14’’
PNEUMATICI POSTERIORI: 110/80 x 14’’
Dimensioni:
ALTEZZA: 136 cm
LUNGHEZZA: 222 cm
ALTEZZA DEL SEDIILE: 77 cm
LARGHEZZA: 55 cm
PESO: 275 Kg
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Dal “quattroruote” scoperto, che non è un’auto, alle auto solo pochi metri, anche lo stesso Stand. Il Gruppo FCA era presente oltreché con Ferrari, Maserati, con JEEP. Per questo marchio all’esterno era stato allestito anche un tracciato, dove volendo si poteva saggiare le capacità delle autovetture nel fuoristrada. Io mi sono però fermato a quella che potrebbe diventare un buon compromesso e avere un discreto successo commerciale tra i prodotti del Marchio. Ha qualità ben evidenti e anche un look elegante e rifinito. Sto parlando della nuova Compass.
L’avevo vista la prima volta a Ginevra, e mi aveva lasciato perplesso. In fondo non ne capivo neppure troppo bene la collocazione commerciale. Oggi, forse perché più abituato, devo dire che mi piace molto, è originale oltre ad essere davvero ben fatta. Rispetto al Renegade è più ricercata e ha quel qualcosa in più in ogni dettaglio. Di fatto – tecnicamente, si tratta dello stesso pianale della meno fortunata Cherokee (che a breve si presenterà con un nuovo look, (che ha compromesso la sua riuscita con un look troppo azzardato e distante dai canoni stilistici del Marchio). La Compass, invece rispecchia le richieste stilistiche degli amanti di questo genere di mezzi – i Crossover, ma al contempo, propone maggiore ricchezza e rifiniture con dettagli di pregio, di livello superiore. Le sue dimensioni esterne possono farla diventare auto unica per la famiglia. Dispone di un abitacolo accogliente e di un bagagliaio di 438 litri (che possono diventare 1251 abbattendo i sedili). La Compass è anche un’auto destinata ad un pubblico più attento ai dettagli. Ci sono i tratti felici di Renegade, ma sono molto più morbidi e richiamano la Gran Cherokee. Il posteriore è più tondeggiante, quasi a diventare elegante nelle sue rotondità. Mentre la Renegade ha puntato a rievocare i tratti distintivi tipicamente Jeep, La nuova Compass è più auto. Ha una seduta più bassa e un maggior feeling su strada. I motori poi sono più potenti e prestazionali. Le dotazioni sono da auto di segmento superiore. Oltre ad un sistema Infotainment sistema multimediale Uconnect 7″, ci sono sistemi di frenata autonoma in caso di emergenza, Forward collision warning plus, Lane departure warning plus e cruise control.
L’interno come accennato è ben rifinito e i materiali sono di grande qualità. La plancia, morbida al tatto e i pannelli porta, così come altri punti – anche nascosti – della plancia non prestano il fianco a critiche. Il livello è finalmente davvero di buon livello, così come raccordi e punti in cui cambiano i materiali, molto ben assemblati. Bello il cockpit e tantissime le informazioni. L’ergonomia è buona e ci si trova subito a proprio agio. I sedili sono molto comodi e morbidi, ma sembrano trattenere bene sui fianchi. Mi è piaciuta davvero.
A Bologna era presente il nuovo modello speciale di quest’inverno, la “Limited Winter“, disponibile in due sole versioni, la 1.6 turbodiesel da 120 cv con sola trazione anteriore e la 2.0 turbodiesel da 140 cv che abbina le quattro ruote motrici e il cambio automatico a 9 rapporti. Molto ricca la dotazione di serie.
MOTORI : Benzina 1.4 Multi-Air 140 Cv. 6 M Trazione Anteriore
DIESEL: 1.6 MultiJet 120 CV – 6M Trazioine Anteriore
DIESEL: 2.0 Multijet 140- 170 Cv. 6M/Aut Trazione Integrale
DIMENSIONI: Lunghezza: 439 cm; Larghezza: 182 cm; Altezza: 164cm; Passo: 264 cm.
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La McLaren 720 S ha debuttato a Marzo 2017 tra le sue caratteristiche di rilievo ci sono i tempi di accelerazione: 0-100 km/h 2.9 sec. 0-200 km/h 7.8 sec., la velocità massima di 345 km/h e il suo peso di appena 1419 Kg.
Cosa dire di questa Supercar. La scocca è in fibra di carbonio ed inserti in alluminio. Lo stile esasperato ed estremo non riesce, pur essendo originale, ad eguagliare l’eleganza di altri Marchi, pur essendo molto personale. Un po’ Forzato il design, sopratutto all’anteriore, comunque affascinante e armoniosa nell’insieme. Avanzato l’abitacolo rispetto al resto della vettura, per una migliore distribuzione delle masse. Belli invece i cambi degli andamenti curvilinei e i raccordi tra le varie zone, fino al giro porte e al cofano posteriore. Di notevole pregio ingegneristico gli sportelli. D’effetto ma anche funzionali gli spoiler, che si azionanao anche in frenata. Davvero cattivi, come tutta la zona posteriore, che cambia radicalmente le sensazioni trasmesse rispetto alla zona abitacolo. Motoristicamente il V8 centrale 4.0 c.c – M840T biturbo eroga 721 Cv , con una trasmissione con cambio robotizzato a doppia frizione e sette marce.
L’impianto frenante si presenta con i dischi carbonceramici di 390 mm all’anteriore e 380 mm dietro. Gomme, Pirelli P Zerro dedicate. Le sospensioni sono state ridisegnate e alleggerite di oltre 16 Kg per ottenere la migliore fluidità di guida possibile. Anche lo sterzo è stato migliorato, adottando un nuovo servomeccanismo sempre idraulico. Nell’insieme la supersportiva grazie al sistema “Proactive Chassis Control” non ha eguali per quel che riguarda la massima aderenza in ogni condizione di marcia.
DIMENSIONI: Lunghezza 454 cm Larghezza 216 Altezza 119 cm Passo 267
#mclaren720s #720S #mclarenmercedes
Noi comunque a Bologna ci siamo andati con una fiammante Land Rover -Discovery5, prossimamente il resoconto dell’esperienza con questa magnifica vettura.
Qui la prima parte del servizio:
(DAL MOTORSHOW DI BOLOGNA 2017 LE NOVITÀ CHE CI HANNO COLPITO: PORTOFINO, NSX, DS7 -1 PARTE)
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