Portata in dote dalla Chrysler nell’’accordo (insieme alla 200/300 e al Voyager rimarchiati Lancia) nel periodo in cui nasceva il gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobili) il Freemont parte dalla base di un’autovettura già in produzione sotto il marchio Dodge, la Journey. Un progetto di qualche hanno fa (2008), che se da una parte esalta anche visivamente qualità riconducibili alla robustezza ( il Pianale appartiene alla Mitsubishi Outlander I^ serie), dall’altra comincia a mostrare qualche segno del tempo. La Fremont trasmette per la sua forma squadrata e massiccia, una sensazione di solidità confermata da una più attenta analisi del telaio, gruppo sospensioni, strutture di smorzamento, paraurti e sportelli ( il peso in ordine di marcia è di ben Kg 2025 versione AWD ).
La stazza c’è. La comodità anche; i sette posti sono veri. Anche glii ultimi due ricavati nel bagagliaio, non sono strapuntini, ma anche comodi, come anche comodo è l’accesso, estrarli dal bagagliaio e nello stesso riporli (in una mossa). Le dimensioni sono generose, ma nel guidarla ciò non si avverte neppure tanto, data la sua relativa maneggevolezza. Non si può dire possa essere comoda per la città, ma con una bella famiglia con bambini, è un prodotto da prendere assolutamente in considerazione data anche la relativa convenienza attuale, nel rapporto tra prezzo e dotazioni e le promozioni in atto.
Abbiamo provato lo scorso week end la Freemont da 170 CV a trazione integrale (AWD) per una gita fino a Orvieto. Non tanti chilometri, partendo dalla Capitale, ma tratti di sterrato ce li siamo concessi e anche oltre all’autostrada, molti tratti in extraurbana, molti vicoli della bellissima località umbra.
Nell’insieme questa vettura c’è sembrata votata principalmente a percorrere, in surplace, le arterie autostradali, data la mole e gli ammortizzatori. Sembra essere stata progettata per essere stradista, nel confort di un salotto ampio e pieno di accessori come quello della versione Full Optional a noi concessa dal concessionario MotorVillage di viale Manzoni – Roma. Una grossa berlina, rialzata, con la trazione integrale che si inserisce quando serve, con un enorme portabagagli (se non si usano i 7 posti previsti) e una bella sensazione di sicurezza (garantita anche dai 6 air-bag/ ESP/TCS/ESC+Hill Holder/TPMS).
Anche nelle strade extraurbane ci ha addirittura sorpreso per la tenuta in curva e per un beccheggio e rollio non superiore a tante monovolume stradali. Merito anche della gommatura molto generosa (225/55/19 – M+S) e di sospensioni abbastanza secche ma non rigide. Comoda su pavé, dossi e buche, molto meglio di tanti Suv e Cuv già provati. Le sospensioni ci sono piaciute molto, insieme alla tenuta davvero una bell’andare, malgrado il cambio Automatico, una certa pigrizia e un consumo non proprio parco.
La trasmissione è forse la nota più dolente di questa versione. con trasmissione automatica. La macchina c’è apparsa in questa configurazione, malgrado i 170 CV un po’ lenta. La trazione integrale che da un lato spinge, aiuta e si aggrappa nello sterrato, su fango e ghiaia, quando necessario,attraverso l’utilizzo di un giunto a controllo elettronico ECC (Electronically Controlled Coupling), è allo stesso tempo un maggiore peso comunque a carico del propulsore. Il Cambio abbastanza lento, seppur silenzioso,tende a far andare sempre su di giri il motore prima di passare al rapporto più alto.
La leva è troppo arretrata rispetto al volante e se si volesse optare per la cambiata manuale, senza paddles è davvero inutilizzabile. Sui lunghi curvoni in discesa, a volte, ci sono state anche delle scalate, ma comunque – devo dire – nel complesso si può definire solo sufficiente. (se la dovessi acquistare sceglierei senz’altro la manuale a trazione anteriore da 140CV)
Il resto della vettura presenta solo virtù e pochi appuntii. La nostra versione AWD Automatica, aveva ancora lo scomodissimo freno di stazionamento a pedale. (in quelle con cambio manuale è posizionato nella zona più convenzionale) Lo sterzo c’è sembrato abbastanza preciso, la demoltiplicazione ci ha permesso manovre e inversioni in spazi abbastanza ridotti. Molto comoda in manovra la telecamera posteriore e i sensori (che ritengo indispensabili in una vettura del genere). sul Display da ben 8.4’’, tra i più grandi in circolazione.
Comodo per le molte funzioni, ma posizione è troppo esposta ai raggi solari, non c’è una cornice a protezione dello stesso e certe funzioni non le trovo affatto agevoli. Talune possano essere azionate esclusivamente dallo stesso display e distraggono troppo alla guida. Altre – fortunatamente non sono azionabili in movimento (scelta intelligente), ma comunque per far funzionare qualsiasi cosa non ci sia di fisico lo sguardo va tolto dalla strada e i comandi cercati, anche se si conosce dove sono, proprio perché non “fisici”. L’impianto Hi Fi è (Alpine) eccezionale ottimi i diffusori, i bassi e la regolazione (con anche tasti fisici). La nostra versione prevedeva anche lo schermo al centro del padiglione (che però non abbiamo provato) molto bello. (sopratutto con bambini schiamazzanti). Non mi piace invece molto la scelta della regolazione volume (dx) e cambio brani/canali (sx) dietro lo sterzo (come su Jeep), ci avrei messo le marce del cambio, ponendo un satellite alla destra del volante per la regolazione audio e telefono (in questo prediligo da sempre la soluzione Ford/Renault).
L’impianto di climatizzazione è potente ed efficace, Automatico, separato e autonomo (Trizona) tra guidatore e passeggero ma anche con regolazioni autonome per i posti dietro. Semplice nella grafica e altrettanto comodo per regolare nella maniera migliore. Sulla plancia, orizzontalmente, sotto lo schermo ci sono i tasti per lo sbrinamento anteriore e del lunotto; il ricircolo, l’accensione della A/C. La portata è invece regolata dalla manopola centrale. Ulteriori regolazioni sono poi possibili sul display, ci sono la riproduzione dei comandi fisici sullo schermo e la regolazione dell’indirizzamento dei getti d’aria, oltre – secondo le versioni – il riscaldamento dei sedili. Il Cassetto portaoggetti è troppo piccolo. C’entra giusto il libretto, un panno e poco altro. Tale lacuna è ampiamente compensata dal vano ricavato sotto il sedile passeggero. Forse era più pratico un cassetto a scorrimento, ma comunque la capacità è notevole. Ci sono poi ampie tasche sui sportelli e il Bracciolo centrale (ora anche, nella nuova versione appena uscita, ridisegnato e con prese usb all’interno meglio raggiungibili). Davanti al sedile passeggero ci sono due botole e in vari punti poggia bicchieri e bottigliette. I sedili hanno buone regolazioni , anche lombari (la nostra versione aveva il solo posto guida con regolazioni elettriche).
La seduta però mi è sembrata comunque dura all’altezza dei reni e comunque corta rispetto alle gambe. Dietro invece tutto bene, sia per la seconda che terza fila. I sedili che avevamo erano in morbida ma resistente pelle. Forse un po’ troppo lisci (nella nuova versione hanno aggiunto degli inserti, e comunque hanno diversa imbottitura).
Ci sono dettagli che possono piacere o meno; Altri sono una questione di abitudine e in poco tempo diventano d’ordinario uso. Altri si spera diventino patrimonio di un po’ tutte le marche, che li applichino nel breve termine. Tanti anni fa ci fu l’introduzione della chiusura automatica delle porte in movimento. Molte case automobilistiche l’hanno adottata. La chiusura con pulsante sulla maniglia è un’altra cosa che per ora ho notato solo su poche vetture sulla Toyota e Ford, con la chiave da tenere in tasca ed agire anche per l’accensione sul tasto Start. L’accensione dei Fari all’apertura e chiusura auto mi piace molto.
Ho notato una gran cura costruttiva sportelli lamiere, verniciatura e guarnizioni non lasciano spazio a critiche. Il tappo del rifornimento invece si. Troppo piccolo e non si chiude con la chiusura centralizzata. Altra cosa che migliorerei è la plancia, troppo anonima. Il quadro strumenti ha indicatori troppo piccoli , anche se è apprezzabile la riproduzione delle principali indicazioni del navigatore, nel piccolo display centrale. La plastica (nell’ultima versione è un po’ più morbida) altrimenti troppo semplice e fonte di qualche rumorino (però eravamo sullo sterrato).
Le parentele con Jeep per taluni dettagli sono già presenti. Per altri, sono auspicabili. La Renegade è sicuramente più moderna. La Freemont è però sicuramente più Macchina. Ora bisogna vedere quanto ci sia intenzione in casa FCA di far crescere ancora questo prodotto, col rischio di concorrenza interna con altri prodotti del Brand JEEP o se sia preferibile tenerlo ad un livello meno pretenzioso, pratico e con vocazione più familiare. In ogni caso – come mi permetto di fare ogni volta – L’auto si presta ad una ancora maggiore diffusione, un po’ per le offerte di casa Fiat, sia per il lieve Restyling operato che ha introdotto diverse migliorie interne (plancia, sedili, freno a mano, sellerie e seduta e alcune rifiniture), sia Esterne, con nuovi paraurti, griglia e Fari all’anteriore, Minigonne, Barre sul tetto, Cerchi di diverse misure e disegno. Se solo acquisisse un design, un’impronta più moderna, diventasse più morbida nelle forme e secondo moda si imborghesisse un po’ diventando più parca e con cilindrate anche inferiori……chissà potrebbe diventare un riferimento per l’intera categoria……….Io me la comprerei subito.
Misure:
Lunghezza: cm 489
Larghezza: cm 187
Altezza: cm 171
Passo: cm 289
Bagagliaio da dm3 136 a 1481
Peso (Mod. AWD 170CV): Kg 2025
Promozione in Atto c/o Concessionari FIAT: http://www.fiat.it/it/promozioni/promo-freemont
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