Giulia e Stelvio, le ultime vere Alfa Romeo

La Giulia e la Stelvio sono forse le ultime rappresentanti del Brand italiano del Biscione. Vere Alfa Romeo come non ce ne saranno forse più, con un telaio “Giorgio” e motore Made in Italy. La Giulia unica nella sua impostazione meccanica, (fortemente voluta da Sergio Marchionne) ha saputo dimostrare cosa davvero sappiamo fare con  le potenzialità esperienza storica e innovazione tecnologica. Un’auto super che ha tenuto testa a i Brand tedeschi, togliendosi più di qualche soddisfazione. La Stelvio, nata sul medesimo pianale, rappresenta il passaggio alla nuova dimensione delle auto moderne. Quell’idea di SUV che tanto piace, non rinnega le sue origini, con un’impostazione stilistica e di guida molto Alfa Romeo. Entrambe sono riuscite a far affezionare molti automobilisti al Marchio  grazie a un feeling di strada unico che trasmette sportività e piacere di guida.

[ La prossima generazione della Giulia che nascerà nella nuova famiglia Stellantis, avrà origine completamente diversa. Deriverà da altri prodotti del Gruppo – probabilmente la Peugeot 408 e motori termici e Hybrid del Gruppo PSA/FCA e ovviamente Full elettric -. Acquisirà però tanto per innovazione tecnologica a basso impatto ambientale, ma certo di Alfa Romeo avrà ben poco se non lo stile e qualche richiamo al passato ].

La Giulia attuale è una berlina moderna che riprende la classica soluzione tre volumi. Soprattutto è a trazione posteriore come da sempre rivendicato dai puristi che mai avevano amato le precedenti 155/156/159 frutto delle sinergie all’interno del gruppo FCA. Il motore in posizione anteriore longitudinale e la trasmissione porta la trazione – non più con le storiche sospensioni De Dion – ma Multilink, al posteriore grazie ad un albero di trasmissione in fibra di carbonio. Davanti troviamo addirittura quadrilateri come le auto più sportive e ciò ha influito anche nel design del cofano particolarmente basso e filante. La distribuzione dei pesi è perfettamente in equilibrio  50% all’avantreno e 50% al retrotreno. L’alluminio che è sinonimo di leggerezza è presente in molte parti meccaniche, carrozzeria e propulsori.

Versioni e Motori: 2023

Giulia- Stelvio Veloce/ Giulia- Stelvio TI/ Giulia-Stelvio Sprint/ Giulia-Stelvio Super.

I modelli a trazione posteriore (ha il differenziale Q2). Quelli con la sigla Q4 possiedono il differenziale che gestisce la trazione integrale.

I motori prevedono  due turbodiesel 2.2, rispettivamente da 160 o 210 CV, ed il 2.0 turbo benzina da 280 CV.

Motori, a benzina e a gasolio, sono tutti brillanti e abbinati a un cambio automatico a otto rapporti (del tipo tradizionale, con convertitore di coppia) che si dimostra tanto rapido quanto fluido.

La versione più estrema è la Quadrifoglio, con il 2.9 V6 turbo da 510 CV, sviluppato in collaborazione con la Ferrari.

Stelvio:

I motori prevedono  due turbodiesel 2.2, rispettivamente da 160 CV trazione posteriore o 210 CV, ed il 2.0 turbo benzina da 280 CV, a trazione è integrale: nella guida normale la potenza arriva dal retrotreno, ma in caso di slittamento delle gomme, in curva o nelle forti accelerazioni, fino al 50% dei cavalli possono essere inviati (tramite una frizione a comando elettromeccanico) all’avantreno.

Da poco è stato effettuato un lieve restyling nel frontale e sulla plancia delle sue Alfa Romeo Giulia e Stelvio per l’anno 2023.

Nello specifico, il frontale delle nuove Giulia e Stelvio  è rifinito grazie ai fari, che sono la principale novità. Queste ottiche creano un  family feeling con la  Tonale. Le luci sono realizzate in 3 moduli. Formano la nuova firma luminosa di Giulia e Stelvio. Inoltre incorporano 2 tecnologie avanzate. Il sistema “Adaptive Front Lighting System ”, che regola costantemente gli anabbaglianti in base alla velocità e alle condizioni di guida, e la tecnologia “ Gree-Free High Beam Segmented ”, che, in condizioni di scarsa illuminazione, rileva il traffico che precede e/o che procede in direzione opposta direzione automaticamente, per evitare di abbagliare altre auto.
I proiettori supportano anche il dispositivo “Welcome and Goodbye ” , una funzione che si attiva ogni volta che il guidatore apre o chiude a chiave il proprio veicolo. La disposizione del gruppo ottico posteriore a LED offre una combinazione ottimale di stile e tecnologia all’avanguardia. È stato ridisegnato per accentuare l’identità sportiva dei 2 modelli. Nello specifico, la nuova Giulia ha i gruppi ottici posteriori in vetro con finitura trasparente, mentre quelli della nuova Stelvio sono in vetro fumè con finitura nero lucido.

Plancia:

L’aggiornamento più significativo all’interno di Giulia e Stelvio 2023 è sul cruscotto. Con il suo design cosiddetto “cannocchiale”, incorpora il nuovo schermo TFT da 12,3 pollici completamente digitale. I conducenti di Giulia e Stelvio 2023 possono così accedere a tutti i dati del veicolo nonché ai parametri relativi alla guida semi-autonoma.

La strumentazione può essere configurata in 3 settaggi: Evolved , Relax e Heritage .
Evolved evoca il futuro dello stile Alfa Romeo e sfrutta la zona centrale dello schermo, pur conservando i 2 quadranti laterali.
Relax, si concentra sul comfort, manca di informazioni dettagliate sul veicolo e ignora i 2 quadranti laterali.
Heritage, infine, si ispira ai modelli iconici del brand degli anni ’60 e ’70, con dettagli distintivi come i numeri invertiti per i valori di velocità superiori ai 200 km/h.

 

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