DS4, un po’ berlina, un po’ sportiva (nella linea) , ma comunque bellissima

Il gruppo Stellantis ha cambiato la DS4 rispetto alla prima generazione commercializzata nel 2010. L’indole, le forme, le dotazioni ne fanno un’auto davvero differente, sportiva ed elegante, che si propone quale valida alternativa ai prodotti tedeschi di livello superiore.  Le linee sono scolpite con marcate pieghe della carrozzeria e danno un maggiore senso di solidità, al contempo la linea è così fluida da farla sembrare, nell’insieme, una vera sportiva, bella e rifinita come poche, forse un po’ barocca per le tante nervature, ma comunque con una grande personalità. Frontalmente un’ampia griglia circondata da ottiche con estremità smussate presenta fari da 98 LED. Diminuiscono le cromature, ma non scompaiono.

La carrozzeria può essere personalizzata con un tetto di colore diverso secondo la moda del momento. Ci sono due versioni, una più elegante e la seconda denominata “cross” a completare la gamma. Quest’ultima si distingue per le barre portatutto, le protezioni sui paraurti e sottoporta oltre al tetto in tinta con la carrozzeria (che secondo me stona con lo stile dell’auto). La DS4 è auto moderna e sicura che oltre agli ultimi sistemi ADAS dispone (optional) della  guida autonoma di livello 2, o anche il DS Active Smart Scan Suspension che legge la strada. Permette di regolare le sospensioni in base allo stato della strada. 2,67 di passo.

Questa sofisticata media a cinque porte ha un frontale importante, in cui spiccano la mascherina con piccoli rombi cromati che creano un effetto tridimensionale, i sottili fari a led e le vistose luci diurne “a L” che tagliano verticalmente il paraurti. La parte posteriore è raccolta, col tetto basso quasi da coupé, mentre le fiancate, con le eleganti maniglie a scomparsa a filo della carrozzeria e i grossi cerchi di 19” o 20”, sono attraversate da profonde nervature; nella coda spiccano i fanali orizzontali e il massiccio paraurti. L’abitacolo, comodo per quattro adulti, è raffinato, con plancia elegante e ben raccordata ai pannelli delle porte. I sedili sono ventilati e massaggianti nelle loro versioni in pelle. Di alto livello le rifiniture e i materiali (oltre alla pelle, si possono avere dettagli in Alcantara, legno, carbonio, alluminio). Lo schermo di 10,3” a centro plancia, è ben leggibile e ha le schermate sfogliabili con le dita; un po’ meno chiaro il cruscotto digitale di 7”. C’è però l’head-up display proiettato sul parabrezza, utile e che raggruppa le informazioni principali (personalizzabile). Nella consolle centrale – più in basso – un display a sfioramento di 5” permette di richiamare le funzioni più utilizzate, ma non sempre l’operazione è intuitiva, e può distrarre. C’è però l’opzione di  utilizzare l’assistente vocale DS Iris System.

Il bagagliaio delle versioni a benzina e diesel ha una buona capienza; quello delle plug-in perde 40 litri, per via delle batterie del sistema ibrido sotto il piano di carico. La capienza minima di 430 litri (massima di 1.230 litri) sulle versioni termiche benzina/Diesel, mentre si “ferma” a 390 litri (1.190 litri) per la ibrida plug-in. Comoda e ben insonorizzata, la DS 4 è spinta da un 1.2 a benzina o da un 1.5 a gasolio, entrambi da 131 CV. C’è poi la più veloce ibrida plug-in, con un 1.6 turbo abbinato a un’unità elettrica, per 224 CV combinati. Per la casa, la batteria da 12,4 kWh si ricarica al 100% in meno di 2 ore da una colonnina da 7,4 kW. Col “pieno”, l’auto può viaggiare a zero emissioni per oltre 50 km. In modalità ibrida, però, i consumi sono solo discreti.

Con una larghezza di 183 cm e ruote molto larghe e cerchi fino a 20 pollici trasmette, grinta, eleganza e sicurezza. La lunghezza totale è di 440 cm e un’altezza totale di 147 cm è di fatto una vera sportiva. Il passo è di 267 cm, per un ottima abitabilità. Con il suo nuovo frontale e la sua firma luminosa unica. Il suo sistema “Matrix Led Vision” combina luci a matrice e direzionali.

I motori:

Proprio come la cugina Peugeot 308 (con la quale condivide il Pianale EMP2V3 e buona parte della meccanica) , la DS4 prevede ancora l’unità a gasolio, il noto e potente 1.5 BlueHDi da 130 CV. Per le unità benzina, l’entry-level è il tre cilindri 1.2 PureTech da 130 CV. Viene poi affiancato dal quattro cilindri 1.6 PureTech da 180 e 225 CV (nella versione combinata endotermica e elettrica). Nella versione ibrida ricaricabile la batteria indica 12,4 kWh, ( il che fa salire il peso totale a 1.763 kg). Tutti sono abbinati a un cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti. La versione Cross, pur non essendo a trazione integrale prevede il sistema DS Extended Grip. Altra raffinatezza riguarda le sospensioni. Con una piccola telecamera posta sul frontale, Active Scan Suspension, viene letto ed elaborato l’andamento del terreno, e del manto stradale, definendo ed adottando il sistema di sospensioni più adatto alla strada, di fatto vengono regolate automaticamente la rigidità delle molle.

Auto bella, bellissima e dalla grande personalità. Linee uniche e comfort di altissimo livello. Sembra una coupé sportiva, non lo è. E’ un’auto tranquilla e dalle prestazioni solo discrete. L’estetica non viene confermata dal temperamento, sempre molto comodo – compreso il cambio sequenziale piuttosto lento. E’ comunque un’icona, come lei, non ce ne sono…

 

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