Tanta roba!!! È l’espressione sentita nella descrizione della nuova versione della berlinetta di Maranello. La nuova 488 GTO, anche se ancora non confermata, sembra esistere. C’è, è definita in ogni suo dettaglio e va tanto forte.
Si tratta di una versione più leggera, più potente e performante. Tante le soluzioni corsaiole ed hi-tech che sembreranno farla appartenere ad un’altra dimensione.
La nuova vettura, potenzialmente chiamata 488 GTO, sarà annunciata al Salone di Ginevra di quest’anno, ma tanti muletti e prototipi girano già nelle nostre strade.
I più vicini all’ambiente dicono di una presentazione già avvenuta ad una schiera ristretta di possibili acquirenti, venditori e personaggi famosi e addetti ai lavori. Tenuta lontana la stampa e comuni mortali.
Un’immagine è forse trapelata da Instagram, sul profilo Ferrari Photo Page e sembra confermare tale cosa, ma la foto non è sicuro possa essere o no, autentica (anche se è evidente essere una foto rubata).
Questa nuova “Serie Speciale” avrà oltre 700 CV di potenza massima, risultando il V-8 più leggero e potente mai prodotto dalla Ferrari. Deriva direttamente dall’esperienza delle Corse Endurance, applicata a vetture stradali. Per ridurre il peso il più possibile, utilizzerà per la carrozzeria e i cerchi più fibra di carbonio di quella che abbiamo visto in precedenza su una Ferrari. Forti modifiche alla aerodinamica, con un nuovo muso, con ali, anche mobili, sia davanti che dietro, e parafanghi con diffusori laterali. Diverso il cofano e la coda. Viene migliorato il flusso aerodinamico sotto la vettura. Ci sono sospensioni “da pista” e l’introduzione di nuovi sistemi di gestione elettronica di alcune parti dell’auto, come l’ormai noto Sideslip Angle Control o la velocità del cambio, tutte soluzioni che permetteranno a questo bolide di essere anche più veloce della LaFerrari.
Per quanto riguarda il nome, da sempre, anche per rievocare termini storici fedeli al marchio, sin dall’inizio a questa vettura è stato attribuito il nome 488 GTO. A noi piacerebbe.
Le GTO nella storia Ferrari:
Si parte dalla 250 GTO del 1959, con un V12 Testarossa da 3000 cc. (con cilindrata unitaria per ogni cilindro di 250 cm³). L’alimentazione era regolata da 6 carburatori Weber. La lubrificazione era a carter a secco, comandata da 2 pompe dell’olio. Questo oltre a migliorare la lubrificazione consentì l’abbassamento del motore e del baricentro e telaio in alluminio della vettura. Il Cambio era a 5 marce tutte sincronizzate monodisco a secco.
Lunga cm 440; larga cm 167 con un passo di cm 240 e un peso di Kg 890. La vettura definitiva che esordì alla 12 ore di Sebring nel 1962.
Altra storica vettura è la 288 GTO, che partendo dalla meccanica della 308 GTB fu un’evoluzione stilistica, meccanica e dei materiali, della produzione dell’epoca. La carrozzeria in Kevlar era l’espressione del design di Pininfarina e riprendeva lo stile della 308 portato a un livello maggiore. Stilisticamente riprendeva dei motivi della linea della 250 GTO. I Parafanghi erano allargati per i nuovi pneumatici. Il Motore invece era un V8 longidudinale la cui cilindrata era di 2855 cc iniezione elettronica, con doppia sovralimentazione e intercooler. Raggiungeva i 400 CV.
Lunga 429 cm, larga 190 cm, passo 245 cm e peso di Kg 1160.
La successiva GTO è stata la Ferrari F40: costruita tra il 1987 e il 1998 ha rappresentato l’ultima vettura che non aveva supporti elettronici e cambio tradizionale della storia Ferrari. Costruita in materiali compositi, (Kelvar e Carbonio e plexiglass per le parti trasparenti). Riprendeva tratti della precedente 288 e ne ha ulteriormente evoluto lo stile. Famoso l’alettone posteriore che ne ha contraddistinto lo stile. L’ultima vettura col motore Turbo dell’epoca in cui c’era ancora il Grande Vecchio, Enzo Ferrari. Nata per festeggiare i 40 anni della attività sportiva del Cavallino RampanteAl momento della sua presentazione era l’auto stradale più veloce mai costruita con i suoi 324 km/h dichiarati. Il motore è un 8 cilindri a V di 90 gradi, cilindrata pari a 2936,25 cc, sovralimentato con due turbocompressori IHI, distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro con due iniettori per cilindro. La potenza massima erogata è di 478 CV. La Ferrari F40 è sprovvista di sterzo assistito e ABS, niente vetri elettrici, ne impianto stereo. I sedili sono gusci di carbonio e non c’è alcuna rifinitura interna con lamiere e carbonio a vista. Lunga 435, larga 197 cm, passo 245 e peso Kg 1235.
La F50 è una GTO moderna. Nata nel 1995.La prima, nella storia della Casa di Maranello che presentava supporti alla guida elettronici mai visti in un prodotto di nicchia di Maranello. Una vera e propria Formula Uno stradale, moderna e tecnologicamente avanzata, Il motore è un 12 cilindri a V stretta, a 5 valvole per cilindro comandate da doppio albero a camme in testa per ogni bancata. Lo stesso propulsore che aveva equipaggiato la Formula Uno della stagione precedente, con cilindrata aumentata a 4700 cc, la potenza raggiunse i 520 CV l’alimentazione avveniva con sistema iniezione Bosch motronic 2.7. La trasmissione era manuale a 6 rapporti +RM. Le sospensioni sono anteriori: tipo push rod, montate su uniball, quadrilateri sovrapposti, molle elicoidali, ammortizzatori in tubi d’alluminio Bilstein con controllo elettronico dello smorzamento / posteriori: tipo push rod, montate su uniball, quadrilateri sovrapposti, molle elicoidali, ammortizzatori in tubi d’alluminio Bilstein con controllo elettronico dello smorzamento.
Nel 2002, in onore di Enzo Ferrari venne presentata la ENZO. La Enzo dispone di un motore V 12 di 65° aspirato montato in posizione centrale di 5998 cm³ erogante 660 CV scaricata sulle generose coperture dell’asse posteriori 345/35 ZR 19. Sia la struttura che la carrozzeria sono in fibra di Carbonio . Le sospensioni sono a doppio quadrilatero deformabile sia all’avantreno che al retrotreno. I Freni sono realizzati in composito ceramica-carbonio . La trasmissione è a 6 marce sequenziali con paddles al volante. Prodotta fino al 2004 in 399 esemplari rappresenta l’ultima delle auto di concezione relativamente tradizionale. Da qui in poi c’è una rottura generazionale. Con LaFerrari cambia il mondo dell’auto, un salto epocale. La Enzo aveva misure generose 470 cm di lunghezza, 203 cm di larghezza passo 265 Peso 1255 kg (Dalla Ferrari Enzo è derivata anche un’altra auto, che si è fatta notare nelle competizioni sportive FIA GT, la Maserati MC12 e le vetture laboratorio FXX e FXXEVO).
Nel 2013 al Salone di Ginevra è stata presentata l’ultima delle supersportive della Casa di Maranello “LaFerrari”, un’auto spaventosamente diversa, che integra ad un propulsore termico un’unità ibrida che supporta ed integra la spinta del motore tradizionale. Il sistema HY-KERS, recupera l’energia attraverso i freni e la riutilizza in accelerazione. E’ un’auto di rottura perchè diversa da tutte le altre che l’hanno preceduta, non c’è continuità stilistica, ne evoluzione di un’idea. Un’auto nuova, con una tecnologia mai applicata su un’auto di serie, ne mai pensata per una Ferrari. Deriva dal Regolamento di Formula 1 che proprio in quegli anni introducevano il Kers per aumentare la potenza nei sorpassi. Il motore è come sempre un V12 (che differisce da quelli di Formula 1 all’epoca 8 cilindri e poi scesi a 6), motore F140 , a 65° ora ad iniezione diretta, che arriva ora a 6262 cc per 800 CV. L’unità ibrida produce ulteriori 163 CV, per un totale di 963 CV. La trasmissione è affidata ad un cambio a doppia frizione sequenziale a sette marce e la Trazione è sulle ruote posteriori. Le sospensioni sono a triangoli sovrapposti all’avantreno e di tipo Multilink al retrotreno.
Le misure: Lunghezza 470, Larghezza 200, Passo 266 Peso 1255 Kg.
Ad oggi una GTO così esasperata non è stata ancora definita per la sua naturale Evoluzione. Le caratteristiche del Motore centrale e longitudinale, oggi integrato anche da un’unità ibrida dovranno avere uno sviluppo tecnico e stilistico che ne possa identificare ancora una volta, come sempre, nel contesto e nell’epoca in cui questi gioielli sono stati prodotti, un riferimento, un’icona inconfondibile nella storia automobilistica mondiale.
La 488 GTO, invece, sarà forse un universo parallelo di questa storia; più genuina e pura, potrà rinverdire i fasti gloriosi dei tempi delle competizioni.
Forza Ferrari!
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