Sabato 11 luglio la Harley Davidson aveva in programma la presentato anche in Italia della sua prima moto elettrica, nell’ambito del Tour Europeo che è stato organizzato dalla Casa di Milwaukee per proporre la nuova mobilità del futuro e tastare con mano quello che può essere l’interesse del Suo pubblico per questo prodotto. La Livewire è il suo nome. Più di un prototipo, una vera novità!
Ciò che per gli amanti delle rumorose rombati eccentriche esclusive moto è sembrato un atto blasfemo per un marchio che ha fatto della tradizione e delle cromature il proprio cavallo di battaglia è invece qualcosa di molto serio che può proiettare la Casa Statunitense ad essere tra le più innovative e progressisti marchi nel settore delle due ruote.
E’ evidente che il mondo automobilistico si sta indirizzando verso l’ibrido. L’accoppiata termico ed elettrico si sta sempre più sviluppando. Anche la Formula 1 che da sempre fa da apripista a concetti che poi si attualizzano nel contesto ordinario ha unito la tradizione all’innovazione. Nelle moto ci sono stati pochi esempi. Più che altro si è trattato di sperimentazioni isolate e senza seguito.
Nel giugno 2014, Harley-Davidson ha presentato la sua prima moto elettrica, e il presidente Matt Levatich detto che si aspetta che la società nota per i suoi grandi moto da turismo e marchio iconico per eccellenza, possa diventare a breve, leader nello sviluppo di tecnologie per veicoli elettrici.
Harley ha già effettuato, lo scorso anno un tour in tutta America (circa 30 città) con i suoi prototipi, che sono ora sbarcati sul nostro territorio. Nelle provae su strada le moto fornite hanno trasmesso delle sensazioni nuove, insolite ma di grande effetto. Sono state definite veri e propri Jet, per il rumore e le prestazioni hanno esaltato i tester. I feedback pervenuti in America hanno incoraggiato la Harley Davidson. Le informazioni verranno utilizzate per affinare la moto, così da presentarsi – un giorno – nel mercato con le carte in regola per esserne protagonista.
Non ci si sarebbe mai aspettati da un marchio così tradizionalista un scelta così di rottura. Alcuni si aspettavano che si rievocasse il marchio BUELL (ormai scomparso ma di proprieta Harley) che era più innovativo. Ciò potrebbe anche accadere nel futuro. L’altisonanza però data dal marchio storico americano così è maggiore e la campagna è davvero efficace.
L’impresa è un rischio per Harley perché non c’è attualmente quasi nessun mercato per i motocicli elettrici. I milioni di veicoli elettrici a due ruote venduti ogni anno sono quasi esclusivamente scooter e biciclette a bassa potenza che fanno appello ai produttori cinesi. Ma un’analisi di mercato approfondita ha dato esiti incoraggianti per un investimento di questo genere. Un importante produttore potrebbe aiutare a creare la domanda, e Levatich ha sottolineato in un’intervista con l’Associated Press che Harley è interessata al potenziale a lungo termine, a prescindere dalla domanda immediata.
” Noi pensiamo che il futuro vedrà la tecnologia EV protagonista sia in campo automobilistico che per le moto. Andrà sicuramente a crescere il mercato, e sostenibilità e tendenze ambientali, in un nuovo stile di vita, vedrà l’ibrido in prima linea e tal senso non vogliamo essere impreparati “, così Levatich.
La prima moto in produzione,di questo genere dovrebbe essere pronta entro il 2020. La Harley elettrica è molto leggera con i suoi 210 chilogrammi. È destinata soprattutto a chi si muove in città. La guida resta comunque dinamica, con un’accelerazione da 0 a 100 in quattro secondi. Bisognerà aumentarne l’autonomia, modificando batterie o aumentandone la capacità. Attualmente non si riescono a superare gli 85 chilometri con una guida leggera. In più la ricarica dura solo tre ore e mezza.
La strada intrapresa però è quella giusta. La moto è bella e moderna……aspettiamo con fiducia
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