L’ecotassa sembra ormai un’improrogabile necessità per incentivare l’acquisto di auto nuove a bassa emissione di CO2, che siano a Benzina / Gas Metano, oppure Mild-Hybrid, o Full-Hybrid – sempre meno i diesel condannati all’estinzione.
Spingere all’acquisto di auto nuove, o ancora Ibride comporta ovviamente (quando si inseriscano delle tasse sulle auto che emettano concentrazioni maggiori di CO2) ammazzare il Mercato dell’Usato.
Si ripercorre una strada già vista all’epoca del Governo Monti, ma assai più gravosa e con incentivi e sgravi minori. Saranno previsti incentivi fino ad un massimo di 45.000 Euro.
SGRAVI:
IN CASO DI ROTTAMAZIONE:Ci sono fino a 6000 euro per la rottamazione del proprio veicolo per l’acquisto di un auto con basse emissioni (0-20 grammi/km di CO2 – praticamente le sole full-hybrid). La cifra scende a 2500 euro per chi acquista un’auto nuova con emissioni da 21 a 70 grammi/Km di CO2.
SENZA ROTTAMAZIONE:lo sconto sarà di 4000 Euro per chi acquista le auto ad emissioni bassissime e cioè le Elettriche con 0-20 grammi/km di CO2. L’incentivo scende a 1500 per quelle che emettono dai 21 ai 70 grammi/Km i CO2.
Tutta un’altra musica per chi acquisti auto non rientranti per quelle a bassissime emissioni. Una manovra deliberatamente messa a punto per disincentivare l’acquisto di auto usate e che non abbiano i dispositivi di riduzione delle emissioni di ultima generazione. Ci sarà una vera e propria TASSAZIONE:
Entro il primo marzo 2019 sarà ancora possibile acquistare auto nuove e usate, non di ultima generazione senza incappare nelle nuove sanzioni. (Non tutti si possono permettere auto nuove e a trazione elettrica, i cui incentivi sono ben poca cosa rispetto l’acquisto di auto con questo tipo di propulsione). Nessuna tassa invece per i possessori di auto vecchie (almeno per ora). Secondo chi legifera viene scoraggiato l’acquisto di auto non ecologiche, ma non colpito chi l’auto già ce l’ha.
Un sistema che lascia molti dubbi. Incentiva si l’acquisto di vetture Hybrid, ma non le supporta più di tanto, anzi molto meno di un tempo. Colpisce le auto più inquinanti Nuove, che ovviamente nessuno dovrebbe comprare, anche perché ulteriormente tassate. Ciò porterà a incentivi nelle vendite dei Marchi (prima di marzo 2019), perché un po’ tutti si dovarnno disfare di vetture che poi pagheranno tasse, oppure arresteranno l’importazione (per le auto straniere) la distribuzione o ancor peggio “per il Gruppo FCA – il piano di sviluppo”.
“L’ecotassa” prevedeva 110/120 grammi di CO2 /Km innalzata (per motivi di mercato) a 160 Co2 gr/Km, per salvaguardare le cilindrate minori.
Ci saranno degli scaglioni di tassazione secondo l’ammontare del fattore inquinante:
- 1.100 euro: emissioni da 161 a 175 CO2 g/km,
- 1.600 euro: emissioni tra 176 e 200 CO2 g/km,
- 2.000 euro: emissioni da 201 a 250 CO2 g/km,
- 2.500 euro: emissioni superiori ai 250 CO2 g/km.
Grazie a questa tassazione per il legislatore avremo l’aria più pulita (da qualche parte si doveva pur cominciare), meno soldi in tasca, ma potremo comprare le auto elettriche che costano ancora tantissimo e inquinano in maniera delocalizzata quanto se non più delle auto ben catalizzate. Anche perché – mi ripeto – in ogni caso poi si dovrà sostituire il pacco batterie, da ricomprarle ovviamente e gettare e smaltire le vecchie che non inquinano poco come rifiuti speciali.
E’ un primo passo, anche perché i parametri imposti a livello internazionale parlano di emissioni di CO2 ancora molto più basse. Le nuove auto dovranno diminuire del 37,5% le emissioni di fattori inquinanti, nel decennio che va dal 2021 al 2030.
AUTO FINO A 120 di CO2 per gr/Km:
Smart ForTwo Diesel: 88 gr/km CO2; Smart ForTwoBenzina: 103 gr/Km CO2. Toyota Corolla e VW Polo con 104 gr/Km; PSA (C1-107-Aygo) 1.0 benzina 106 gr/Km. Peugeot ancora con 1.4 HDI con emissione (abbinato in Myld-Hybrid ad un elettrico). Ci sono poi le Toyota di piccola e media gamma.
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