Dal 31/03/2018 tutti i veicoli immatricolati nell’Ue dovranno avere installato il sistema di chiamata d’emergenza automatizzato, il cosi-detto “eCall”.
Di cosa si tratta? E’ un sistema di chiamata d’emergenza autonomo che si attiva a seguito di un incidente stradale. Chiama il numero 112. Si attiva grazie ad un modem integrato di bordo che non sfrutta le linee telefoniche degli smartphone, bensì grazie ad un accordo tra GSM Association utilizza una rete apposita che ne garantisce la copertura per tutte le chiamate di emergenza.
Gli attuali standard delle vetture in produzione avrebbero potuto permettere l’istallazione di una sim all’interno dell’auto e far compiere le operazioni di richiesta d’aiuto tramite una linea convenzionale. Per abbattere i costi e rendere disponibile per tutti un sistema unico di richiesta di emergenza, la Commissione preposta ha optato ad un sistema che garantisse il funzionamento in ogni condizione.
Partendo dai dati degli incidenti accorsi negli anni passati sulle strade d’Europa, si è assistito – purtroppo – ad una vera e propria guerra che ha causato la morte per più di 25.000 persone. Dati impressionanti che – a volte – avrebbero potuto scongiurare gli esiti più nefasti, se solo fossero arrivati per tempo i soccorsi. Il principio di base per cui si è arrivati a questo sistema è proprio quello di arrivare ad una riduzione del 10% dei decessi per ritardo nei soccorsi, negli incidenti stradali.
Il sistema disposto garantisce l’attivazione automatica della richiesta di soccorso in ogni condizione – una volta che sia stata riconosciuta l’entità del danno e il pericolo per conducente e passeggeri. Con questo sistema viene individuato il veicolo e i danni da esso subiti, così da inviare i soccorsi immediatamente.
L’eCall secondo quanto stabilito dal Parlamento Europeo dovrà essere istallato su tutte le nuove auto prodotte, che quindi dovranno avere l’eCall di serie, mentre per quelle vecchie non ci sarà l’obbligo di installazione, ma potranno comunque essere aggiornate con un supporto after-market.
Ai sensi della legislazione già approvato nel 2014, gli Stati membri dell’UE devono assicurarsi che venga recepito quanto deliberato dai singoli Stati Membri che dovranno predisposte le infrastutture atte ad elaborare le chiamte eCall dal 1 Ottobre 2017.
La necessità di un sistema che diventi Protocollo a livello europeo è evidente perché la maggior parte dei sistemi di chiamata di emergenza, già disposti dalle singole Case Automobilistiche non sono progettati per funzionare a livello internazionale. “I servizi privati offrono questo, ma non funzionano in tutta Europa”, e seppure funzionasse ci potrebbe essere il problema ” lingua che potrebbe essere un limite”, Sono stati riconosciuti, comunque, ai sistemi già in uso, i meriti della loro efficacia in tante situazioni. Ora il protocollo informatizzato non si avvarrà più della sola voce ma di dati che comprendono le coordinate e un sistema di analisi dei danni.
Il parlamento Europeo sta vagliando l’estensione del provvedimento anche ad autobus, pullman e camion.
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